L’uomo su Marte – La Nasa fa il primo passo

28 Ott 2014

From the OSR Blog

Da sempre l'uomo ha avuto l'ambizione di colonizzare un nuovo pianeta, dai tempi dei tempi. Sono state realizzate storie fantastiche, e i migliori film di fantascienza che narrano le vicende di uomini che emigrano, percorrono galassie e universi, cavalcano le stelle e sempre nel vero senso della parola alla scoperta di nuovi "mondi".


In realtà, però, non si tratta solo di fantasia, e nemmeno di qualcosa di impossibile, considerato che si sta, da tempo, preparando il campo per potere fare un passo significativo verso la colonizzazione di un nuovo pianeta.

Quello che, tra tutti i pianeti conosciuti (Marte, Giove, Venere etc) sembra prestarsi maggiormente ad accogliere la presenza umana, è il pianeta Marte, anche conosciuto con il nome “Pianeta rosso“.

La Nasa, tra i suoi obbiettivi principali, ha quello di inviare l’uomo sul pianeta Marte. Per raggiungere questo traguardo, il rover laboratorio, un robot a forma di ragno, grande quanto una autovettura e circa una tonnellata di peso, celebre erede di Curiosity, sta, da tempo, raccogliendo campioni di terra rossa (terra caratteristica del pianeta Marte) per scoprire eventuali residui e tracce di vita primordiale, sia presente che passata che potranno essere estremamente utili per una eventuale apertura della strada per l’uomo su Marte.

Lo scopo sarà quello di prelevare dei cilindri di terra direttamente dalla superficie del Pianeta Marte che, probabilmente (la Nasa lo spera profondamente) un giorno, verranno prelevati direttamente da un astronauta direttamente sul loco.

La Nasa si sta preparando per trovare un metodo che consenta di sintetizzare l’ossigeno partendo dall’anidride carbonica. L’intento è quello di produrne circa ventidue grammi l’ora per cinquanta giorni su Marte.
Grazie al nuovo rover si potranno scoprire alcuni punti focali che sono ancora coperti da molti dubbi, sull’atmosfera presente su Marte.

Una grande avventura per l’astronomia moderna. La Nasa sta lavorando approfonditamente per far si che, un giorno, l’uomo possa finalmente esaudire il desiderio che, da generazioni e generazioni accomuna ognuno di noi, ovvero, partire ed esplorare nuovi mondi, e chissà, magari, un giorno, anche viverci. Cominciando da Marte.