Prima astronauta donna italiana in orbita nello spazio
I viaggi nello spazio. Al di fuori dei confini della nostra amata "Terra". Ogni volta che accade ci ritroviamo a rivivere nuove emozioni e ci sentiamo davvero in dovere di dire grazie, grazie a tutti coloro che, in questi 20 anni di prodezze, hanno portato nell'universo il nostro tricolore.
E questa volta succede con l'astronauta Samantha Cristoforetti, una compatriota italiana, che decide di sfidare lo spazio e l'universo ignoto insieme ai suoi compagni astronauti, alla ricerca di avventure e prove lassù di qualcosa di unico ed incredibile. Di un regalo dallo spazio infinito. Un regalo tra le moltissime stelle del cielo.
Samantha è la prima donna italiana a viaggiare nello spazio. Apre la sua avventura con una missione tutt’altro che semplice, e molto entusiasmante. Lasciando tutti noi qui sulla terra a bocca aperta.
E che ci porta ancora una volta a ringraziare l’Italia, e a dire “grazie”. Grazie per avere rappresentato il nostro paese, grazie per aver dimostrato al mondo che noi ci siamo, e che siamo anche noi capaci di simili grandiosità. Ad astronauti come Franco Malerba, Maurizio Cheli, Umberto Guidoni, Roberto Vittori, Paolo Nespoli, il nostro più alto riconoscimento, la nostra gratitudine per questo attestato di stima per la nostra nazione.
Storia delle esplorazioni spaziali
Quali siano stati i moventi, le motivazioni all’origine dei viaggi nell’universo, non è difficile immaginare.
E’ questo proprio il motivo per cui tali “esperimenti stellari” ci toccano da vicino, ci coinvolgono: la volontà di conoscere ed esplorare l’ignoto, arrivare a vedere ciò che per natura non ci è dato vedere, conoscere ciò che la condiziona umana, per come generata, non sarebbe mai stata in grado di conoscere: ecco, si tratta di sentimenti condivisi.
Il progresso scientifico, e tecnologico, la competizione internazionale tra le potenze del nostro pianeta poi, sono andati a rafforzare tale sentimento, ed hanno rappresentato il motore della storia dell’esplorazione spaziale.
Il desiderio di “volare via” oltre la crosta terrestre, ha visto da sempre per protagonisti gli americani, fino a qualche tempo fa ogni missione oltre i confini della terra rappresentava un loro appannaggio. Ma oggi, finalmente, stiamo assistendo ad una netta inversione di rotta.
Chi non ricorda l’esperienza a bordo dell’ISS, il protagonista era in quel caso Luca Palermitano, colui che è stato definito “l’uomo più felice del pianeta”, proprio a ragione del sorriso che ha illuminato gli occhi di tutti coloro che, al suo arrivo, lo attendevano per porgergli un saluto.
Tale missione ha avuto l’onore ed il merito di essere annoverata quale prima missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
A Luca Palermitano si deve il riconoscimento di avere dato voce ad un profondo senso di partecipazione e ingegno italiano nei riguardi dell’astronautica e della ingegneria spaziale.
Ed ecco, oggi, qualcuno sulle sue tracce, ha reso reale quella che fino a qualche tempo fa sembrava relegata a mera speranza.
Con il fiato sospeso in mezzo alle stelle
Un sospiro di sollievo, tutto è andato bene, meglio di quanto non ci si aspettasse.
Tutto merito del comandante russo Anton Shkaplerov che ha condotto la Soyuz in orbita in maniera eccellente, afferma la protagonista, Samantha Cristoforetti, una ragazza dai nervi d’acciaio, risoluta come mai nessuna, che ha saputo immediatamente entrare nel cuore di tutti gli italiani e suscitare un profondo senso di ammirazione.
A lei si deve il merito non solo di avere condotto quella che è definita la più emozionante, lunga missione italiana, dopo quella dell’astronauta Luca Palermitano. Basterebbe già ciò per accordare ammirazione e merito, ma non è solo questo.
Difatti l’obiettivo della missione è anche quello di dare risposta a molti interrogativi insoluti, ai quali molti astronauti non hanno dato riscontro: molti aspetti attengono alla fisiologia umana, alle analisi biologiche, alla stampa di oggetti 3D in assenza di peso e, soprattutto, all’alimentazione.
A tale proposito davvero interessante si rivela “l’osteria ai confini dell’universo”, il nuovo spazio dedicato dalla Samantha Cristoforetti all’alimentazione.
Siamo davvero fortunati a poter assistere all’avventura della prima donna italiana nello spazio, la prima storia italiana tutta al femminile.
La “missione Futura” rappresenta un inno alle donne, una rappresentanza unica nel suo genere per tutto il mondo femminile.
La stazione spaziale è nel nostro cuore, in questi giorni più che mai. Ma non tutti sanno che la stazione spaziale ISS non è poi così lontana, è proprio vicina a noi, anche fisicamente.
La si può osservare anche ad occhio nudo. Se vuoi trovare l’ISS, ecco il link per osservare l’ISS.