Amore finito: tutte le frasi più belle e toccanti

01 Dic 2021

Ragazza seduta che guarda il suo amore che va via

Sofferenza e dolore, provati per la fine di un amore, sono sensazioni che hanno toccato tutti almeno una volta nella vita.
Non si può fare a meno di sentirsi tristi, soli, svuotati.
Si ha come la sensazione che ogni parte del corpo si sgretoli, giorno dopo giorno, insieme ai ricordi di un amore perduto.
Poi, in base alle circostanze della fine, si può essere in preda al rimorso o al rimpianto che, in ogni caso, fanno crescere smisuratamente il senso di colpa.

Così, dopo tanto amore speso con l’intenzione di investire in un futuro, ci si ritrova con un pugno di mosche in mano e con la convinzione di non ricadere nuovamente nella trappola dell’amore.
Ci si lascia cullare da canzoni tristi e frasi toccanti, le quali accompagnano, come un sottofondo, tutto ciò che è stato e non sarà mai più.
L’età e l’esperienza insegnano che il miglior modo per affrontare una delusione d’amore è quello di lasciarsi andare alle emozioni, anche se recano sofferenza.
Ricercare frasi mirate al racconto della fine di un amore, è un primo passo da fare per poter riuscire ad andare avanti.

Quando si parla di amore finito?

Immagine che ritrae un cuore spezzato a metàCi sono amori che finiscono così come sono iniziati, con un saluto e il totale oblio dell’altra persona, altri che terminano con lo stesso amore che ha caratterizzato la coppia, permettendo il mantenimento di un’amicizia e altri, invece, che non terminano mai tra sofferenti tira e molla.

In ogni caso, il dolore pervade corpo e spirito e ci si sente intrappolati in una strada che non sembra avere mai fine.
Perciò, per quanto complicato possa essere, è necessario maturare e rendere consapevole la fine di un amore.
Esattamente, quand’è che finisce?
Sicuramente quando tra le due parti non c’è più dialogo; quando giorno dopo giorno, viene costruito un muro di mattoni fatto di silenzi e incomprensioni.
Si finisce per non dirsi più niente, nessun racconto della propria giornata, dei propri desideri o dei propri progetti; tutto si riduce solo ad un assordante silenzio.
Perciò, un amore è finito quando non c’è più voglia.
Quella voglia che toglieva il sonno, quella che non permetteva di staccarsi dall’altra persona perché il sapore della sua pelle creava quasi una dipendenza.
Quella che spinge entrambi ad andare avanti superando insieme, passo dopo passo, ogni difficoltà che la vita pone davanti.
Un amore, si può dire finito quando nonostante si stia insieme, ci si sente ugualmente soli.

Amore finito: cosa scrivere quando tutto finisce

Due persone che si tengono per mano, una delle quali sta scomparendoMolte persone, per esorcizzare il dolore di una fine, tendono a raccontare i propri pensieri e le proprie emozioni su un foglio di carta bianca.
Lì, dove tutto resta privato, la tristezza si posa ed è come se si avesse, subito dopo, la sensazione di essere meno pesanti.
Altri, invece, preferiscono narrare la propria sofferenza su social o blog, perché le risposte che riceveranno dagli altri utenti, fungono da cerotto per una ferita che deve rimarginarsi.

Il bisogno di sfogarsi, per poi ricevere conforto, è una fase comune a tutti i delusi dall’amore. Certo, all’inizio sembra non ci possa essere nulla capace di alleviare quel dolore; il pensiero di non poter più vedere, sentire o toccare l’altra persona rimbomba nella testa, non lasciando spazio ad altro.

Se scrivere aiuta, la domanda è: cosa può essere scritto?
Perché non sempre allo scrivere, per sè o per gli altri, viene dato il giusto peso; i sentimenti costituiscono sempre un terreno scottante, soprattutto per chi li esprime.
Dunque, se si è nella fase in cui si sta cercando di superare la fine di un amore, quello importante che si pensava non sarebbe mai finito, leggere o scrivere degli aforismi a tema può certamente aiutare.

Aforismi e frasi toccanti sull’amore finito

Disegno di una bambina che sta lasciando un palloncino a forma di cuoreCome scrisse il famoso scrittore francese Marcel Proust: “Molto spesso, per riuscire a scoprire che siamo innamorati, forse anche per diventarlo, bisogna che arrivi il giorno della separazione.”.
Una frase semplice, ma che racchiude in sè un grande significato; per scoprire di essere stati realmente innamorati, a volte, è necessario che un amore finisca. Anche la separazione è, in sè, un atto d’amore.

Alfred Tennyson, invece, scriveva “È meglio aver amato e perso che non aver amato mai.”; la frase giusta per chi, probabilmente, ha subito la rottura.

Una volta la celebre Marilyn Monroe disse: “Qualche volta le cose buone vanno in frantumi affinché cose migliori possano arrivare.”; sante parole per chi sta soffrendo tremendamente e non vede una via d’uscita da questo dolore.

“Sempre l’amore ignora la sua profondità fino all’ora del distacco.”, una frase di Kahlil Gibran per chi, magari, non ha dato la giusta importanza a ciò che possedeva e ora che non c’è più, ne avverte più che mai la profondità della mancanza.

Aforismi che raccontano lo stesso tipo di messaggio, sono anche: “Mai avere rimpianti: se è andata bene è meraviglioso, se è andata male è esperienza.” di Eleanor Burford o “L’amore è anche imparare a rinunciare all’altro, a saper dire addio senza lasciare che i tuoi sentimenti ostacolino ciò che probabilmente sarà la cosa migliore per coloro che amiamo.” di Sergio Bambarén.

Quando si soffre molto per amore, si diventa disillusi e tutto sembra essere un inferno fatto di sofferenze e tormento; ecco alcune frasi che rispecchiano perfettamente questo stato d’animo: “Ognuno porta in fondo a sé stesso come un piccolo cimitero di coloro che ha amato.” di Romain Rolland, “L’inferno è la sofferenza di non poter più amare.” di Fëdor Dostoevskij, “Di un amore finito ti mancano anche i momenti brutti, anche le infelicità.” di Ivan Cotroneo.

Se, invece, si è pervasi dalla nostalgia di quell’amore, così intenso e così vero, che difficilmente si dimentica, queste frasi fanno al caso giusto: “Fummo quello che non si racconta né si ammette, ma che mai si dimentica.” di Frida Khalo o “Incontrarsi, conoscersi, amarsi e poi separarsi è la storia triste di tanti cuori.” di Samuel Taylor Coleridge oppure ” Debolezze. Tu non ne avevi. Io ne avevo una: amavo.” di Bertolt Brecht.

Non solo poeti e letterati hanno scritto dell’amore finito; anche cantanti di tutte le epoche hanno accompagnato ai propri accordi di chitarra, parole struggenti.
Ad esempio i Pooh con “Dammi solo un minuto, un soffio di fiato, un attimo ancora. Stare insieme è finito, abbiamo capito, ma dirselo è dura.”, i Subsonica con “Come fare a dirtelo che non ci sei più dentro agli occhi miei, che siamo solamente incomprensione e lacrime?”.

O ancora la celebre frase della canzone di Michele Zarrillo: ” Amore mio, come farò a rassegnarmi a vivere e proprio io che ti amo, ti sto implorando, aiutami a distruggerti.”, tra l’altro rappresentativa di un brano spesso associato alla fine di una relazione travagliata e coinvolgente.

Anche Riccardo Cocciante scrisse le sue sofferenze d’amore donandoci: “Però, se potessi ragionarci sopra, saprei perfettamente che domani sarà diverso, lei non sarà più lei, io non sarò lo stesso uomo”.

Pure artisti contemporanei ne hanno scritte di frasi adatte al superamento di una rottura, ad esempio Calcutta con “E non mi importa se non mi ami più e non mi importa se non mi vuoi bene, dovrò soltanto rimparare a camminare, se non ci sei tu” o Tiziano Ferro con ” Ho combattuto il silenzio parlandogli addosso e levigato la tua assenza solo con le mie braccia e più mi vorrai e meno mi vedrai e meno mi vorrai e più sarò con te.” oppure Noemi con ” E ora penso che il tempo che ho passato con te ha cambiato per sempre ogni parte di me, tu sei stanco di tutto ed io non so cosa dire, non troviamo motivo neanche per litigare”.

Capita che la relazione finisca proprio male e che quindi si venga a creare quel mix di dolore e rabbia che viene spesso ricercato in tutto ciò che si legge. Alcune frasi che raccontano di un amore finito‎ male sono:
“Per un po’ forse continuerò a urlare il tuo nome a me stesso, nel cuore. Ma alla fine la ferita si cicatrizzerà.” di David Grossman;

“Non apprezzi mai le cose che hai finché non le perdi.” di Kurt Cobain;

“Alcune persone non meritano il nostro sorriso, figuriamoci le nostre lacrime.” di Charles Bukowski;

“Con ogni addio impari. E impari che l’amore non è appoggiarsi a qualcuno e la compagnia non è sicurezza. E inizi a imparare che i baci non sono contratti e i doni non sono promesse.” di Jorge Luis Borges;

“Magari in una storia di cinque anni si è stati innamorati e ci si è amati solamente per due, o tre, o quattro. Per questo la qualità di una storia non può essere misurata dalla durata. Non conta il quanto, ma il come.” di Fabio Volo;

“Non è necessario tradire una donna per perderla. Spesso una donna va via non per quello che fai, ma per quello che non fai!” di John Blauer;

“Quello che mi manca di lui sono io quando stavo con lui.” di Chiara Gambareale;

“Gli uomini non si consolano di un grande amore finito: preferiscono dimenticarlo.” di Angelo Gatti;

“Il più difficile non è il primo bacio, ma l’ultimo.” di Paul Géraldy;

“L’amore non muore mai di morte naturale. Muore perché noi non sappiamo come rifornire la sua sorgente. Muore di cecità e di errori e tradimenti. Muore di malattia e di ferite, muore di stanchezza, per logorio o per opacità. ” di Anaïs Nin.

Insomma, non ha importanza il come nella fine di un amore, ma piuttosto il perché.
Nella tristezza dei giorni che passano, ci si trova ad oscillare tra dolore e rabbia e l’unica cosa da fare è asciugarsi le lacrime, spronandosi ad andare avanti.

Amore impossibile e amore finito: somiglianze e differenze

Due persone che si stanno lasciandoSin qui si è parlato della sofferenza recata da un amore finito; amore in cui ci si è donati all’altra persona senza indugi o timore, nonostante questo aspetto sia solo una faccia della medaglia.
Sì, perché l’altra è, per l’appunto, la fine.
Quando ci si lascia, raramente si può cercare di ricostruire ciò che è andato in frantumi, nonostante entrambe le parti si ostinino a rimettere insieme i pezzi. La sensazione che si prova è la totale inutilità.

Non si può fare niente, non si ha la possibilità di agire affinché le cose volgano per il verso giusto ed è, paradossalmente, ciò che si prova di fronte a un amore impossibile.

Spesso si pensa che si soffra solamente di fronte a una rottura tra due persone che hanno condiviso qualcosa; molto spesso, invece, c’è chi soffre per qualcuno che non potrà mai avere.
É un’esperienza che provano più o meno tutti nel corso della propria vita, quella di innamorarsi di una persona che non li ricambierà mai.
Le ragioni, in genere sono due: o quella persona è già impegnata in un’altra relazione, oppure non trova abbastanza interessante chi ha di fronte.

Così si entra nel vortice di una finta relazione tossica, perché, in genere, coloro i quali non ricambiano il sentimento, sono gli stessi che cercano a tutti costi di avere la botte piena e la moglie ubriaca.
In fondo, piace a tutti sentirsi apprezzati, ammirati e amati.
Per questo non faranno altro che seminare briciole, fino al punto che la persona che prova realmente un sentimento non si senta sazia di un amore che però non esiste.

Un amore finito e un amore impossibile hanno questo in comune: la sensazione di non sentirsi mai più destinatari di quell’amore che si è ricevuto, nonostante in alcuni casi fosse quasi inesistente.
Allo stesso modo, però, i due tipi di amori hanno delle differenze; infatti, nell’amore vero il sentimento è esistito e poi è finito. Le due persone hanno vissuto qualcosa e per tale ragione hanno deciso di donarsi l’uno all’altra. Si ha la consapevolezza di dare e di darsi; parti dell’anima rimarranno sempre legate all’altra persona, anche a distanza di tempo.

Nell’amore impossibile, invece, il dare e il donarsi sono solo a senso unico; solo chi prova qualcosa investe, con passionale incoscienza, parti del proprio spirito.
Perciò, quando si ha la forza di svegliarsi dalla potente trance in cui fa cadere l’amore, poi ci si ritrova così: vuoti di fronte alla realtà dei fatti.
Si acquisisce la consapevolezza che qualcosa è finito o che, addirittura, non è mai cominciato.