Costellazione Corona Boreale, stelle principali e mitologia

25 Set 2017

OSR blog post

La costellazione Corona Boreale veniva già osservata nell'antichità tanto che sia gli arabi che i persiani la identificavano con nomi bizzarri come, ad esempio, la "Ciotola dell'elemosina" o il "Vassoio derviscio". Questi nomi erano legati al fatto che le stelle che appartengono a questa costellazione non compongono un cerchio perfetto. Meno diffuso ma attribuitogli per lo stesso motivo era anche il nome "Vassoio rotto".

Un aspetto molto interessante in merito al quale riflettere riguarda anche il fatto che della costellazione Corona Boreale si parla anche nell’Odissea in cui, tra l’altro, si spiega anche l’origine del mito. Ma vediamo di scendere più nel dettaglio e di scoprire quali sono le stelle che compongono questa costellazione oltre, appunto, al mito ad essa legato.

Stelle principali

La stella cosiddetta alpha della costellazione Corona Boreale è Gemma. La magnitudine di questa stella è di 2,2. In merito, è importante tenere conto del fatto che abbiamo a che fare con una stella doppia molto particolare. Le eclissi generate dalle orbite delle due stelle, infatti, danno forma a delle variazioni di luce degne di nota anche se non visibili ad ogni nudo. Per quanto riguarda la stella beta, invece, si tratta di Nusakan. Tra l’altro, una curiosità riguarda il fatto che si tratta dell’unica stella a cui è stato attribuito un nome proprio. Un’altra stella di cui tenere conto è R, un corpo celeste che si trova nel bel mezzo della costellazione Corona Boreale. In riferimento a questa stella, è utile tenere conto che è una variabile decisamente originale. In maniera periodica, infatti, la magnitudine di R aumenta drasticamente. Questo comportamento si trova all’opposto di ciò che fa la stella Y. In tal caso, si ha a che fare con una stella che si trova nei pressi di epsilon e, dunque, sulla parte più a sinistra della costellazione. La magnitudine di questa stella in genere è mediamente alta. Alle volte, però, si verificano delle vere e proprie esplosioni che tendono a farla abbassare. Per quanto riguarda, infine, l’osservazione amatoriale, bisogna tenere presente del fatto che non sono visibili altri corpi celesti in questa costellazione.

Mitologia

Il mito che sta alla base della costellazione Corona Boreale vede protagonista il personaggio di Arianna. In realtà, le leggende sono più di una. La prima racconta che Dioniso decise di regalare una corona alla bella Arianna. La corona era stata realizzata da Efesto e fu un dono di nozze. Dopo la morte di Arianna, Dioniso decise di prendere la corona e di lanciarla in cielo in modo da cristallizzare per sempre il ricordo della sua amata. Un’altra leggenda, invece, narra che Arianna, figlia di Minosse, offrì il proprio aiuto a Teseo per riuscire a sconfiggere il Minotauro e per riuscire ad uscire da labirinto grazie al filo di cui oggi ben si conosce la storia. Teseo, da canto suo, per ricambiare i favore, decise di portare Arianna sull’isola di Nasso. Proprio su quest’isola, però, dopo poco l’abbandonò nel cuore della notte. Dispiaciuta, Arianna pianse a non finire e mosse a compassione Dioniso che la sposò e le donò una corona. La corona in questione non era altro che un pegno d’amore che Dioniso regalò ad Arianna per dimostrarle il suo amore e la volontà di prendersi cura di lei per sempre. In un’altra leggenda ancora, invece, si narra che la costellazione non è altro che i filo d’oro che Arianna ha dato a Teseo per farlo uscire dal labirinto. In tal caso, si tratta di una versione molto simile a quella poco sopra narrata che, però, vede Arianna sola e abbandonata sull’isola di Nasso in cui era stata portata da Teseo. In ultimo, c’è una leggenda sia greca che romana secondo la quale la corona è un dono per gli atleti oltre che per i militari. Appare chiaro, dunque, che proprio la costellazione Corona Boreale è stata la causa della nascita di varie leggende, tutte peraltro accreditate. Riuscire a stabilire quale di quelle fornite fosse la più seguita non è affatto cosa semplice. Di sicuro, nei tempi antichi e ancora oggi, essa viene legata a doppio filo con la storia della bella Arianna.

Curiosità e informazioni utili

Per quanto riguarda l’osservazione di questa costellazione, è importante tenere conto del fatto che per vederla bisogna puntare verso Arturo che, com’è noto, è la stella alpha della costellazione del Bifolco. Per essere precisi, bisogna spostarsi di circa 20 gradi a nord est di questa costellazione, andando in direzione della costellazione Vega. Per quanto riguarda, poi, le stelle della costellazione Corona Boreale, è importante tenere conto del fatto che esse sono facilmente individuabili grazie alla loto forma molto particolare. I più esperti, infatti, sanno che sono disposte a semicerchio. Inoltre, a differenza di molte altre costellazioni, si tratta di un gruppo di corpi celesti racchiusi nel cosiddetto asterismo principale. Ciò ad esclusione di circa 20 stelle più grandi della sesta grandezza. Un’ultima nozione degna di nota deve essere fornita in riferimento alla fatto che la costellazione occupa circa 180 gradi quadrati e si trova in meridiano esattamente alle ore 22.00 di ogni 19 giugno. A questo punto, non resta altro da fare che dotarsi di un telescopio e andare alla scoperta delle stelle che formano la costellazione Corona Boreale, una delle più ricercate nel cielo e osservate sia dagli addetti ai lavori che dai semplici appassionati di astronomia.