I Near Earth Objects: asteroidi e comete vicino alla Terra

25 Set 2015

From the OSR Blog

Gli oggetti vicini alla Terra, conosciuti come Near-Earth Objects (NEO), sono comete o asteroidi che sono stati spinti dall'attrazione gravitazionale di pianeti vicini in orbite che permettono loro di entrare nelle vicinanze del nostro pianeta.



È ormai ampiamente accettato dalla comunità scientifica che le collisioni di asteroidi con la Terra avvenute in passato, hanno avuto un ruolo significativo nel disegnare la storia geologica e biologica della Terra. L'interesse verso i NEO è aumentato dagli anni '80 in poi con l'aumento della consapevolezza del potenziale rischio di impatti di questo tipo di oggetti con la Terra. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che gli Stati Uniti e la Cina sono le nazioni più vulnerabili ad un impatto di un meteorite.

Considerazioni iniziali: l’interesse verso i NEO

Questi oggetti si compongono principalmente di particelle di ghiaccio miste ad altre di polvere, come le comete che si sono formate ai confini freddi del sistema solare, a differenza degli asteroidi rocciosi che nascono principalmente nelle zone più interne e calde, localizzate nelle orbite tra Giove e Marte.

I NEO a loro volta vengono suddivisi in NEC (ossia comete vicine alla Terra) e NEA (asteroidi vicini alla Terra), che costituiscono la stragrande maggioranza dei NEO e sono suddivise a loro volta in tre famiglie principali, a seconda delle caratteristiche delle loro orbite. In particolare, queste famiglie vengono classificate in tre gruppi (Amor, Apollo ed Atene) in base al punto di minima distanza che raggiungono dal Sole (perielio) ed al punto di massima distanza da esso (afelio).

Di questi oggetti, quelli considerati particolarmente pericolosi per la Terra (Potentially Hazardous Object, Pho) rientrano in una categoria che comprende gli oggetti che si trovano ad una distanza minima dalla Terra, ossia inferiore ai 7,4 milioni di chilometri ed un diametro superiore ai 150 metri. Si calcola che vi siano 4700 oggetti potenzialmente pericolosi ma solo il 20-30% di essi è stato scoperto.

Progetti di prevenzione contro gli impatti futuri

Questi oggetti sono grandi abbastanza per sopravvivere a un eventuale passaggio nell’atmosfera terrestre. Di solito, invece, gli asteroidi di piccole dimensioni non sopravvivono al passaggio nella nostra atmosfera. Vengono disintegrati e quanto bruciano lasciano una scia luminosa, comunemente chiamata stella cadente.

Al fine di monitorare i NEO vi sono dei programmi di sorveglianza, una sorta di sentinelle spaziali, come il programma americano Near Earth Object Observation (NEOO) della Nasa e l’europeo NEODys, parzialmente finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa), e coordinato dall’Università di Pisa.

I due gruppi collaborano tra loro e rilevano asteroidi e comete che sfiorano la Terra. Inoltre, calcolano le orbite di questi oggetti per determinare se possano costituire una minaccia per il nostro pianeta.

Se uno di questi oggetti dovesse dimostrarsi a rischio d’impatto con la Terra, esistono anche dei programmi per deflettere la sua orbita. Ad esempio, il programma europeo Don Chisciotte prevede due veicoli spaziali: uno è Sancho, che arrivato a destinazione dovrebbe orbitare intorno all’asteroide per misurarne la posizione, la forma e la massa; l’altro si chiama Hidalgo che arrivando in un secondo momento, dovrebbe colpire l’asteroide deviandone il percorso. Anche la Nasa sta pensando di testare una missione del genere, con l’utilizzo di due sonde spaziali, una per orbitare intorno all’asteroide e l’altra per colpirlo, deviandone l’orbita.