Stelle comete: Geminidi e Leonidi

ESA/Hubble, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons

Quando parliamo di sciami meteorici ci riferiamo a fenomeni celesti che comportano la caduta di una grande quantità di detriti che vanno a formare le cosiddette meteore.

Questo avviene quando la Terra nella sua orbita intorno al Sole entra in contatto con il percorso di una cometa che nel frattempo ha lasciato una scia luminosa di detriti.

Questi pezzi di roccia entrano in contatto con l’atmosfera e vengono bruciate al contatto, lasciando una vera e propria scia di luce, che la maggior parte delle persone denomina stelle cadenti. Questi gruppi di frammenti meteorici prendono il nome dalla costellazione da cui sembrano provenire, anche se la Terra percorre la stessa porzione di spazio ogni anno. Ecco perchè gli sciami più famosi sono conosciuti con il nome di Leonidi, Geminidi, Quadrantidi, ecc..

Le Geminidi

A questo proposito, le Geminidi sono uno sciame meteorico prodotto dall’asteroide 3200 Phaethon. Si possono solitamente osservare nel mese di dicembre, nel periodo compreso tra il 3 ed il 19 e partono da un punto, chiamato radiante posto in direzione nord-ovest rispetto alla stella alpha della costellazione dei Gemelli. La collisione con l’atmosfera terrestre avviene a circa 35 km/s, la prima osservazione risale al 1862 e si è calcolato che dal radiante parta una quantità di meteore comprese tra 20 e 30.

Il corpo che originerebbe le Geminidi sarebbe un asteroide, il quale si ipotizza abbia avuto una collisione con l’orbita di Marte e stia producendo una quantità di frammenti e pezzi di roccia. L’ultima ipotesi che negherebbe quest’ultima, determinerebbe la causa di questi frammenti dovuta allo sbriciolamento di questo asteroide al suo approssimarsi verso il Sole.

Molti astronomi credono che il corpo dell’asteroide sia in realtà quello di una cometa che nel suo percorso ha accumulato una notevole quantità di materiale roccioso e si pensa che possa esaurirsi nel giro di un secolo.

Le Leonidi

Le Leonidi, invece, sono corpi meteorici causati dalla cometa Tempel-Tuttle. Lo sciame meteorico è visibile dalla Terra intorno la metà di Novembre e queste particelle verrebbero rilasciate in seguito al passaggio della cometa nelle vicinanze del Sole. Il nome è dovuto al radiante dal quale sembrano provenire le meteore, localizzato nella costellazione del Leone.

Nell’orbita che compie, il nostro pianeta entra nella scia dei frammenti dispersi dalla cometa che entrano in contatto con l’orbita terrestre ad una velocità di poco superiore ai 70 km/s. Le stelle cadenti di questo tipo sono ben note per la loro luminosità e per l’intensità con la quale entrano in contatto con l’atmosfera. Le piogge di meteore sono abbastanza forti e provocano un accumulo di materiali pari a una dozzina di  tonnellate sulla Terra.

I frammenti staccatisi dalla cometa producono un’orbita simile a quella originata dalla cometa progenitrice. Sul percorso dell’orbita influiscono i pianeti ed il Sole. Come menzionato in precedenza, l’apice delle Leonidi si raggiunge intorno alla metà di Novembre con scie luminose vecchie e giovani che danno luogo a piogge meteoriche di varia intensità.

Le Leonidi presentano un ciclo vitale di 33 anni che coincide con la durata dell’orbita della cometa Tempel-Tuttle, e la sigla internazionale con la quale vengono riconosciute è LEO.

 

Massimiliano Milli Scrittore presso Online Star Register

Massimiliano Milli: Laureato in Lingue e letterature straniere, aono appassionato di astronomia, comunicazione e cultura e mi dedico alla creazione di contenuti coinvolgenti e informativi, utilizzando le mie competenze linguistiche per raggiungere un pubblico internazionale. Collaboro come content creator per OSR dal 2020.