Ammasso stellare: cos’è e da che cosa è formato
Che cos'è e perchè sono importanti gli ammassi stellari? Questa è un'importante domanda a cui cercheremo di dare una risposta in questo articolo.
Dunque, vi auguro una buona lettura!
Che cos’è e cosa si intende per ammasso stellare?
Gli ammassi stellari sono insiemi di stelle e materia cosmica molto densi, formati dalla stessa nebulosa (spazio interstellare composto da polveri, idrogeno e plasma) quando essa arriva al collasso. Le stelle di un ammasso hanno quindi caratteristiche fisico-chimiche molto simili.
Quindi l’ammasso stellare è una galassia? No, un ammasso stellare è molto meno massiccio di una galassia. In termini di masse solari, un ammasso medio pesa 100.000 masse solari, una galassia come la via Lattea un trilione.
Gli ammassi stellari conosciuti si dividono in 2 grandi categorie: gli ammassi stellari globulari e gli ammassi stellari aperti.
I primi sono caratterizzati da una forma compatta, sferoidale e contengono stelle molto vecchie, di solito gialle.
Gli ammassi stellari aperti non hanno invece una forma particolare e le stelle sono piuttosto giovani e molto luminose.
Caratteristiche e composizione di un ammasso
Le caratteristiche e la composizione di un ammasso stellare dipendono da diversi fattori. Prima di tutto, ogni ammasso avrà una propria composizione dipendente dalla nubolosa che gli ha dato origine. Inoltre, ammassi globulari e ammassi aperti differiscono perché contengono stelle in fase evolutiva differente.
Per poter indicare più chiaramente le caratteristiche degli ammassi stellari, è opportuno approfondire separatamente le due macrocategorie in cui sono divisi.
Ammassi stellari globulari
L’ammasso globulare ruota come un tutt’uno intorno all’asse della Galassia. Le stelle sono legate tra loro da intense forze gravitazionali, che ne rendono stabile la forma. Molti ammassi sono visibili a occhio nudo, sebbene il pulviscolo stellare possa contribuire a sfumarne i contorni. Al momento sono noti circa 160 ammassi stellari globulari. Si presume che ce ne siano ancora una ventina da identificare, ma che non è possibile farlo da osservazioni dalla Terra.
Gli ammassi stellari globulari sono densi, ma il termine è relativo. Nel loro movimento è abbastanza raro il caso di collisioni o interazioni tra più stelle. Può comunque succedere quello che gli astrofisici chiamano processo di cannibalizzazione: una galassia, generalmente di dimensioni medie, va in rotta di collisione con una galassia più estesa, penetrando nel suo campo gravitazionale e, di fatto, entrando a farne parte.
La composizione di un ammasso stellare globulare è a bassa metallicità, dove in astrofisica con questo termine si intende qualsiasi elemento della tavola periodica più pesante dell’elio.
Un aspetto che fa pensare che non possa esserci vita in un ammasso stellare è il fatto che i movimenti di rivoluzione non stabili nel tempo portano a cambiare continuamente le condizioni fisiche sui pianeti che stazionano nelle orbite delle stelle.
Altro ambito di studio è la presenza di buchi neri all’interno degli ammassi stellari. Dalle ultime osservazioni effettuate con il cannocchiale Hubble, sembrerebbe che essi siano presenti e anche con una certa numerosità.
Ammassi stellari aperti
Gli ammassi stellari aperti non hanno una forma definita. Possono essere molto grandi, ma anche formati da poche stelle. Di solito la loro composizione prevede le stelle e il pulviscolo della nebulosa di origine. Le stelle sono molto giovani e legate da forza gravitazionale, ma è possibile che cause esterne le portino ad uscire dall’orbita e che l’ammasso cominci a sfaldarsi.
Le stelle sono molto più giovani di quelle di un ammasso globulare e comprendono stelle rosse, gialle e blu, luminose e di vita breve.
È proprio la loro luminosità a far si che gli ammassi stellari aperti siano visibili dalla Terra senza la necessità di una strumentazione sofisticata.
La formazione di un ammasso stellare aperto è dovuto al collasso di nubi molecolari molto estese. Le motivazioni possono essere diverse, ma una delle più frequenti è l’esplosione di una supernova. Inoltre la stessa nube può dar vita a più ammassi stellari, così come due ammassi stellari possono fondersi in uno solo.
Nella via lattea si contano 1000 ammassi stellari aperti, ma si pensa che possano essercene 10 volte di più.
Gli ammassi stellari aperti tendono a disgregarsi abbastanza velocemente, per questo gli ammassi ancora aggregati hanno stelle molto giovani, luminose e calde.
Ammasso stellare: quando si può parlare di ammasso?
Ciò che distingue un ammasso stellare dalle altre formazioni presenti nella Galassia è l’omogeneità dei propri elementi costitutivi. Le stelle hanno pari caratteristiche ed età, essendosi formate contemporaneamente dall’implosione della stessa nebulosa. Inoltre si tratta di gruppi piuttosto limitati e coesi, soprattutto se ci si riferisce agli ammassi stellari globulari.
Per quanto riguarda gli ammassi aperti, l’età più giovane delle sue stelle fa sì che siano accomunate anche da una grande luminosità e visibilità. Gli ammassi stellari costituiscono una anomalia rispetto al resto della popolazione stellare. Quest’ultima ha una distribuzione più o meno omogenea, con stelle di tipologia diversa che si alternano abbastanza uniformemente. Gli ammassi invece sono corpi molto omogenei che contengono solo determinate tipologie di corpi celesti.
Come si forma un ammasso stellare?
Gli ammassi stellari si formano a partire da nebulose estremamente estese e pesanti, quando esse arrivano a collassare a causa della gravità.
Il collasso gravitazione potrebbe essere la conseguenza di una collisione tra 2 galassie. Ciò porterebbe a un grande aumento dei gas disponibili, pari alla somma di quelli delle due galassie, e alla formazione delle maree gravitazionali. La combinazione di questi fattori porta al collasso della nube cosmica e all’accorpamento in nuove stelle, tutte con stesse caratteristiche fisico-chimiche.
Ammassi stellari: quali sono i più importanti?
L’ammasso stellare aperto più conosciuto, visibile e riconoscibile è certamente quello delle Pleiadi. Altro ammasso stellare aperto molto studiato, nonché il più vicino a noi, è quello delle Iadi, visibile dall’emisfero boreale. C’è poi alpha persei, visibile poco sopra l’orizzonte durante tutto l’anno.
Le Pleiadi meridionali sono invece visibili dall’emisfero australe, così come Omega centauri, ammasso stellare globulare, che comunque in particolari condizioni si può vedere anche dall’emisfero settentrionale.
Anche 47Tucanae è un ammasso globulare, molto visibile nell’emisfero australe soprattutto tra settembre e novembre.