Costellazione Tucano, stelle principali e mitologia

17 Set 2018

OSR blog post

Visibile in tutto l'emisfero Australe e dalle regioni peri-equatoriali del Nord, Tucano è una piccola costellazione che però si individua facilmente grazie alla sua stella più luminosa la α Tucanae, una gigante arancione con una magnitudine di 2,9.

Le meraviglie celesti della costellazione Tucano

L’asterismo è inoltre facilmente identificabile grazie alla contiguità con la Piccola Nube di Magellano, una galassia satellite della Via Lattea molto luminosa e a forma di girino, oltre che il concomitante ammasso globulare 47 Tucanae.

Le altre stelle che compongono la costellazione sono di bassa magnitudine e difficilmente visibili ad occhio nudo.

All’interno di Tucano sono però presenti oggetti cosmici di indubbio interesse come nubi e ammassi aperti; le sue stelle anche se poco visibili, rappresentano uno straordinario laboratorio cosmologico, essendo state generate tutte all’interno della stessa nube anche se in regioni diverse. Queste risultano pertanto utilissime nell’approfondimento degli studi sull’evoluzione stellare.

Stelle principali del Tucano

Le più rilevanti sono tre, ma in ordine di interesse altre due componenti rappresentano quei rari fenomeni noti come stelle quadruple.

  • α Tucanae o αTuc è una gigante arancione classificata K3III, di magnitudine 2,86, distante 199 anni luce dal sistema Solare; ha una concentrazione di 2,5/3 masse solari e il suo diametro misura 37 volte quello della nostra stella.
    Questa dista 110 anni luce da noi ed è situata nella parte Nord Ovest della costellazione; è una binaria spettroscopica, possiede cioè una compagna non visibile ma rilevabile alla spettrografia, dalla quale dista 7,5 Unità Astronomiche (UA la distanza tra il Sole e la Terra) ed un periodo di rotazione di 11,5 anni.
  • γ Tucanae (γTuc) è una gigante bianco gialla con una massa 1,5 volte il Sole, un diametro 18 volte superiore e dista 75 anni luce dal Sole. γTuc appartiene ad una categoria spettrale F, è 11 volte più luminosa del Sole e la temperatura di superficie supera i 6.500°K; è dotata di una magnitudine apparente di 3.99, mentre la sua magnitudine assoluta è stimata in 2,38.
  • ζ Tuacnae (ζTuc) è una nana gialla di classe F9,5V, con una magnitudine di 4.2 distante 28 anni luce da noi, è un tipo di stella tra le più simili al nostro Sole; la massa è sovrapponibile, mentre la luminosità è leggermente superiore (1,26 L) e il diametro corrisponde ad 1,07 volte quello della nostra stella.

Un disco circum-astrale è stato rilevato ai raggi infrarossi, la sua orbita minima corrisponde a 2.3 UA (distanza Terra-Sole) e la temperatura media è di 218°K (-55°C). L’età di ζTuc è stimata tra i 3 e i 4,84 miliardi di anni: la combinazione di tante caratteristiche simili al nostro Sole ne fanno uno degli astri più interessanti e monitorati da tutte le stazioni astrofisiche. Il suo anello potrebbe consistere in un disco proto-planetario e contenere al suo interno pianeti in embrione.

Considerando la sua relativa vicinanza alla Terra è da considerare che quello che si vede accade quasi in contemporanea, infatti per effetto della velocità della luce la stella ci appare come era 28 anni fa, un’inezia. ζTuc rientra di diritto tra gli obiettivi prioritari del programma TPF (Terrestrial Planet Finder), cioè la ricerca di pianeti gemelli della Terra.

  • β Tucanae (βTuc) è un sistema quadruplo di stelle, una delle quali già distinguibile con un buon binocolo, essendo separata da 27 secondi d’arco dalle altre tre che appaiono un tutt’uno; per apprezzare i tre corpi celesti separati occorrono strumenti molto potenti.
  • K Tucanae (KTuc) è un altro sistema quadruplo, distante dalla Terra 66.6 anni luce e di una magnitudine apparente di 4.25 e che consiste in due coppie binarie, separate da una distanza di 5.3 minuti d’arco.

La stella più brillante KTuc A è una sub gigante giallo bianca di classe F, con una magnitudine apparente di 5,1, mentre la sua compagna KTuc B ha una magnitudine di 7.74 e dista 6 secondi d’arco dalla compagna, intorno alla quale compie una rotazione completa in 857 anni.

L’altra coppia KTuc C e KTuc D con rispettive magnitudini di 7.8 e 8.2, distano tra loro 1.12 secondi d’arco (circa 23 UA) e il periodo di rotazione reciproca dura 86.2 anni.

  • Altri oggetti presenti nell’area circoscritta da Tucano ma appartenenti allo spazio profondo, vanno annoverati tra i più interessanti e famosi. La principale tra queste è la Piccola Nube di Magellano galassia satellite della Via Lattea, che si congiunge alla Grande Nube tramite una lunga scia di materiale stellare, noto come Corrente Magellanica. All’interno della nube sono visibili molti ammassi stellari, campi aperti e nebulose estese; dista da noi circa 200.000 anni luce.
  • Molto vicino un altro ammasso globulare il 47 Tucanae, sovrasta imponente quella parte di cielo. Questo è il secondo oggetto più luminoso, fu per molto tempo ritenuto una stella, secondo per magnitudine solo a Omega Centauri.
    L’approssimazione tra i due ammassi è tuttavia solo apparente, poiché 47Tuc rimane un oggetto appartenente alla Via Lattea.
    Sempre apparentemente confinante con la Nube di Magellano ma appartenente alla nostra galassia, è l’ammasso globulare NGC362.

Cenni storici sulla costellazione Tucano

Gli olandesi Pieter Keyser e Frederick de Houtman individuarono la costellazione Tucano negli ultimi anni del 1.500, ma fu solo nel 1.603 che Johann Bayer la introdusse ufficialmente nel suo catalogo Uranometria, in un primo momento col nome di gazza brasiliana.

La rappresentazione figurativa che con molta fantasia è rapportabile ad un tucano che imbecca un ramoscello, poggerebbe le zampe sulla Piccola Nube di Magellano.

Questa fa parte delle 88 costellazioni moderne, non ha quindi nessuna connessione con la mitologia.