Domande da fare a una ragazza: cosa chiedere ad una ragazza appena conosciuta o al primo appuntamento
L'uomo è un animale sociale, e la comunicazione riveste un ruolo essenziale nella creazione di rapporti interpersonali. Nel rapportarsi ad una ragazza, sapersi esprimere e avere qualcosa da dire, ma soprattutto fare le giuste domande ed ascoltare le relative risposte, è una delle tattiche vincenti per garantirsi il successo.
– L’importanza di saper parlare e ascoltare
Sebbene l’attrazione tocchi ovviamente l’aspetto fisico spesso prima ancora di quello mentale, arriva sempre il momento dei conti: parlare e conoscersi un po’.
Per quanto si possa essere belli, dal fisico ben costruito in palestra, curati, puliti e ordinati, se nel momento in cui ci si va a scambiare qualche chiacchiera ci si dimostra incapaci di reggere una conversazione, l’interazione precipita un imbarazzante flop fatto di silenzi. Il discorso vale tanto per i maschi quanto per le femmine, in realtà.
Al contrario, se una persona non particolarmente attraente è capace di ammaliare con le parole, può instaurare più legami del primo caso. Non si tratta di un discorso falsamente speranzoso verso chi non può vantare un fisico da copertina (la stragrande maggioranza di noi, in realtà!), ma di un dato di fatto. Per quanto la bellezza attragga, i legami nati unicamente su tale aspetto tendono ad essere problematici e poco duraturi, alla lunga, quando la bellezza inizia naturalmente a sfumare nel tempo.
Dunque, bando alle ciance ed impariamo ad affrontare una conversazione tramite uno degli strumenti più importanti in nostro possesso: le domande, capaci di innescare conversazioni fluenti, e dimostrare tutto il proprio reale interesse per la ragazza che abbiamo di fronte.
– Gli appuntamenti dal vivo e online, cosa cambia?
Una premessa fondamentale prima di iniziare con le domande riguarda la tipologia di comunicazione. Nell’era di internet infatti, non si può dare per scontato che le prime chiacchiere avvengano necessariamente dal vivo in un locale, ma spesso e volentieri accade che si finisca per incontrarsi in chat. Dal vivo o online cambia dunque le carte in tavola, perché online si tende ad essere più aperti e spontanei.
Non essendoci contatto visivo ed avendo la potenziale protezione dell’anonimato in caso di chat, le ragazze e i ragazzi tendono dunque a diventare più sinceri e lasciare andare di più i freni inibitori.
Portare la spontaneità di una chat in un incontro di persona è uno fra i più grandi risultati, ed è importante riuscirci soprattutto se la conoscenza è avvenuta online e il primo appuntamento avverrà ovviamente dal vivo. Sarebbe infatti piuttosto imbarazzante se da ore ed ore passate a discorrere in chat fino ad orari improbabili si passasse ad un incontro con scena muta come ad un’interrogazione particolarmente ostica fra i banchi di scuola.
La spontaneità dunque deve essere importante e l’incontro va vissuto con la maggiore serenità possibile: in fondo il mare è pieno di pesci! Il mare virtuale poi è una rete ancora più vasta in cui tuffarsi alla ricerca di nuove ragazze da conoscere.
– Sincerità e un sano rapporto con le guide online
Sul web esistono dozzine di articoli simili, che garantiscono con una sfilza di domande tattiche presunte opportunità di successo come se l’interazione fra due persone potesse essere completamente prevista in un manuale.
Un’altra premessa essenziale prima di procedere riguarda proprio l’approccio alla lettura di questa guida: non esistono manuali che insegnino come gestire le persone in maniera infallibile. Spesso e volentieri si legge di tattiche giuste e sbagliate, suggerimenti che banalizzano la psicologia femminile appiattendola a tutte come se fossero realizzate a stampo.
Leggere una guida per avere qualche spunto è un passaggio utile e importante, ma non bisogna fare affidamento in maniera cieca e presuntuosa a questi consigli.
La capacità di adattarsi a situazioni particolari, di mantenere flessibilità mentale, è infatti fondamentale e aiuta a non far finire la conversazione al primo intoppo del caso. Specialmente se ci si incontra di persona o senza essersi mai parlati prima, diventa essenziale sapere come improvvisare, come capire la persona che ci sta di fronte e non limitarci a sparare una raffica di domande con un sorriso ebete sul viso.
In sostanza, due paroline da ricordare per gestire gli scambi di primi appuntamenti e nuove conoscenze sono: sincerità e flessibilità mentale. Essere sinceri fin da subito, evitare di inventare bugie per farsi migliori di quello che si è davvero è importante, perché qualora nascesse davvero dell’interesse si rischierebbe di venir messi rapidamente di fronte alla realtà in seguito.
La flessibilità mentale invece aiuta ad accettare eventuali risposte sorprendenti e non esattamente da manuale dalla controparte. Non è detto infatti che tutte le ragazze abbiano un discorso pre-impostato in mente da notte degli oscar, alcune sono molto schiette e spesso e volentieri i ragazzi non sono sempre capaci di gestire la portata di certe affermazioni, magari anche un po’ piccanti, o di una risposta molto emotiva.
– Il giusto ritmo
Quando rispondiamo a domande personali, sia che siamo maschi o femmine, tendiamo ad idealizzarci nel ruolo ovvio di protagonista della nostra personalissima storia. Si può essere più o meno introversi per vari motivi, ma più o meno a tutti piace in genere essere ascoltati e poter dire la propria, potersi affermare e confrontare.
Nel far domande ci deve essere il giusto equilibrio fra parlare e ascoltare: mai parlare solo noi e mai far parlare solo lei.
Nel primo caso risulteremmo soffocanti per la poveretta, e otterremmo un effetto decisamente negativo, nel secondo caso rischieremmo di annoiarci noi per primi nel caso fosse una ragazza logorroica, lasciandole intendere così d’essere libera di parlare a cascata senza freni.
La scena muta poi non aiuta nemmeno con le ragazze meno espansive, bisogna insomma capire il giusto equilibrio, un bel 50 e 50, fra domande, risposte, commenti e ovviamente cedere una parte di risposte proprie ed aprirsi a propria volta.
I quesiti devono essere fatti in modo spontaneo e molto naturale, pena il sembrare vittime di un interrogatorio in questura: meglio fare dunque solo domande di cui ci interessa davvero la risposta. Inoltre deve esserci una corretta “escalation”, non è bello iniziare subito con le domande troppo intime o che lascino intendere di voler finire la serata sotto le coperte, si potrebbe finire con lo spaventare molte ragazze, mettendole sulla difensiva.
Ovviamente ci sono molte ragazze a cui piace anche essere esplicite, apertamente schiette circa ciò che vogliono: meglio prendersi qualche minuto di tempo per capirlo prima di iniziare subito a chiedere che tipo di mutandine porta.
– Le varie tipologie di domande
Venendo finalmente alle domande, sempre ricordando che si tratta di una lista da cui prendere spunto e non di un manuale di istruzioni per montare un mobiletto, possono essere suddivise idealmente in tre grandi categorie.
Passato: queste domande sono fra le prime per rompere il ghiaccio, sono le più semplici a cui rispondere e possono essere utili per far parlare una persona introversa o timida, in quanto appunto non richiedono lo sforzo di formulare concetti complicati, riflettere e ragionare. Una domanda leggera sul passato apre la pista ad una conversazione agile e gradevole, dando anche una sensazione di ordine nel cominciare dal verso giusto di una storia. In questo modo si inizia a familiarizzare.
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- Da dove vieni?/Sei di qui?
- Che scuola hai frequentato?/Cos’hai studiato?
- Cosa desideravi diventare da piccola?
- Qual è l’ultimo sogno che hai fatto?
- Sei mai andata in nave/aereo?
- Tu che cartoni guardavi da piccola?
- Sei venuta altre volte qui? (qualora si fosse in un locale magari)
Presente: questa è la sezione che ospita ovviamente il numero più ampio di quesiti. Il presente è un campo pressoché illimitato di domande da fare, ed anche in questo caso non è certo necessario farle tutte al primo incontro o tutte in una sera. Qui si inizia ad aprirsi sul serio, a conoscersi davvero.
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- Che genere musicale/cinematografico/letterario ti piace?
- Sei mai stata ad un concerto/a teatro/allo stadio? Se sì dove e a vedere cosa?
- Cosa studi/che lavoro fai?
- Ti piace viaggiare? Se sì dove sei stata e quale meta ti è piaciuta di più?
- Che tipo di cucina preferisci?
- Qual è la tua più grande passione?
- Fumi? Bevi?
- Hai animali domestici? Preferisci cani o gatti?
- Ti piace ballare?
- Ti piace lo sport/l’arte? Quale?
- Qual è la cosa che ti da più fastidio in una persona?
- Se avessi tre desideri cosa chiederesti? E se potessi avere un superpotere qualsiasi a scelta?
- Preferisci la città o la campagna? Mare o montagna?
- Colore preferito?
- Hai qualche hobby particolare?
Futuro: le domande sul futuro sono forse quelle che nascondono un maggiore interesse verso la persona in sé, perché riguardano i suoi progetti futuri, e in un certo senso possono lasciar intuire un desiderio di far parte della sua vita negli anni a venire.
Le domande del divenire sono stimolanti, adatte a far fantasticare entrambi, e ottime da iniziare a porre a discussione già avanzata, nonché un ottimo modo per iniziare a conoscere le capacità organizzative, la fantasia e i progetti di una ragazza. Molti di questi aspetti infatti possono essere fondamentali tanto quanto il presente a comprendere se vi sia davvero la possibilità di instaurare un rapporto o meno.
- Che carriera hai in mente per il futuro?
- Vorresti avere dei figli un giorno? Se sì quanti?
- Hai viaggi/progetti avviati per il futuro?
- Ti sposerai o preferisci la convivenza?
- Se ci fosse il bisogno di farlo, ad esempio per lavoro, ti trasferiresti all’estero?
- Cosa farai il prossimo natale/ferragosto/pasqua ecc?
Alla luce di tutte queste domande diventa evidente che non sia certo possibile farle a raffica in una sera sola, meno che mai alla prima occasione o al primo appuntamento.
Meglio optare dunque per una selezione delle più interessanti per i propri interessi, o scegliere eventualmente sul momento quelle che, a seconda della ragazza che ci si ritrova davanti, potrebbero suonare come noiose, poco opportune o meno utili. A livello di conversazione meglio non focalizzarsi eccessivamente su un solo tema e spaziare con naturalezza, ad eccezione del caso in cui si trovi un punto in comune di cui entrambi si ha palesemente voglia di approfondire.
L’approccio domanda e risposta, è dunque naturale, fluido e gradevole, lo scopo è conoscere, non trovare le domande giuste a tutti i costi per vincere un quiz a premi! Inoltre i quesiti possono essere più o meno adatti a seconda dell’occasione.
– Nel caso di una ragazza appena conosciuta
Se si è al primissimo approccio con una ragazza, meglio evitare le domande troppo articolate e personali. Molte persone hanno bisogno dei loro tempi per iniziare ad aprirsi un minimo, e sentirsi chiedere al primo incontro se intende avere figli in futuro può ovviamente mandare un messaggio alquanto sbagliato e sgradevole.
Ai primi approcci meglio preferire domande a risposta secca, che indaghino in particolare sui gusti più leggeri di una persona come colori, musica, cibo, viaggi, hobby vari.
Una conversazione leggera e divertente da il tempo di entrare in confidenza, ed eventualmente in seguito di affrontare argomenti più seri e impegnativi. In questa fase, in cui si è più imbarazzati e restii a parlare, le domande un po’ imbarazzanti o comiche vanno bene solo se la ragazza sembra trovarle divertenti per rompere il ghiaccio e fare due risate.
– Nel caso del primo appuntamento
Il primo appuntamento è lievemente diverso dalla conoscenza immediata del primo incontro, in quanto si da per scontato di aver già fatto una buona dose di domande in precedenza e sapere in linea di massima i gusti generali della ragazza.
Anche al primo appuntamento però è meglio iniziare in modo più cauto e proseguire solo in seguito, tastando il terreno, su certi argomenti più seri. Bisogna ovviamente tenere in conto il contesto, certe domande personali o addirittura intime non sono adatte ad ambienti affollati e pieni di persone che possono potenzialmente sentire la discussione e dunque inibire parecchio entrambi.
Dal primo appuntamento ci si inizia a conoscere davvero, dunque si può iniziare dopo un po’ ad andare di domande più profonde, lo scopo dell’occasione è in effetti proprio quello!
– Domande divertenti
Un paragrafo a parte è rappresentato dalle domande divertenti, quelle che possono offrire informazioni interessanti sulla ragazza, e portare anche a darne di proprie sulla stessa linea ovviamente, ma che possono regalare tante risate ad entrambi.
O a seconda del tema e della risposta anche momenti un po’ imbarazzanti: da usare dunque con parsimonia! Tali domande sono ad esempio quale sia stata la figura più imbarazzante mai fatta, o il momento più imbarazzante vissuto di recente. Così come, se si ha un minimo di confidenza, domande circa eventuali ex o amici – senza fare né chiedere nomi – che hanno avuto comportamenti comici.
– Le domande piccanti
In merito ai quesiti potenzialmente hot e riservati, anche questi vanno usati con parsimonia e dopo aver valutato attentamente la singola persona. Introdurli a bruciapelo non è molto raccomandabile, a meno che non si voglia ottenere esplicitamente un piccolo effetto shock.
Di solito, specialmente se la ragazza si dimostra non completamente aperta e diretta in merito al sesso, è bene introdurre il tema, indorare la pillola, chiedendo educatamente se ci si può permettere qualche domanda piccantina.
I quesiti in questo senso sono numerosi e possono andare dalle domande più pudiche e innocenti, fino anche a interrogativi estremamente personali. Di rado è bene fare queste domande al primo incontro, ma a seconda della persona possono essere apprezzate fin dal primo appuntamento.
- Hai mai tradito?
- A che età la prima volta/il primo bacio?
- Qual è il preliminare che ami di più?
- Quanto di frequente pensi sia sano fare sesso? Una volta al giorno? Una a settimana?
- Hai mai baciato un’altra ragazza?
- Hai qualche fantasia particolare?
- Cosa proprio non tolleri sotto le lenzuola?
- Cosa ne pensi della scopamicizia?
- Hai mai visitato un sito porno?
– Le domande da evitare
Spesso e volentieri le guide propongono domande da evitare del tutto – specialmente ai primi appuntamenti – su come temi come preferenze politiche, ideologiche o religiose. Sebbene il consiglio sia utile in certi casi, escludere totalmente questi argomenti può essere un errore. Meglio conoscere subito, per certe cose, gli ideali fondamentali dell’altra persona.
A seconda di dove si vuole arrivare, se limitarsi a chiacchierare o approfondire la conoscenza, certe incompatibilità meglio scoprirle subito.