Costellazione Dragone, stelle principali e mitologia

24 Feb 2018

OSR blog post

La costellazione del Dragone è facilmente individuabile, questa, infatti, ha una notevole estensione ed è considerata fra le più grandi della volta celeste. È composta da una moltitudine di stelle che si estendono fra l'Orsa minore e l'Orsa maggiore, nei pressi della stella polare, quindi nella zona settentrionale.

Collocazione e Evoluzione della costellazione del Dragone

Inizialmente la sua forma non era identificata come un drago, ma come un ippopotamo, un coccodrillo o un serpente, a seconda dei popoli e delle culture. I primi ad attribuirgli la forma di drago fu la civiltà mesopotamica, da sempre attenta agli studi astronomici che identificavano non solo un dragone, ma un dragone alato. Successivamente le ali vennero eliminate da Talete e accorpate per formare le due costellazioni limitrofe: Orsa Minore e Orsa maggiore.

Mitologia del Dragone

Da sempre, ogni popolo resta ammaliato dal fascino misterioso delle stelle e delle costellazioni che formano. Spesso queste sono una rappresentazione del divino, rimandano alla creazione, e i miti e le leggende legati alla volta celeste sono molto numerosi. Anche per la costellazione del Dragone esiste una moltitudine di storie che provengono non solo dall’occidente, ma anche dal lontano oriente.
Secondo un mito molto conosciuto, il drago sarebbe la rappresentazione della bestia che uccise e si nutrì delle carni degli uomini di Tebe. Questi infatti erano stati inviati da Cadmo, loro sovrano, al pozzo di Ares per estrarre acqua. Una volta scoperto il brutale sterminio dei suoi uomini per opera del drago, Cadmo stesso si recò al pozzo dove uccise la spietata bestia.
Un altro mito molto popolare è ancora di origine greca. Il mito è ambientato durante il matrimonio di Giove e Giunone. La Terra donò agli sposi ricchi alberi da frutto sui quali dovevano vigilare quattro ninfe, le Esperidi, e un feroce dragone chiamato Ladone. La qualità più singolare del drago era la capacità di saper imitare ogni verso animale e voce umana contemporaneamente grazie alle sue cento teste. Quando avvertiva la presenza di un intruso all’interno del giardino cominciava a strepitare facendo fuggire il malcapitato. Penetrare all’interno del giardino era un’impresa così rischiosa da essere presente nelle dodici fatiche di Ercole. Fu proprio lui l’eroe che, con l’aiuto di Atlante, scagliò una freccia e uccise il drago. Era, sconvolta dall’accaduto, decise di porre il drago nella volta celeste come costellazione.
Un’ altra versione invece vuole che il dragone fosse schierato dalla parte dei Titani nella guerra contro Minerva. La dea riuscì ad ucciderlo e a scagliarlo nel cielo nei dintorni del polo. L’aria era così gelida che il drago restò congelato e i cristalli di ghiaccio divennero le luminose stelle che oggi compongono la singolare costellazione.
Anche il lontano oriente vanta un ampio ventaglio di leggende. Soprattutto nella cultura cinese, il dragone è un simbolo ricco di significati. In esso si incarnano diversi principi in contrasto fra loro: è il potere divino e il potere infernale, la creazione e la distruzione, il bene e il male, la pace e la guerra.

Stelle Principali del Dragone

La costellazione del Dragone è formata da una moltitudine di stelle, tuttavia queste non sono molto luminose. Fra le principali occorre ricordare:

  • Eltanin, una stella gigante arancione distante 148 anni luce;
  • η Draconis, stella gialla distante 88 anni luce;
  • Rastaban (β Draconis), stella gialla distante 361 anni luce;
  • δ Draconis, stella gialla distante 100 anni luce;
  • Thuban (α Draconis) che inizialemte indicava il Nord (2700 avanti Cristo) al posto dell’attuale Stella Polare. che è stata la stella polare nord intorno al 2700 a.C.

All’interno della costellazione del Dragone sono presenti anche numerose stelle doppie, ossia coppie di stelle legate fra loro dalla forza di gravità che, se osservate poco attentamente, possono sembrare una stella unica. Fra queste, un esempio è ν Draconis, una coppia di stelle che costituisce la testa del dragone ed è composta da due stelle biancastre di quarta grandezza. Anche ο Draconis è una stella giallo-arancione di quarta grandezza, con una compagna arancione. Fra le più curiose da osservare e maggiormente risolvibili, anche con il solo utilizzo di un binocolo, ci sono 16 Draconis e 17 Draconis, una coppia di astri biancastri. Ad occhio nudo appaiono invece come un’unica stella.

Un’altra particolarità della costellazione del Dragone è il fatto che al suo interno siano presenti, oltre che numerosi corpi celesti, anche corpi planetari e galassie. Uno dei sistemi planetari più conosciuti è quello legato ad una stella nana gialla molto simile al nostro sole. Attorno a questa orbita un pianete gioviano caldo di dimensioni superiori a quelle del mastodontico giove.

Essendo la costellazione del Dragone molto lontana dalla Via Lattea, al suo interno è possibile trovare anche oggetti extra galattici come la nebulosa planetaria NGC 6543, chiamata Nebulosa Occhio di Gatto a causa della sua forma. Essa infatti ha due strutture circolari adagiate l’una sull’altra. Al suo centro si trova una stella nana bianca attorno a cui ruota la nebulosa.

Fra le altre galassie bisogna ricordare la Galassia Girino, una galassia spirale da cui si disperdono lunghe scie di gas e stelle, e NGC 4236, una galassia spirale dotata di un’estensione elevata molto vicina a noi. Quest0ultima è osservabile anche con strumenti a bassa risoluzione ed è situata attorno alla coda del drago.