Costellazione Lince, stelle principali e mitologia

28 Apr 2018

costellazione della Lince

La Lince (in latino Lynx, abbreviato in Lyn) è una costellazione boreale molto allungata e poco appariscente, introdotta nel 1690 dal'astrono polacco Johannes Hevelius, il cui nome è ironicamente dovuto al fatto che occorrerebbero gli occhi di una lince per poterla osservare. E' compresa tra le 88 costellazioni moderne. Confina con l'Orsa Maggiore e l'Auriga, da un lato, e con i Gemelli, dall'altro.

Stelle principali della Lince

Non è una costellazione particolarmente ricca di elementi osservabili. Tra le stelle principali si possono annoverare:
– α Lyncis (Elvashak), stella gigante arancione con magnitudine 3,14 e distante 222 anni luce dalla Terra. Essa forma un triangolo con Regolo e Polluce.
– 38 Lyncis, stella bianca di sequenza principale, dotata di magnitudine 3,82 e distante 122 anni luce.
– 10 Ursae Majoris, a dispetto della nomenclatura appartenente ad un’altra costellazione (quella dell’Orsa Maggiore), ricade più correttamente nei confini della Lince: è una nana gialla distante 54 anni luce.

La costellazione presenta alcune coppie di stelle, risolvibili mediante l’impiego di strumenti telescopici. Tra questi vi sono: 19 Lyncis e 20 Lyncis, caratterizzate da una considerevole apertura tra le due componenti; 12 Lyncis, che è invece un sistema composto da due stelle bianche, cui se ne aggiunge una terza di colore arancione.
La Lince è dotata anche di alcune stelle variabili: tra le Mireidi si collocano R Lyncis e W Lyncis, dotate di magnitudine di settima, osservabili in fase massima con un binocolo; la RR Lyncis è, invece visibile anche ad occhio nudo, grazie alle sue oscillazioni frequenti e violente (stimate, in un periodo di fase di 10 giorni, entro un range di magnitudine compreso tra 5,5 e 6,0).

La Lince contiene anche alcuni oggetti del profondo cielo. Tra essi va senz’altro ricordato NGC 2419, noto anche come il Vagabondo Intergalattico: si tratta dell’ammasso globulare appartenente alla Via Lattea situato alla maggiore distanza. Infatti, il Vagabondo è posto a circa 210.000 anni luce dall’osservatore, una grandezza superiore al doppio del diametro della Via Lattea! Nonostante tale distanza, e ancorchè presenti una velocità di fuga molto elevata, esso sembra continuare ad orbitare intorno alla galassia.
Tra gli oggetti extragalattici, il più brillante è NGC 2683, posto al confine del Cancro: è una galassia spirale vista in prospettiva di taglio, che risulta visibile anche con uno strumento amatoriale in condizioni di scarso inquinamento luminoso.

Lince: Mitologia

Si tratta di una costellazione relativamente moderna, introdotta per la prima volta nel XVII secolo dall’astronomo Johannes Hevelius. Nel catalogo stellare, pubblicato postumo nel 1690, il Prodromus Astronomiae o meglio conosciuto sotto il nome di Firmamentarium, Hevelius racconta il motivo per cui ha attribuito questo nome specifico alla costellazione: infatti, l’astronomo rivendica con orgoglio la scoperta delle 19 stelle appartenenti alla costellazione, in luogo di uno spazio precedentemente utilizzato al fine di rappresentarvi una leggendaria area vuota del cosmo.
Tuttavia, la debole luminosità delle stelle della Lince, avrebbe messo a dura prova anche il famoso astronomo: secondo l’Hevelius, infatti, sono stati necessari gli occhi di una lince per poter distinguere le stelle particolarmente deboli di questo ammasso; per questo motivo, il miglior nome venuto in mente all’astronomo polacco è stato, appunto, quello del felino in questione, noto per la sua vista particolarmente acuta.
Sembra, però, che in altre osservazioni precedenti e successive alla catalogazione di Hevelius, sia stata riconosciuta la forma di una tigre, con le deboli stelle indicanti la schiena del noto felino abitante della giungla.

Caratteristiche e come osservare la costellazione Lince

Sebbene, come più volte ricordato, si tratti di una costellazione praticamente buia, a causa della scarsità di corpi celesti degni di nota, la costellazione della Lince è rintracciabile senza molto sforzo grazie alla sua posizione, molto vicina ad altri sistemi molto famosi: infatti, la Lince è confinante, da un lato, con l’Orsa Maggiore e l’Auriga (di cui tocca la stella Capella), mentre, dall’altro, si pone in contatto con la costellazione dei Gemelli (Castore e Polluce). Grazie alla vicinanza con questi astri molto luminosi, e data la sua collocazione centrale, la costellazione è osservabile in condizioni di luce non molto invasive: ad esempio, in città, potrebbe sembrare che al suo posto vi sia un’area di cielo praticamente vuota, ma allontanandosi da fonti luminose notturne le condizioni di osservazione migliorano nettamente.
Altri parametri di individuazione della costellazione della Lince sono la vicinanza con la Giraffa e il fatto che la stella più luminosa, la α Lyncis, situata sul bordo sudorientale, sia vicina ai confini con il Cancro e con il Leone: procedendo da una di queste costellazioni, è possibile scorgere la Lynx in direzione nord-ovest.

Quanto all’osservazione, si è detto che la Lince necessita di condizioni di luminosità ambientale piuttosto ridotte. La costellazione è, tuttavia, visibile per buona parte dell’anno, in forza della sua altezza: il periodo migliore è però compreso fra i mesi di novembre e maggio e, più nel dettaglio nel periodo invernale, dal momento che la Lince passa in meridiano durante il mese di gennaio. Nell’emisfero boreale essa è praticamente osservabile da ogni collocazione e si mostra allo zenit nelle notti di tardo inverno in tutta la fascia temperata. Viceversa, dall’emisfero australe, l’osservazione della Lince è fortemente limitata, per colpa della sua collocazione settentrionale: in questa parte di mondo, infatti, bisogna salire almeno alle altitudini tropicali per poterla osservare, anche se, comunque, molto bassa all’orizzonte.