Vita su Marte: ci sono tracce di vita sul pianeta rosso?
Marte è detto anche "pianeta rosso" per il suo caratteristico colore, dovuto all'ossido di ferro che abbonda sulla sua superficie
La possibilità che Marte abbia ospitato forme di vita è un argomento che affascina scienziati e appassionati di spazio da decenni. Recenti scoperte di composti organici, segni di antichi corsi d’acqua e metano nell’atmosfera marziana suggeriscono che il Pianeta Rosso potrebbe aver avuto le condizioni necessarie per supportare la vita.
In questo articolo, esploreremo le evidenze più convincenti e le future missioni che potrebbero svelare questo mistero.
Caratteristiche del pianeta Marte: come si presenta
Il pianeta Marte è tra i più piccoli del Sistema Solare, il cui diametro di 6.840 km è poco più della metà della Terra; nel totale, la sua massa, è un decimo del nostro pianeta e con esso ha molte cose in comune.
Marte, infatti, ha un’atmosfera, le stagioni e un giorno è composto da 24 ore e mezza; esso orbita attorno al Sole ad una distanza media di 229 milioni di km e il suo anno dura 687 giorni, quindi un anno su Marte equivalgono a due sulla Terra.
Il pianeta rosso tramonta dietro una delle sue due piccole lune; sono probabilmente antichi asteroidi e solide rocce catturate nell’orbita del pianeta gelido, chiamate Deimos e Phobos, che in greco significano rispettivamente “terrore” e “paura”. Questi nomi, infatti, derivano dal mito di Marte che nell’antica Grecia era considerato il Dio della guerra.
Geologicamente, questo pianeta ha due anime; al sud l’antica crosta rocciosa è martoriata dai crateri, mentre al nord si trovano più recenti pianure laviche. Le prime fotografie di Marte giunsero a noi negli anni ’60, con i primi passaggi delle missioni “Mariner”. In alcuni di questi scatti, infatti, è stato possibile notare la presenza di macchie scure all’interno di una tempesta di polvere che hanno determinato la formazione di quattro picchi vulcanici.
Quando si scatenano tempeste di polvere su Marte, infatti, possono durare diverse settimane e avvolgere l’intero pianeta.
L’atmosfera marziana è costituita quasi interamente da anidride carbonica, con poche tracce di azoto e ossigeno e proprio per questo il cielo di Marte non è azzurro come quello della Terra, bensì si rivela di un colore rossastro, determinato dalla polvere che contiene ossidi di ferro.
Qual è la temperatura sul pianeta Marte?
Marte è un pianeta molto freddo infatti, nel migliore dei casi, la sua temperatura è di appena zero gradi ma, normalmente, varia dai 14 gradi sotto zero durante l’estate, ai -120 gradi in inverno.
Anche se queste temperature fanno di Marte un pianeta piuttosto freddo, le condizioni ambientali qui presenti sono quelle che più si avvicinano al nostro pianeta, rispetto a tutti gli altri pianeti del Sistema Solare. Marte, infatti, ha un’orbita ellittica e ruota attorno ad un asse inclinato, proprio come la Terra e questo determina l’alternarsi delle stagioni.
Nel punto più lontano dal Sole è estate nell’emisfero settentrionale e inverno in quello australe; nel punto più vicino al Sole c’è l’inverno al nord e l’estate al sud. Al polo Nord, la calotta ghiacciata cresce nel breve e relativamente temperato inverno e si ritira durante l’estate. Al polo opposto, la calotta ghiacciata meridionale cresce molto di più perché qui l’inverno, a confronto con quello settentrionale, è lungo e rigido. L’estate meridionale, però, è più breve ma più calda di quella settentrionale.
Gravità su Marte: come cambia rispetto al pianeta Terra?
Un aspetto che affascina moltissimi studi in tema di Spazio è quello che riguarda la forza di gravità che incide sul peso di un corpo e che varia da pianeta a pianeta. Il peso corporeo, infatti, è il valore della forza di gravità esercitata sulla sua massa.
Sulla Terra la forza di gravità è tradotta in circa 1 grammo mentre su Marte, che ha una massa inferiore rispetto al nostro pianeta, è pari a 0,377 grammi, quindi il nostro peso lì sarebbe nettamente inferiore rispetto a quello terrestre.
Questo succede perché la gravità su Marte corrisponde al 38% di quella presente sul pianeta Terra.
Vita su Marte: c’era o c’è stata vita sul pianeta rosso?
Negli anni ’70 , delle sonde mandate nello spazio hanno rivoluzionato le nostre conoscenze circa la natura di Marte, testimoniando la presenza di ghiaccio sotto la superficie.
Qui, probabilmente, l’impatto di un asteroide ha provocato lo scioglimento del ghiaccio, facendo scorrere acqua giù dall’orlo del cratere. Alcune immagini, infatti, hanno rilevato il letto di un fiume che ha dimostrato come, un tempo, l’acqua scorreva su Marte.
Nel 1976 le sonde “Viking” hanno permesso di effettuare un atterraggio morbido sul suolo di Marte e dove due robot hanno scavato in cerca di segni di vita, ma non trovarono nulla.
Anni dopo e precisamente nel 1984, su un pezzo di roccia proveniente da Marte e atterrato in Antartide più di 10 mila anni fa, sono stati trovati dei fossili di una sorta di batterio risalente a oltre 3 miliardi di anni fa.
Questa piccola, ma gigantesca scoperta ha indotto a pensare che ci fosse stata una qualche forma di vita sul pianeta rosso, anche se ciò non è stato ancora confermato, lasciando ancora un grande mistero attorno a questo aspetto.
Negli anni successivi, fino ad arrivare in tempi più recenti, diverse missioni spaziali stanno, ancora adesso, cercando di reperire materiale che attesti che ci sia stata qualche forma di vita su Marte anche perché, questo pianeta, rimane l’unico del Sistema Solare che, un giorno, potrebbe essere colonizzato dall’uomo.
Per quale motivo si crede che c’è stata vita su Marte?
La convinzione che Marte possa aver ospitato vita in passato si basa su diverse evidenze raccolte da missioni spaziali e studi scientifici. Innanzitutto, ci sono segni che indicano la presenza di acqua liquida sulla superficie di Marte in passato, come canali, valli e delta fluviali, nonché minerali come argille e solfati che si formano solo in presenza di acqua.
Il pianeta Marte, infatti, presenta depositi di ghiaccio d’acqua e sono stati rilevati sali idrati che suggeriscono la presenza di acqua salata liquida temporanea. Le analisi delle rocce e del suolo marziano suggeriscono che il pianeta avesse un’atmosfera più spessa e un clima più caldo e umido, condizioni che avrebbero potuto supportare la vita microbica.
Il rover Curiosity della NASA, inoltre, ha anche scoperto molecole organiche in rocce marziane antiche, e la presenza di metano nell’atmosfera di Marte, che sulla Terra è spesso associata all’attività biologica, è particolarmente intrigante.
Alcuni meteoriti marziani trovati sulla Terra mostrano microstrutture e composizioni chimiche che alcuni scienziati interpretano come possibili tracce di attività biologica. Sebbene non ci sia ancora una prova definitiva della vita su Marte, queste numerose evidenze geologiche, chimiche e atmosferiche suggeriscono che il pianeta rosso abbia avuto in passato condizioni potenzialmente favorevoli per la vita.
Le future missioni sul Pianeta Marte potrebbero fornire ulteriori risposte, così da confermare o smentire definitivamente questa affascinante possibilità di una vita passata sul pianeta rosso.
Colonizzazione di Marte
Nel corso degli anni ci sono stati molti progetti volti alla colonizzazione di Marte e ancora tutt’oggi non si è arrestata questa ipotesi. Questo fenomeno, infatti, non è assolutamente escluso in un lontano futuro ed è addirittura ritenuto un passaggio inevitabile per lo sviluppo e la prosecuzione della specie umana.
Insediare delle colonie umane su Marte, però, richiederebbe, anche con le tecnologie attuali, un viaggio della durata di sei mesi prima di arrivare a destinazione.
L’ultimo di questi progetti è stato ipotizzato dall’azienda privata SpaceX, fondata dall’imprenditore Elon Musk che, nel 2016, ha proposto un piano di colonizzazione umana e permanente su Marte a partire dal 2024, portando il primo uomo su Marte nel 2026 e costituire, col tempo, una colonia di circa 80 mila persone.
Un uomo può vivere su Marte?
La possibilità per un uomo di vivere su Marte è un tema affascinante e complesso che coinvolge molteplici aspetti scientifici, tecnologici e fisiologici. Innanzitutto, Marte presenta un ambiente estremamente ostile rispetto alla Terra, con un’atmosfera composta principalmente di anidride carbonica (circa il 95%) e temperature che variano drasticamente, da circa -125°C nelle notti polari a circa 20°C all’equatore durante il giorno.
La bassa pressione atmosferica e l’assenza di un campo magnetico significativo rendono la superficie marziana esposta a livelli elevati di radiazioni cosmiche e solari, ponendo gravi rischi per la salute umana.
Per vivere su Marte, sarebbe necessario creare habitat pressurizzati con sistemi di supporto vitale in grado di fornire aria respirabile, acqua e cibo, oltre a protezioni contro le radiazioni. La tecnologia necessaria per realizzare tali habitat sta avanzando, con studi su materiali, architetture e sistemi di riciclo delle risorse.
Le missioni robotiche e i progetti di agenzie spaziali come la NASA e la SpaceX stanno esplorando modi per sostenere la vita umana su Marte, incluso l’uso delle risorse locali attraverso la tecnica dell’in-situ resource utilization (ISRU).
Tuttavia, la permanenza a lungo termine su Marte richiederebbe soluzioni a problemi medici, psicologici e logistici, come l’atrofia muscolare e ossea dovuta alla bassa gravità, l’isolamento prolungato e le comunicazioni ritardate con la Terra. Sebbene siamo ancora lontani dal rendere Marte abitabile, i progressi continui nella ricerca spaziale rendono questa possibilità sempre più vicina.