Folletti e fate: esistono veramente?
Oggi, nell'articolo odierno, analizzeremo questo tema molto particolare. Cercheremo di capire, infatti, la relazione del mondo con i folletti e le fate.
Cosa sono i folletti e le fate?
Fate e folletti abitano all’interno del mondo astrale. Si tratta di creature soprannaturali che possono influenzare il destino e i pensieri degli esseri umani.
Esistono molte testimonianze di persone che sono riusciti a vedere questi piccoli esseri e a comunicare con loro.
Grazie alle diverse testimonianze sappiamo che i folletti sono di bassa statura, molto agili e indossano cappelli a sonagli, abiti scarlatti e scarpe di cristallo.
Le fate, invece, riescono a intrufolarsi tra gli uomini per poter influenzare la loro esistenza benevolmente o malevolmente.
Come si fa a vedere i folletti e le fate?
Fate e folletti, come già accennato in precedenza, sono creature che difficilmente possono essere incontrate durante la quotidianità. Ciò perché vivono in una dimensione diversa alla nostra ma su un piano parallelo, dunque condividono il nostro stesso spazio ma senza che noi possiamo realmente vederli.
Ciò che può essere interessante da sapere è che elfi e fate utilizzano tunnel spazio temporali per poter osservare i nostri comportamenti e aiutarci in caso di necessità cambiando la sorte dovuta alle azioni sbagliate fatte durante i secoli. L’esoterismo, forse, è una strada percorribile.
Grazie a diversi miti sappiamo che è possibile visionare le fate durante solstizi ed equinozi e, con l’assenza dell’uomo, danzano nei posti più verdi formando veri e propri cerchi, dunque boschi e foreste.
Sicuramente, sia fate che folletti evitano di farsi vedere dagli uomini in quanto non amano la loro presenza.
Folletti e fate: caratteristiche generali
Cerchiamo di capire le caratteristiche generali di queste figure “misteriose”.
– Esistono le fate?
Il termine “fata” deriva dal latino e ha un significato importante, ovvero “tutore”.
In effetti, le fate sono esseri soprannaturali che vegliano sugli esseri umani per riuscire ad influenzare la loro vita in modo significativo. Per poterlo fare, si trasformano in varie forme. Se vengono rispettate, le fate possono essere amiche dell’uomo ma, nel caso in cui vengono disturbate, riescono a stregare e a cambiare negativamente l’esistenza di una persona.
Esistono diverse tipologie di fate:
– Fate dell’aria, anche chiamate Slyphs o spose del vento: si trasformano velocemente e sono caratterizzate da un aspetto esile e leggiadro. Per quanto riguarda il vestiario, indossano abiti rossi e verdi. Generalmente si mutano in uccelli;
– Comeles: si tratta di una tipologia responsabile della creazione della nebbia. Parliamo di fate invisibile;
– fate dell’acqua o Nixies: vivono nei ruscelli o nei laghi e hanno caratteristiche simili agli uomini dalla vita in sù ma presentano una coda di pesce;
– le Ninfee: donne giovani a volte mortali altre immortali. Si tratta di fate molto conosciute nella mitologia grazie alle storie d’amore con diversi Dei. Possono differenziarsi in ninfee del mare, degli alberi, dei monti, degli alberi ecc. Solitamente indossano un diadema in testa chiamato ninfale. Vengono ricoperte da veli leggeri e vivono tra i boschi. Sono le protettrici delle giovani donne e diventano ostili se colte dagli umani. In casi come questi, mandano fuori di testa l’uomo rendendolo folle.
– Esistono i folletti?
Per quanta riguarda i folletti, alcuni miti li descrivono come esseri benevoli ma anche maligni vestiti di rosso e con un cappello a sonagli. Sono molto irrequieti e potrebbero diventare nocivi per gli uomini in quanto amano organizzare burle e scherzi dettati dai loro istinti.
L’altezza è paragonabile a un pollice umano e presentano una natura incorporea che li differenzia dagli gnomi.
Originariamente, si pensava che derivassero dalla credenza degli antichi secondo cui l’anima vola via dopo la morte di una persona, trasformandosi in farfalla o uccello.
I folletti passano il loro tempo vicino le case degli uomini facendo diversi scherzi ma, allo stesso tempo, proteggendo la casa in cui risiedono. Esistono folletti domestici come, per esempio, i Lari dei Romani che sono veri e propri custodi della casa.
Sono varie le credenze che riguardano questi esseri incorporei soprattutto all’interno delle popolazioni antiche. Le caratteristiche generali dei folletti sono uguali pur cambiando nome e atteggiamenti.
In Europa settentrionale si crede che esistano creature riunite in vere e proprie grandi famiglie, dunque un popolo a sé: essi vengono chiamati coboldi, o silfidi. Possiedono un loro regno sotterraneo tra i prati fioriti e possono scegliere di vivere poi all’interno delle abitazioni degli uomini o meno.
I folletti sono protagonisti anche di molte fiabe italiane: il folletto Monacchicchio presente in Italia meridionale è un esempio. Nella maggior parte delle storie si raffigura come un essere pericoloso, in altre invece dispettoso che organizza burle e scherzi per gli umani.
Storie di folletti: due esempi
Riportiamo, adesso, due esempi di storie con protagonisti principali i folletti.
La prima fiaba racconta proprio di boschi e foreste incantate in cui vivono, si nascondono e giocano dei folletti dispettosi descritti come “creature misteriose”. Questi piccoli esseri non amano farsi vedere dagli uomini e, infatti, spariscono in una nube di fumo riuscendo a non lasciare tracce.
La fiaba, poi, descrive le caratteristiche fisiche dei folletti, definendoli buffe creature di piccola statura che vivono nell’aria amando la musica e la danza.
Se i contadini non lasciano del cibo ai folletti che li hanno aiutati durante il pascolo, loro si vendicano attorcigliando le code dei cavalli. La fiaba continua con la presentazione anche di elfi, gnomi e fate e la loro rispettiva descrizione.
La seconda fiaba è intitolata “i folletti e la magia del bosco”, ambientata in autunno e il cui protagonista è il folletto Bernardo, il capo famiglia, che si copre dal freddo con il suo mantello. Il piccolo essere vive in un bosco incantato insieme ad altri folletti, maghi e streghe.
A Bernardo si accostano anche Licino, un secondo folletto simpatico che ama parlare con gli animali, in particolar modo con Felicino, uno scoiattolo a cui Licino faceva molti scherzi.
Nel bosco vivono anche gufi, come Peppe, che spaventava tutti durante la notte. Altri folletti presenti nella fiaba sono Andreuccio, amante della lettura, Peppinello, il più vivace, e Pellicino, che ama cucinare.
La storia racconta di una giornata all’interno del bosco tra dialoghi e burle e la cattiveria delle streghe, tra cui Rosina a cui piaceva cucinare torte e dolci.
Per questo motivo, le altre streghe la rimproveravano sempre in quanto le chiedevano di occuparsi piuttosto della magia. Il suo compito era quello di crescere il gatto Simba, che sarebbe dovuto diventare un leone protettore della loro casa. Andreuccio, molto curioso, cercò di vedere cosa accadeva all’interno dell’abitazione delle streghe e, da quel momento, cominciarono i problemi e le difficoltà per questo piccolo folletto.
I folletti e le fate sono dei portafortuna?
I folletti e le fate, sin dall’antichità, sono descritti come portatori di fortuna anche se, d’altro canto, possono essere abili anche a causare danni all’uomo.
Per quanto riguarda i folletti, non si è del tutto certi che siano dei veri portafortuna ma la credenza che lo siano realmente deriva dall’Irlanda, dove vengono descritti come piccole fate maschili. Qui, infatti, i contadini pensavano che fossero proprio queste creature la causa dei buoni raccolti e, per questo motivo, lasciavano sempre loro una ricompensa in cibo o bevande.
Da un altro punto di vista, i folletti sono raffigurati, invece, come esseri vendicativi che portano danni fisici agli esseri umani. Esistono alcune narrazioni, per di più, che li descrivono come calzolai magici, dunque non si può sapere con certezza se portino buona o cattiva sorte.
Parlando, invece, delle fate, sappiamo che vivono tra il mondo magico e il nostro mondo e se incontrando persone con un animo buono, si stabiliscono nelle abitazioni per garantire protezione e fortuna.
Nel caso in cui si trovano nel loro mondo, vivono tra i boschi e vengono descritte come custodi degli alberi e della natura che le circonda.
Sono caratterizzate da abiti con decorazioni floreali e caratterialmente sono dolci ma anche molto riservate.
La tradizione vuole che vengano appese in un angolo speciale all’interno della propria abitazione affinché ci si possa assicurare e garantire un po’ di fortuna, grazie all’incontro magico tra essere umano e fate.
Donare una fatina a qualcuno significa regalare magia e fortuna, basta solo crederci, con un pizzico di amore.
Ogni primo amore o qualsiasi altro amore, infatti, ha bisogno di qualche superstizione ed è un bene averle.