Costellazione Delfino, stelle principali e mitologia
La costellazione Delfino è posta molto vicino all'equatore celeste, in una posizione settentrionale rispetto a questo. È situata sul bordo settentrionale della luminosa Via Lattea estiva. Tolomeo la elenca tra 48 costellazioni scoperte ed è parte delle 88 moderne.
Costellazione Delfino, stelle principali e mitologia
Il gruppo di astri facente parte della costellazione Delfino, ricorda la forma del pesce che salta. Questa è formata da un gruppo di astri che non superano la quarta magnitudine. Viene considerata come una costellazione dalle dimensioni ridotte ma facilmente riconoscibile, data la posizione ravvicinata delle stelle. Infatti la distanza è di circa dieci gradi a nord est da Altair.
Stelle principali del Delfino
Le stelle principali del Delfino nonché le più luminose, sono Beta con una magnitudine di 3,6 e Alfa con una magnitudine superiore di 0,2 (3,8) e viene chiamata Sualocin mentre beta porta il nome di Rotanev. I nomi furono dati dal suo scopritore, tale Giuseppe Piazzi, astronomo dell’osservatorio di Palermo di cui fu anche direttore in seguito. Si narra anche che egli fu il primo a scoprire gli asteroidi ma in realtà aveva individuato il pianeta Nano Cerere. Egli omaggiò il suo collaboratore dando il nome alle principali stelle del Delfino. L’amico si chiamava Niccolò Cacciatore. Il suo nome venne tradotto in latino e letto al contrario, in questo modo i nomi delle stelle ricordano lui. (Nicolaus Venator).
Le stelle principali sono visibili senza l’ausilio di alcuno strumento tecnico particolare. Rotanev infatti, possiede una magnitudine pari a 3,6 ed è distante dalla terra solo 97 anni luce. Si tratta di una stella sub gigante.
Sualocin invece è di colorazione azzurra e dista dalla terra 241 anni luce, con magnitudine di 3,77.
Deneb Dulphim invece è una stella gigante di colore bluastro con variabilità sospetta. Dista dalla terra 359 anni luce e possiede una magnitudine di 4,03.
Anche Delfino possiede delle stelle doppie che si possono risolvere impiegando dei piccoli strumenti adatti alla visione.
Gamma Delphini con magnitudine di 4,5 e 5,5 è visionabile utilizzando dei telescopi di piccole dimensioni. Mentre Beta Delphini è difficile da scindere. Il periodo orbitale di queste due stelle è di circa 26 anni.
Le stelle variabili di Delfino invece non sono numerose ed è possibile visionarle impiegando strumenti semplici.
Abbiamo delle mireidi come R Delphini. Quando è al massimo della sua luminosità, impiegando un binocolo, è visibile tranquillamente. Quando invece la sua luminosità sarà minima è richiesto l’utilizzo di mezzi potenti che abbiano un’apertura che superi i quindici centimetri.
EU Delphini sarà una variabile semiregolare pulsante con variazioni che si verificano ogni due mesi, visionabili utilizzando un binocolo.
Mitologia del Delfino
La mitologia parla di marinai greci in diverse occasioni. Si dice che a questi spesso capitasse di vedere per mare dei delfini, per cui non c’è da sorprendersi se questi cetacei fossero visibili anche in cielo. Si diceva anche che il delfino fosse il messaggero di Poseidone.
La storia narra che Zeus, Ade e Poseidone avessero privato il padre Crono dal suo trono, dividendosi il cielo, l’oltretomba e il mare. A Poseidone toccò il mare, dove costruì il suo prezioso e grande palazzo. Questo inizialmente gli risultò vuoto poiché non aveva una moglie, pertanto decise di cercarsela. Iniziò a corteggiare Anfitrite, una ninfa marina, che rifiutò inizialmente la corte del dio del mare, poiché i suoi modi erano rozzi e pertanto si rifugiò presso altre ninfe delle Nereidi. Poseidone non si arrese e le mandò messaggi continuamente, servendosi anche di delfini. Intenerita da questo comportamento decise di tornare da Poseidone e di sposarlo. Il dio del mare per dimostrare la sua gratitudine verso di lei, pose l’immagine di un delfino nel cielo affinché lei potesse ammirarlo.
Igino e Ovidio invece attribuiscono la figura del delfino alla storia del salvataggio di Arione, musicista e poeta del tempo. Egli nasce nell’isola di Lesbo e poiché era molto abile nel suonare la lira, ben presto divenne famoso in tutta la Grecia. Mentre Arione tornava in Grecia dalla Sicilia dove aveva cantato, i marinai decisero di derubarlo ed ucciderlo. Quando gli si presentarono davanti con le spade sguainate, pronti a compiere l’efferato atto, gli fu concesso l’ultimo desiderio ed Arione decise di cantare. Le note della sua canzone attirarono i delfini che nuotavano attorno alla nave con balzi festosi. Si affidò alla misericordia degli dei e saltò su uno di questi pesci che lo riportò in Grecia, dove fece condannare a morte successivamente i marinai. Apollo mise il delfino nel cielo insieme alla lira di Arione, nella costellazione della Lira appunto.
Nota è anche la storia di Giuseppe Piazzi su citata, che volle omaggiare il suo amico Niccolò Cacciatore, dando il suo nome tradotto in latino e letto al contrario, alle due stelle principali della costellazione.
Particolarità della costellazione Delfino
La costellazione Delfino non è molto piena di oggetti non stellari però, grazie alla scia luminosa provocata dalla Via Lattea, è possibile individuare l’ammasso globulare chiamato NGC 7006. Questo viene visto come una palla dalla dodicesima magnitudine e per questo molto debole in termini di visibilità. Per poterla individuare è necessario servirsi di un telescopio che abbia un’apertura superiore o pari a quindici centimetri. Questo è uno degli ammassi globulari più distanti dalla terra. Mentre NGC 6934 con magnitudine 9,8 è più facile da visionare. NGC 6891 è una nebulosa planetaria che possiede una magnitudine pari a 10,5.