Costellazione Freccia, stelle principali e mitologia
Della costellazione Freccia quasi tutti almeno una volta nella vita, ne hanno sentito parlare e sono riusciti ad avvistarla. Si tratta di una costellazione estiva che in latino viene chiamata Sagitta. Viene considerata come la terza costellazione più piccola del cielo, solo dopo il Cavallino e la Croce del Sud. Il suo nome non ha niente a che vedere con la costellazione zodiacale che prende il nome dal sagittario e va ricordato che il nome ricorda l'arciere, quindi della freccia che viene scagliata da lui. Sagitta è una delle quarantotto costellazioni elencate da Tolomeo. È annoverata tra le ottantotto costellazioni moderne.
Costellazione Freccia, stelle principali e mitologia
Si tratta di una costellazione che Johann Bayer non riuscì ad ordinare perfettamente. In questo modo la stella più brillante fu degradata, secondo la nomenclatura di Bayer allo status di y.
Gli astri di Sagitta sono piuttosto deboli anche se è possibile percepire la disposizione delle quattro stelle che ricordano una freccia. Queste sono disposte a circa dieci gradi a nord di Altair, cioè dell’aquila. Sagitta si pone su un tratto oscurato della Via Lattea, poiché la Fenditura dell’Aquila è in grado quasi di coprirla.
Le stelle della costellazione Freccia sono individuabili facilmente se si guarda verso la parte meridionale del cielo, tenendo conto del Triangolo Estivo. Si parla di triangolo estivo come un asterismo formato da sole tre stelle di grande brillantezza. Queste appaiono nell’emisfero boreale dal tramonto di giugno fino a gennaio.
Sagitta anche se non è composta da stelle luminose, è percettibile anche ad occhio nudo o con mezzi non troppo professionali. Se si va ad analizzare invece, la parte meridionale della costellazione, sarà possibile verificare un campo stellare ricco. Da tutta la Terra è possibile avere una discreta visibilità della costellazione, tranne che nelle sue parti meridionali. Durate l’estate boreale che avviene tra settembre e giugno, sarà possibile visionare la Freccia. Se invece si risiede nell’emisfero nord, Sagitta si osserva fino ad autunno inoltrato.
Vediamo ora le particolarità della costellazione Freccia e quali storie sono state tramandate fino a noi dall’antichità.
Stelle principali
Anche se la costellazione Freccia non possiede stelle molto brillanti, vediamo quali sono le sue stelle principali e come possiamo identificarle facilmente.
La stella Alfa Sagittae o Sham è una stella gigante dal colore giallo. La sua magnitudine apparente sarà di 4,37 e dalla terra dista circa 610 anni luce. Il tipo spettrale che possiede è di GI II. Alfa Sagittae è possibile riconoscerla come la piuma dell’asta della freccia, anche ad occhio nudo.
Gamma Sagittae invece è una stella gigante di colore rosso. Questa va a comporre l’asta della freccia, insieme ad altri due astri. Dista dalla Terra solamente 170 anni luce.
Le altre tre stelle principali saranno Omega Sagittae, Epsilon Sagittae e Eta Sagittae. Epsilon Sagittae però è considerata come una stella doppia. Questo tipo di astri sono risolvibili in modo semplice servendosi solo di piccoli strumenti. Si tratta di un astro formato da una stella di colore azzurro ed uno arancione. È possibile vedere servendosi di un piccolo telescopio o un binocolo professionale, il contrasto cromatico. La magnitudine sarà di 5,6 e 8,4 mentre la separazione è di circa 1,5.
La mitologia di Ercole e Prometeo
La mitologia legata alla Costellazione Freccia è varia e curiosa. Benchè non sia particolarmente brillante, sin dall’antichità molte sono le civiltà che l’avevano individuata ed attorno a questa figura stilizzata, sono state paragonate molte storie risalenti alla mitologia greca. Ebrei, greci, persiani e romani hanno dato la loro versione dell’origine della stella e quelle che sono arrivate fino a noi sono queste due, riferite all’Aquila e ad Ercole.
Si narra che Ercole come undicesima fatica, abbia deciso di liberare il titano Prometeo dalla morsa di un’aquila. Il titano Prometeo, che rubò il fuoco agli dei, sfidò l’ira di Zeus. Questo decise di incatenarlo ad una roccia del Caucaso, dove un’aquila gli avrebbe mangiato il fegato. Il titano essendo immortale, ogni giorno riusciva a rigenerare il suo fegato e per questo l’aquila ogni giorno tornava sul monte per fargli del male. Si trattava di una tortura eterna che Ercole riuscì ad evitare liberando Prometeo e uccidendo l’aquila scoccando una freccia.
Il mito di Eracle (Ercole) racconta anche che riuscì ad uccidere gli uccelli del lago Stinfalo (aquila, cigno e lira) che terrorizzavano l’Arcadia, ghermendo animali ed uomini e seminando terrore.
La freccia inoltre, non è solo sinonimo di una titanica impresa, ma viene anche paragonata a quella di Cupido o Eros, o come un dardo che viene scoccato dall’arco del sagittario verso lo scorpione, per vendicare la morte di Orione, avvenuta a causa sua.
Come osservare la costellazione Freccia
Per osservare la Freccia è bene ricordare che trattandosi di una costellazione che si trova nel triangolo estivo e che viene formato dal Cigno, la Lira e l’Aquila. Questa è posizionata a nord dell’Aquila. È possibile vederla per tutta l’estate e passa in meridiano verso la mezzanotte di fine luglio. La costellazione è molto piccola, infatti occupa una superficie di 80° quadrati del cielo.