Sirio: la stella più luminosa
C'è una stella che di notte brilla più delle altre, cambiando intensità e colori: questa è Sirio.
Nei prossimi paragrafi andremo a trattare i seguenti argomenti:
- Cos'è Sirio?
- Come osservare ed individuare Sirio?
- Quando individuare Sirio?
- Storia e mitologia di Sirio
- Il simbolismo occulto di Sirio
Cos’è Sirio?
Sirio deriva dal termine greco Séirios, che significa splendente: è una stella facente parte della costellazione del Cane Maggiore: tra il ventiquattro luglio e il ventisei agosto, raggiunge il punto più vicino alla Terra: essendo questo l’arco di tempo mensile in cui si prospetta una temperatura maggiore, (anche se, la situazione odierna, smentisce ampiamente questa tesi), questa stella assume anche il nome di Canicola. L’altra particolarità è che sorge e tramonta con il Sole.
Sirio, fondamentalmente, non emana molta luce propria, anche se comunque è ventidue volte quella del Sole. Il motivo della sua luminosità è la sua vicinanza alla Terra. Nonostante disti quasi una decina di anni luce (per la pecisione 8.6), è la quinta stella più vicina al nostro pianeta.
Questo astro, rappresentato nelle carte di Tolomeo come unica massa, venne studiata nel 1718 da Hadmond Halley in quanto si accorse che non era più nella posizione riportata sui documenti tolemaici, ma spostata di una distanza simile al diametro lunare. Fu così che, grazie a strumenti di misurazione avanzati, in seguito fu scoperto che Sirio aveva una traiettoria a onde, per cui questo movimento sinusoidale doveva essere influenzato da qualcosa di vicino.
Fu scoperto così Sirius B, il compagno invisibile, ossia una nana bianca con una massa grande quanto quella del Sole, ma con una dimensione molto simile a quella del nostro pianeta: un solo centimetro cubo di Sirius B arriverebbe a pesare una tonnellata. Sempre Sirius B potrebbe essere la causa del cambiamento di colore: nei testi antichi, Sirio era descritta come rossa accesa, mentre oggi è di un bianco luminoso.
Benché i pensi possa dipendere dalla nana bianca, questa teoria non è stata ancora dimostrata.
Come osservare ed individuare Sirio
La luminosità di Sirio si può vedere ad occhio nudo, nei cieli invernali perché è il momento in cui transita più vicina alla Terra. È visibile su tutta la Terra, soprattutto nell’emisfero boreale, ossia a nord dell’Equatore. Le sue coordinate precise sono:
- Ascensione retta: 6h, 45m, 8,9s;
- Declinazione: -16°, 42m, 58s.
Per gli esperti di costellazioni, basta individuare la cintura di Orione e spostarsi in linea retta verso il basso, leggermente più verso a est. Non a caso la costellazione del Cane Maggiore è un prolungamento di Orione, ed è situata a sud di quest’ultima.
Quando individuare Sirio
Sirio è talmente luminosa che è possibile vederla da qualsiasi parte della Terra. Nelle giornate più limpide, si può notare anche di giorno. In una notte particolarmente buia, senza ulteriori fonti luminose, arriverebbe a proiettare, in maniera infinitesimale, l’ombra degli oggetti. Proprio per questo motivo è sempre stata la stella dei naviganti. Non ancora in possesso di bussole, si orientavano partendo dalle stelle più luminose. E Sirio era una di quelle.
Storia e mitologia di Sirio
Il fenomeno caratterizzato dall’apparizione annuale della prima stella nel cielo del mattino si chiama levare eliaco. Stessa cosa succede al tramonto.
Per la civiltà egizia lo studio delle stelle doveva portare un’utilità concreta come, per esempio, orientarsi durante la navigazione o stabilire il periodo delle piene del Nilo che, rientrando nell’alveo, lasciava una sostanza simile all’humus, il limo, che rendeva fertile il terreno.
Notarono che il levare eliaco di Sirio coincideva con il solstizio estivo, periodo in cui il Nilo esondava.
Avvisando anticipatamente l’accadere di un avvenimento, Sirio ispirò agli Egizi lo stesso comportamento che un cane ha col padrone quando sta per succedere qualcosa. Per questo motivo venne poi rinominata Cane, e diede il nome all’intera costellazione di cui ne faceva parte. Infatti, nei primi geroglifici, Sirio veniva rappresentata con l’immagine di un cane, sostituita in seguito da una mucca accovacciata.
Fu con il popolo greco che Sirio venne considerata la stella portatrice del grande caldo, di conseguenza fu ritenuta la causa dell’avvizzimento delle piante, e dell’indebolimento dell’uomo: infatti, nell’asserzione negativa della parola, Sirio significava bruciante.
Prima del sorgere eliaco, con riti propiziatori, sacrificavano il bestiame a Sirio e a Zeus per invocare i venti che avrebbero placato la canicola estiva. Il fenomeno di Sirio è stato studiato non solo per motivi pragmatici, come per gli egizi, ma per confutare teorie astronomiche soprattutto riguardo al colore.
– Tolomeo e Sirio: che rapporto esiste?
Perché Tolomeo descrive Sirio come una luce rossa, mentre ora è di un intenso bianco luminescente?
Se Sirius B è una nana bianca, deve essere assolutamente passata attraverso l’evoluzione della nana rossa. Ma le due stelle sono nate contemporaneamente, quindi pressoché impossibile che una sia stata una nana rossa e l’altra una nana bianca, mentre ora sono entrambi nane bianche.
Sirio sembrerebbe avere tra i duecento e i trecento milioni di anni, un tempo troppo breve perché una stella diventi una nana rossa, sempre che la sua massa non sia stata attorno ad un coefficiente di massa solare 4.9, anche perche, superato il 5, la nana rossa si trasformerebbe in un buco nero. Non è chiaro come da una massa così prominente, si sia ridotta ad una nana bianca con valore pari a uno.
Le ipotesi astronomiche riguardo al fenomeno Sirio si sono tramandate nella storia: dall’ipotesi di una nana rossa in fase finale ad una nube interstellare molto densa di colore rosso che negli anni in cui Tolomeo osservò il fenomeno, transitava davanti a Sirio. Quest’ultima teoria non trovò il consenso della maggiorparte degli astronomi, semplicemente perché la nube avrebbe oscurato Sirio, rendendola più opaca, non conferendo più luminosità.
– Teorie minori su Sirio
Alle teorie scientifiche si fece strada anche una spiegazione di carattere mitologico, o meglio, uno studio riguardante ciò che era stato tramandato per secoli di superstizioni e riti propiziatori.
Come precedentemente accennato, Sirio, dagli antichi greci in poi, era considerata la stella del fuoco, ciò che bruciava tutto. E il colore del fuoco era, ed è tutt’oggi, rappresentato con il rosso. Quindi secondo la teoria mitologica, Sirio potrebbe essere semplicemente descritta come rossa in base al colore che la rappresentava.
Questa teoria è in parte confermata e in parte smentita all’epoca degli Egizi: per loro Sirio era positiva, non portatrice di presagi nefasti, ma solamente se al sorgere appariva di luce bianca. Questo significa che poteva variare di colore?Semplicemente essa appariva rossa perché gli antichi osservavano Sirio nel punto più vicino all’orizzonte. Infatti, ancora oggi, l’effetto di riflessi rossi colpisce il Sole quando è prossimo all’orizzonte.
Il simbolismo occulto di Sirio
Sin dall’antichità c’è un alone misterioso attorno a Sirio. Lo dimostra il simbolismo occulto che ha sempre circondato questa stella, e non solo per la sua luminosità. Per la scuola mistica, rappresentava il Sole dietro al Sole, per cui Sirio era la stella che trasferiva potere al Sole, simbolo del fisico, ossia di ciò che è materiale e superfluo. Era la vera forza spirituale, ciò che nella vita più conta.
Per molte popolazioni Sirio rappresentava il divino e la casa dei migliori. Questa credenza è rimasta ben radicata fino ai giorni nostri, anzi, possiamo dire che è stata esaltata. Nel 1971 Robert Temple affermò che un’antica tribù africana, i Dogon, sapessero troppo sulla natura binaria di Sirio. Lo dimostra una leggenda in cui si parla di un popolo, i nommo, proveniente dal cielo.
Fu questa scoperta che portò Temple a teorizzare che i Dogon fossero in stretto contatto con gli alieni, scesi sulla Terra per trasmettere il loro sapere.
Questo popolo antico è solo uno dei tanti. Anche civiltà più note, come Assiri e Babilonesi, parlavano di un insegnante che proveniva dal cielo. Cambiava solo il nome in base alla popolazione.
Sirio è legata soprattutto all’Egitto perché Toth-Hermes: nella storia dell’occultismo, egli era l’insegnante di Atlantide, sfuggito insieme ad altri al diluvio, si rifugiò lui in Egitto, mentre gli altri si dispersero altrove, e per gratitudine infusero a loro il sapere, soprattutto riguardo le arti evocative. Per questo motivo, secondo gli occultisti, troviamo le piramidi sia in Egitto, sia nelle citta Maya.
Ovviamente nulla è scientificamente provato, ma che tra Sirio e l’occulto ci sia un forte legame è fuori discussione.
Lo dimostra il simbolo di Sirio sulla piramide nelle più recenti logge massoniche. Sirio rappresenta il luogo sacro a cui tutti i massoni devono ambire.