Amore platonico: che cos’è e qual’è il suo significato

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L'amore platonico, questo tema da sempre appassiona tante donne e uomini che ricercano una dimensione profonda e mistica in questo sentimento. Un amore capace di andare oltre la passione e l'attrazione fisica, per elevarsi a un livello superiore.

Questa idea ha origini antiche e con il susseguirsi della storia, è mutato anche il suo significato, ma ancora oggi l’amore platonico è oggetto di grandi dibattiti e suscita l’interesse e la curiosità delle menti più sensibili. Nella guida approfondiremo l’argomento illustrando cosa si intende per amore platonico, quali sono le sue origine, come capire quando si tratta di amore platonico e le differenze con il passato, citando anche alcuni esempi famosi.

Che cosa si intende per amore platonico?

Un ragazzo regala una rosa a una ragazzaL’amore platonico è un sentimento che si eleva verso una dimensione spirituale, capace di andare oltre le singole persone. Non per forza si tratta di un amore romantico e può anche essere rivolto verso le cose che ci circondano.

Il più delle volte però con amore platonico si intende un sentimento di tipo intellettuale, privo di qualsiasi dimensione sessuale, un simbolo di perfezione e castità in opposizione a un amore più volgare, intenso come semplice riproduzione. E’ spesso associato ad una visione idealista del sentimento, in cui l’individuo sviluppa una convinzione che non necessariamente possiede dei riscontri nella realtà. Può essere ciò che unisce in modo indissolubile due persone, andando oltre la dimensione carnale, ma in generale anche tutte quelle forme di benessere e di affetto profondo, rivolte alla natura.

L’amore platonico viene anche utilizzato per riferirsi a quelle persone che decidono di coltivare a lungo un sentimento senza essere corrisposte. Perciò a volte si parla anche di amore impossibile. Quindi è difficile dare una definizione di amore platonico, in quanto il suo significato è cambiato nel tempo e dipende molto dai punti di vista.

Amore platonico: quali sono le sue origini?

Il concetto prende il nome dal contenuto delle opere del noto filosofo greco, vissuto nel primo secolo avanti Cristo. La definizione di amore proposta da Platone è molto ampia e non riguarda nello specifico una forma di relazione.

Si tratta piuttosto dell’energia che muove l’anima, che si trova all’origine delle nostre azioni e dei nostri pensieri. Secondo Platone, grazie all’amore l’essere umano è capace di trascendere il mondo delle apparenze per avere accesso alla realtà e allo Spirito assoluto. In questo senso l’attrazione fisica non è che il primo dei diversi livelli di amore, che permette poi di accedere ad un grado superiore. Così si può aprire il proprio cuore all’amore per l’anima, quello per la conoscenza, la legge, la società e infine alle forme più elevate dell’amore assoluto.

Immagine che ritrae cupidoL’espressione amore platonico deriva dal mito di eros narrato da Platone nel Simposio. Eros, frutto dell’unione ingannevole di suo padre Pòros e sua madre Penia, simboleggia la forza motrice della vita e possiede una natura ambivalente, che porta dall’amore per le forme della natura, alla procreazione fino all’amore per la conoscenza, che Platone chiama filosofia.

Nell’epoca del Rinascimento il concetto di amore platonico è stato ripreso da moltissimi autori e poeti che lo hanno trasformato nell’idea di un qualcosa di irraggiungibile. Un’amore ideale e fortissimo che viene coltivato unicamente dal poeta o dall’artista, senza poter essere corrisposto. Per questo quando si parla di amore platonico, si intende una relazione spesso impossibile.

Come faccio a capire quando si tratta di amore platonico?

Possono esserci diverse occasioni in cui può trattarsi di amore platonico. Vedremo insieme due liste con alcuni dei casi più comuni, dove possiamo parlare proprio di questo sentimento.
Quando può trattarsi di un amore platonico positivo:

      • Quando ci si sente in massima sintonia con qualcuno o qualcosa, grazie a questa unione si sta meglio con se stessi e con il mondo, avendo l’impressione di poter comprendere meglio ciò che ci circonda e rimanendo pervasi da un senso di pace. Il sentimento va oltre le persone e le cose ed è assolutamente incondizionato. Potrebbe proprio trattarsi di una forma di amore platonico.
      • Alla base della relazione c’è qualcosa di molto più importante della sessualità, che vi unisce in modo inscindibile al vostro partner. Sentite che è e sarà sempre la persona giusta per voi, che saprà stare al vostro fianco per guidarvi nelle scelte e nelle difficoltà della vita. Anche se apprezzate fisicamente l’altro, non si tratta assolutamente del motivo che determina la vostra unione.
      • Spesso si parla di amore platonico quando le persone sono unite in modo profondo da legami che vanno oltre la dimensione fisica, ad esempio una comune fede religiosa o predisposizione artistica. Così l’amore diventa il veicolo della propria forza creativa e viene elevato verso una dimensione spirituale.

Quando potrebbe trattarsi invece di un amore platonico più negativo?

      • L’idealizzazione dell’altro. Quando il proprio partner viene eccessivamente idealizzato si ha un immagine di lui o di lei come di una persona pura e speciale, una persona da amare in modo incondizionato e che ci porterà a stare bene. Bisogna fare attenzione in questi casi, perché le nostre difficoltà e debolezze possono portarci a distorcere la realtà e influenzare i nostri pensieri. Quando si ha un’immagine eccessivamente positiva dell’altro, potrebbe anche in questo caso trattarsi di un amore platonico.
      • Vi conoscete poco o non vi siete mai visti. Se è da poco tempo che frequentate l’altra persona e non avete avuto modo di conoscere affondo il suo carattere e la sua personalità, o se addirittura non vi siete mai visti e la vostra relazione è solo virtuale, potreste rimanere delusi. Infatti questa forma di amore platonico può portarvi anche in questo caso ad avere un’immagine ideale dell’altro, che poi nella realtà potrebbe rivelarsi fallace. Perciò diffidate dei grandi amori che nascono quando non si conosce bene la persona che abbiamo di fronte.
      • Amicizia e amore platonico. Avvolte quando ci troviamo nel caso di una forte affinità priva di una componente fisica, si potrebbe trattare di amicizia. Infatti l’assenza di un’attrazione sessuale può essere il chiaro segno di un interesse diverso, magari la ricerca di un amico prezioso a cui confidare i propri segreti più intimi. Il confine fra amore e amicizia non sempre è preciso e definito. Sono molti i migliori amici che hanno finito per diventare mariti e al contrario gli ex fidanzati che si sono rivelati persone importanti nel futuro. Perciò se sentite la presenza di una forte unione con una persona, senza che vi sia una passione fisica, chiedetevi se potrebbe trattarsi di un sentimento di amicizia.

Amore platonico: differenze e somiglianze tra presente e passato

Come abbiamo visto in precedenza, il termine amore platonico deriva dall’opera del filosofo greco, che vedeva in questo sentimento la chiave d’accesso al mondo delle idee e alle forme più elevate della vita. Questa visione molto ampia è stata ripresa nelle epoche successive da numerosi scrittori, poeti e pensatori. Per questo durante il Rinascimento il concetto di amore platonico fu ricondotto in diversi modi alla dimensione del sogno, della speranza impossibile, che provoca una profonda tristezza.

La figura rappresenta un albero rosso a forma di cuoreCosì nel presente utilizziamo questa espressione per riferirci a molte cose differenti. Amore platonico può acquisire un senso psicologico identificando un amore idealizzato, non corrisposto e all’origine di sofferenza, da cui una persona non riesce a staccarsi. Più in generale si usa per far riferimento a tutti quegli aspetti dell’amore che non riguardano la sfera sessuale o dell’attrazione fisica, ma piuttosto l’affinità intellettuale o artistica e l’intelligenza. Così tutti gli amori possono essere platonici per un certo grado, ad esempio tutte le relazioni a distanza lo sono per certi versi.
Altri ancora vedono in questo sentimento una forte dimensione spirituale, che li aiuta ad affrontare la vita e conoscere se stessi e l’altro. In questo caso l’amore viene elevato su scala universale e diventa la forza che sorregge la vita.

Alcuni esempi di amore platonico

      • Dante e Beatrice. Si tratta dell’esempio più noto quando parliamo di amore platonico. Nella sua famosissima opera, la Divina Commedia, Dante celebra la sua amata Beatrice. L’autore sviluppa il suo sentimento mistico già nei primi incontri con la dama, e sin da subito capiamo come questo non abbia nulla di carnale. Infatti Beatrice non ci viene descritta nella sua bellezza o ne sei suoi tratti esteriori, bensì come una salvatrice, una creatura angelica capace di salavate Dante dai propri tormenti e dall’oscurità.
        Quello descritto da Dante è uno degli amori platonici più famosi della storia, Beatrice era la figlia di Folco Portinari e veniva chiamata Bice, Dante la conobbe la prima volta da bambino e la rivide solo molti anni dopo, quando aveva ormai diciotto anni. Dopo aver sposato un altro uomo, la giovane donna morirà di parto, infatti Dante deciderà di collocarla all’interno del paradiso. Per l’autore la donna rappresenta un amore incontenibile, la fonte di un vero benessere, ma al contempo risulta sempre come qualcosa di irraggiungibile, un sentimento solamente ideale che non potrà mai realizzarsi. Questo carattere angelico e l’assenza di una passione fisica iscrivono l’amore di Dante per Beatrice negli esempi di sentimento platonico.
      • Petrarca e Laura. Anche nel canzoniere di Francesco Petrarca possiamo osservare un esempio che potremo definire di amore platonico. Infatti l’autore dedica tutta una serie di poesia alla sua amata Laura, una figura femminile che conobbe nel 1327 alla chiesa di Avignone durante la Messa del Venerdì Santo e che considera di una bellezza incredibile, quasi ultraterrena. In realtà non si sa se questo incontro sia mai avvenuto e se la donna sia reale. Infatti molti credono che il nome Laura viene scelto da Petrarca per onorare la famosa pianta mediterranea del lauro, resa sacra dal dio Apollo. In questo caso l’amore è trasferito dalla bellezza di una donna, al rapporto trascendente con la natura e si configura come un’espressione dell’amore platonico
      • Paolo e Francesca. Un altro esempio proviene sempre dall’opera di Dante, e più precisamente dal Canto V dell’Inferno, quello dedicato ai Lussuriosi. Si tratta di una storia tragica, che parla di un amore impossibile tra Francesca, e il fratello del suo sposo, di cui ella si è innamorata per errore. La vicenda si concluderà con l’uccisione di Paolo e di Francesca, che erano semplicemente alla ricerca di un amore impossibile.

Tutte queste storie ci aiutano a capire un po’ meglio quali sono gli elementi più essenziali dell’amore platonico. Ora conoscete tutti i significati che questa espressione ha avuto nel corso della storia e nella letteratura, nonché il punto di vista scientifico e della psicologia. Perciò adesso siete in grado di riconoscere le diverse forme di amore platonico che potreste incontrare sul vostro cammino.

Sarà possibile accogliere quelle più positive e rivolte al proprio benessere, come l’amore per gli altri e la vita, nonché il rispetto della natura e di ciò che ci circonda. Inoltre vi abbiamo messo in guardia dalle forme tossiche di amore platoniche, che portano alle relazioni più malate e verso molta sofferenza. Ricordate sempre che amare deve essere qualcosa di bello che vi faccia sentire bene e che vi rassicuri durante il vostro percorso di vita.

Anna Paola Montinaro Scrittore presso Online Star Register

Buongiorno mondo, sono una giovane creativa, amo la vita e raccontarla attraverso i miei canali social e la mie energia e' intrisa tra le pause delle parole che scrivo. Sono una fotografa, reel creator e storyteller. Dai un' occhiata ai miei lavori e buona visione :)