Sono innamorata: segnali e test per capire se è vero amore

amore

L’amore, esiste forse sentimento più nobile? Ricerca più grande per la quale rischiare tutto e superare i mille ostacoli che la vita ci offre? Ovviamente no!

Che tu ti sia innamorata improvvisamente, in virtù di quel colpo di fulmine da così tante persone agognato, o lentamente dopo un percorso che magari ha visto anche momenti di separazione o discussione, alla fine il risultato non cambia, senti di esserti innamorata.

Magari potrebbe non essere quello che stavi cercando in questo momento o l’oggetto stesso del tuo amore è qualcuno con cui mai avresti pensato potesse succedere, ma si sa, di fronte ai dardi di Cupido siamo tutti delle vittime e l’unica cosa da fare è accettare questa sua piacevole condanna.

amore colpo di fulmineNaturalmente i segni dell’evidenza e le emozioni in gioco sono diversi per ognuno, l’individualità gioca un ruolo fondamentale nello stabilire quegli standard che dopo qualche tempo ti faranno capitolare ammettendo a te stessa che si tratta di vero amore.

La cosa però estremamente interessante è che l’amore, pur essendo un qualcosa di molto semplice e vissuto da miliardi di persone sin dalla notte dei tempi, è in grado di mettere in moto delle dinamiche di particolare complessità che ci rendono difficile valutare l’intero quadro generale con obiettività.

Quanto vorresti, ad esempio, essere capace di saper distinguere la nascita di un sentimento di puro e vero amore da una semplice attrazione fisica? Oppure discernere con precisione i confini dentro cui si muove la lussuria lasciva di un istante per poterla differenziare dalle proverbiali farfalle nello stomaco?

Se la risposta è positiva, t’interesserà sicuramente sapere che lo sforzo congiunto di psicologi, scienziati e neurobiologici ha prodotto una lista ben definita di sintomi e segnali che ti faranno capire se quello che stai provando è vero amore o un’infatuazione momentanea.

Andiamo a dare un’occhiata.

Sintomatologia d’amore

Ecc0 come funziona la sintomatologia!

Sensazione di esclusività

Secondo questi studi uno dei segni rivelatori per cercare di comprendere pienamente la natura delle proprie emozioni è la sensazione di esclusività che ci pervade.

Quando si è davvero innamorati non esistono altre persone al di fuori del nostro o della nostra amata. Ai nostri occhi la sua visione è sufficiente per illuminare di bagliore divino una stanza e per donare ai nostri polmoni un’aria nuova da respirare in grado di farci affacciare a una nuova vita.

Al suo cospetto tutti gli altri sembrano scomparire uno dopo l’altro, all’invisibilità che riserviamo al vasto pubblico che quotidianamente condivide il nostro spazio vitale si fa strada sempre più un’attenzione quasi estatica con cui i nostri occhi ammirano l’amato.

E non è solo questione di sentimenti, è anche e soprattutto una questione chimica! In queste fasi infatti c’è un energico rilascio di dopamina che è una sostanza di fondamentale importanza per le funzioni di focalizzazione, concentrazione e memorizzazione del cervello. Più dopamina viene rilasciata più il nostro cervello si concentra su una singola persona e tende a escludere tutto il resto, come in una sorta d’incantesimo che costringe i nostri occhi a posarsi su null’altro che non sia l’oggetto del proprio amore.

Al cuore non si comanda si è soliti dire, ma anche al cervello!

Concentrarsi sui lati positivi

Ognuno di noi, compresa quindi la persona capace di far palpitare il tuo cuore, è un amalgama di lati positivi e negativi, pregi e difetti.

Le persone che sono davvero innamorate e riconoscono il vero amore si concentrano esclusivamente sulle qualità positive della persona e per lo più non è neanche frutto di una libera scelta, tutto in loro le spinge a considerare l’amato come un essere praticamente perfetto in cui gli eventuali difetti presenti non sono altro che delle piccolissiamore positivitàme, se non addirittura invisibili, seccature che non pregiudicano in nessun modo l’intensità del sentimento.

Questa mentalità selettiva non è caratteristiche solo della considerazione della persona, ma va a toccare anche aspetti che riguardano la vita quotidiana. Una semplice canzone o un oggetto particolare sono sufficienti per sciogliere i legacci della fantasia e immaginarsi al fianco dell’amato in situazioni ed eventi che ancora non sono accaduti o paradossalmente mai lo saranno.

Dal punto di vista chimica e neurobiologico tutto ciò è spiegabile con la grande quantità di dopamina e noradrenalina presenti nelle aree cerebrali, sostanze che aumentano la percettività e favoriscono la memorizzazione anche di dettagli insignificanti se hanno a che fare con l’oggetto del proprio interesse.

Instabilità emotiva

L’innamorato vive in un perenne stato di paradisiaco inferno o infernale paradiso, tutto in lui si rifà al concetto d’instabilità e precarietà dello stato psicofisico.

Si possono manifestare sintomi come temporanea perdita d’appetito, euforia ingiustificata o improvviso abbattimento, un rapidissimo incremento di energia vitale a cui segue una stessa rapidissima ricaduta, insonnia, incapacità di mantenere uno stato di concentrazione a lungo termine e l’aumento del battito cardiaco sono tutte chiare manifestazioni che quelle sensazioni così scombussolanti sono la prova del vero amore.

Da un punto di vista psicologico è molto interessante notare come praticamente siano i medesimi stati vissuti e attraversati dai tossicodipendenti, a dimostrazione che l’amore stesso causa una fortissima dipendenza dalla quale è impossibile fuggire o cercare di resistere.

La cosa forse più esplicativa di quanto appena detto è che se si mostrano a una persona innamorata delle foto riguardanti l’amato, nel cervello si attivano le stesse aree cerebrali dei tossicodipendenti quando sperimentano la sensazione di mancanza della sostanza utilizzata. Un esempio davvero chiarificatore!

Attrazione intensificata

Se si affrontano dei momenti di avversità o difficoltà in compagnia della persona amata o se ne sperimenta l’assenza per un lungo periodo, il cervello è biologicamente impostato per incrementare il senso di attrazione percepito e dimostrato.

attrazione in amoreMa perché accade questo? Anche in questo caso è la chimica a venirci in aiuto e a fornirci una risposta. Sembra infatti che i neuroni dopaminergici intensifichino la produzione di dopamina quando un determinato obiettivo ci viene negato allo scopo di aumentare l’efficienza e il livello di produttività generale così da poterlo raggiungere nel più breve tempo possibile.

Se quindi ti capita di sentirti incredibilmente attratta dal tuo compagno o compagna anche se è diverso tempo che non avete occasioni di vedervi, sappi che tutto dipende dal tuo cervello che è come se ti stesse gridando di uscire immediatamente di casa e di andare ad abbracciare il tuo vero amore.

Pensiero assillante

Secondo gli ultimi studi antropologici sembra che le persone innamorate trascorrano più dell’85% del loro tempo pensando al proprio amato. E parliamo esclusivamente delle ore di veglia, nel conteggio finale non rientrano quelle destinate al riposo notturno in cui è comunque molto frequente fantasticare sogni sulla propria situazione emotiva.

Questa invadenza del pensiero è definita tecnicamente come pensiero intrusivo.

Ancora una volta la visione più chiara e completa ce la offre la struttura biochimica del nostro tessuto cerebrale. Tra i vari terremoti e sconvolgimenti ormonali a cui il corpo deve sottostare durante il processo d’innamoramento, uno dei più affascinanti è senz’altro quello rivolto alla drastica diminuzione della serotonina.

Cosa accade quando il livello di serotonina si abbassa? Succede che possono svilupparsi dei comportamenti che sono molto simili e in definitiva associabili a coloro che soffrono di un disturbo ossessivo compulsivo. E dopotutto l’amore cos’altro è se non una stupenda ossessione?

Dipendenza emotiva

Uno dei tratti caratteristici più inequivocabili di una persona innamorata è senza alcun dubbio quello che riguarda la forte dipendenza affettiva dalla propria relazione, con tutti ciò che ne consegue compresi estrema gelosia, paura del futuro e una terribile ansia da separazione.

L’antropologa Fisher svolse tempo fa uno studio molto interessante sulle reazioni che determinate aree cerebrali possono avere durante le fasi dell’infatuazione emotiva e amorosa. In uno di questi, ad esempio, vennero mostrate delle foto ad alcune persone raffiguranti un amore passato da cui però erano state rifiutate o comunque sia c’era stata dell’acrimonia. Tramite la risonanza magnetica funzionale si è appurato che alcune aree del cervello, nello specifico il proencefalo, reagivano e si attivano allo stesso modo con cui un abituale consumatore di sostanze stupefacenti è consumato dalla voglia e dalla necessità di reperire la sostanza a lui più gradita.

L’innamoramento quindi crea effettivamente un effetto di codipendenza dall’amato e può fungere da coadiuvante per l’insorgenza di tratti comportamentali capaci addirittura di farci dubitare di noi stessi.

Pianificazione del futuro

Non esiste una vita se essa non contempla la presenza dell’amato e non esiste tanto meno possibilità di scelta che precluda la sua presenza.

L’innamorato ha il bisogno fisiologico di progettare un futuro in cui l’individualità personale viene definitivamente accantonata per far posto a una coppia, a un noi in cui poter condividere gioie, dolori ed esperpianificare futuroienze di vita in un percorso relazionale che si spera sia senza fine o brusche interruzioni.

Lucy Brown, neuroscienziata presso l’Albert Einstein College of Medicine di New York, ha scoperto come i sistemi neurali primitivi di una persona innamorata rispondessero all’immagine dell’oggetto d’amore con un effluvio considerevole di sostanze atte ad accrescere l’euforia generale e a mettere in gioco tutti quei meccanismi di ricompensa emotiva che risultano fondamentali per guidare il cuore e il cervello lì dove sono destinati a stare, accanto alla persona amata.

La cosa curiosa è che tali meccanismi neurobiologici vanno ad accomunarsi per intensità e importanza agli stimoli primari come quello del nutrimento o del dissetarsi, a dimostrazione che il vero amore non è solamente qualcosa su cui disquisiscono poeti e filosofi, non è solo un imperativo biologico necessario per il mantenimento della specie, è soprattutto un’esigenza biologica ed emotiva capace di raccontare molto di ciò che siamo e ciò che saremo.

Empatia

Quando il desiderio di avere l’amato tutto per sé diventa talmente intenso che smuoveresti addirittura le montagne affinché si tramutasse in realtà, non è inconsueto sviluppare un profondo legame emotivo che riesce ad andare oltre la semplice attrazione fisica e/o mentale, ma diventa una vera e propria comunione di anime.

empatia in amore Se il nostro amato sta soffrendo o al contrario è particolarmente felice, a noi basta anche solo guardarlo per un istante per poter condividere lo stesso sentimento e in quel momento è come se fossimo una persona sola, un unico cuore capace di dare la vita a due persone differenti.

L’empatia inoltre risulta di basilare importanza quando si vanno ad attuare tutti quegli schemi comportamentali che hanno a che fare con lo spirito di sacrificio. Sacrificheremmo qualsiasi cosa pur di rendere l’altro felice e ogni sforzo profuso nell’impegno non è che un altro piccolo gradino che ci avvicina sempre di più al nostro obiettivo e alla realizzazione di tutti i nostri desideri, anche quelli più profondi e inconfessabili.

Interessi in comune

La comunione di anime che abbiamo visto poco fa si può sviluppare anche in deciso e quanto mai rapido cambiamento che va a intaccare aspetti della propria vita che si consideravano ormai consolidati e fossilizzati su determinati standard.

Quando si è innamorati si tende a riorganizzare le proprie abitudini e le proprie usanze in modo che siano uno specchio di quelle della persona amata, un autentico specchiarsi negli occhi dell’altro e vedere nient’altro che il riflesso di noi stessi.

Poi nel discorso potrebbe anche entrare a far parte il detto proverbiale secondo cui sono gli opposti ad attrarsi, non i simili. Comunque sia, però, quello che è certo è che nell’amore vero esiste e si perfeziona sempre più un’intesa emotivamente empatica con l’altro e si cerca di comprendere quali determinati lati del proprio essere possano risultare maggiormente attraenti e apprezzabili, in una sorta di psicologia dell’amore.

Anche laddove si preferisca salvaguardare la propria specificità, è innegabile come l’interesse per l’altro sia soprattutto interesse per il suo modo di essere, il suo stile, il suo pensiero, le sue emozioni, in poche parole per il suo piccolo mondo.

Entrare a far parte di questo universo personale ben circoscritto permette senza dubbio la formazione di un legame molto più profondo di quelli comuni e abitudinari, consente l’accesso diretto con le essenze più intime della persona e di aumentare così le possibilità che il rapporto possa avere un esito felice.

Possessione

Amore è passione e ossessione e da questo non si può scappare. Il bisogno di creare una complicità che riguardi solamente la coppia è uno dei fattori principali in grado di delineare meglio i contorni del vero amore.

Un innamorato vuole l’amato tutto per sé, vuole condividere con lui dei bisogni di esclusività che vanno dalla sfera emotiva a quella sessuale.

possessione Anche la sola idea che l’amato possa aver frequentato altre persone in un passato recente è qualcosa capace di far fuoriuscire sentimenti rabbiosi, perché con candida ingenuità, vorremmo che fosse stato nostro da sempre e per sempre e il pensiero che un altro corpo abbia sfiorato il suo può scatenare un’ira incontrollabile.

Se biologicamente la necessità dell’esclusività e della possessione si può spiegare tramite un sapiente meccanismo evoluzionistico mirato a respingere partner estranei e a favorire la successione della propria specie, emotivamente parlando le sensazioni provate e sperimentate sembrano non avere quasi una logica.

Non sappiamo perché, non sappiamo come, ma l’unica cosa che sappiamo è che il nostro partner ci appartiene e vorremmo fosse tutto per noi.

Test per accertarsi se sia o no vero amore

Il test è più che altro un profondo e intimo esame che dovresti fare con la tua coscienza, solo avendo la perfetta consapevolezza di chi tu sia realmente e della natura dei tuoi sentimenti potrai ricevere una risposta esaustiva.

Mai come quando entriamo in colloquio con noi stessi siamo nudi e spogli davanti alle avversità, alle difficoltà e ai fallimenti riscontrati sin d’ora. L’istinto ci suggerisce di scappare, ma dobbiamo sapere resistere e cercare di tratteggiare con ptest in amore recisione tutte quelle sensazioni emotive che si agitano nel cuore.

Solo essendo sinceri con noi stessi si potrà avere accesso a un amore di quelli che si ricordano e destinati a perdurare nel tempo a dispetto di tutti e tutto.

Se ti ritrovi spesso durante il corso della giornata a pensare a quella persona specifica capace di farti battere il cuore con una veemenza tale che mai avresti creduto fosse stato possibile, se controlli il cellulare in attesa di una sua chiamata o di un semplice messaggio che ti faccia capire che anche lui ti sta pensando, se durante le quotidiane ore lavorative ti ritrovi improvvisamente e senza sapere come a fantasticare con desiderio sul tuo amato lontano, se ti capita sempre più frequentemente di richiamare alla mente tutti i momenti, anche fugaci, che avete avuto modo di trascorrere insieme, se il richiamo del futuro ti sta dicendo che per poter varcare la soglia del domani hai necessariamente bisogno del tuo partner e se infine la paura e il terrore di perderlo si avvicendano giorno dopo giorno con un desiderio impellente di averlo tra le tue braccia, beh sono tutti sintomi manifesti di un vero amore che ormai ha conquistato ogni angolo del tuo cuore e non demorderà di tormentarti finché anche tu non avrai conquistato l’oggetto del tuo amore.

Conclusione

Come vedi, la scienza, la biologia, la chimica, sono tutte branche della conoscenza capaci di fornirti con precisione una sintomatologia del vero amore.

Però sarebbe quasi riduttivo se una delle emozioni più sconvolgenti che potresti provare si riducesse appunto a un’anatomia scientifica del comportamento umano.

Si possono benissimo ignorare le nozioni scientifiche e fare affidamento esclusivamente sui dettami del cuore, perché alla fine è solo quello che conta e se ciò che stai provando in questo momento sia o no vero amore, puoi saperlo con certezza solo tu!