Grande Carro: cos’è, significato e dove trovarlo
Le stelle e in generale le costellazioni hanno da sempre rappresentato una guida per i popoli del passato, fungendo da orientamento per i viaggiatori e i naviganti; a quei tempi le osservazioni del firmamento avvenivano anche perché si credeva che i movimenti dei corpi celesti, stelle comprese, potessero influire sulla vita delle persone sulla Terra. Pensa a Stonehenge, considerato l'osservatorio astronomico più antico al mondo, risalendo a un epoca addirittura precedente alle Piramidi di Giza.
Le costellazioni ancora oggi recano, nei loro nomi, un passato antichissimo fatto di miti e leggende mai dimenticate: ciò avviene ad esempio per la celebre costellazione dell’Orsa Maggiore, di cui fa parte uno degli asterismi più caratteristici della mappa stellare, ossia il Grande Carro.
Grande Carro: origini e significato del nome
L’Orsa Maggiore è una delle 88 costellazioni individuate dall’Unione Astronomica Internazionale in cui la volta stellata è suddivisa: è dunque, come le altre, un raggruppamento di stelle che, collegate tra loro, danno vita a figure che rimandano in gran parte a personaggi mitologici o segni zodiacali.
Quelle costellazioni che puoi facilmente osservare sono tutte presenti nell’emisfero boreale settentrionale, dove si trova appunto l’Orsa Maggiore e il Grande Carro, suo principale asterismo: il nome di quest’ultimo è legato probabilmente ai romani, che in esso scorgevano una sorta di aratro trainato da sette buoi come sono sette le stelle che lo compongono.
Lo chiamavano septem triones, nome da cui poi deriva la parola settentrione per indicare il nord: l’intera costellazione dell’Orsa Maggiore ruota infatti attorno alla Stella Polare, la quale è prossima al polo nord celeste.
La visione nell’antichità era però diversa, perché gli arabi vedevano nel Grande Carro un feretro, come i cinesi, che vi intravedevano il carro funebre per trasportare solennemente le anime dei grandi imperatori. In ogni caso il Grande Carro è stato immortalato da uno dei più celebri quadri di Van Gogh, la “Notte stellata sul Rodano”.
Il Grande Carro fa parte dunque della costellazione dell’Orsa Maggiore, il cui nome rievoca numerose leggende, la più famosa delle quali narra dell’amore nascosto tra Zeus e la bellissima ninfa di nome Callisto. I due ebbero un figlio di nome Arcas, ma la furente moglie del padre degli dei scoprì il misfatto e trasformò Callisto in un orsa cacciata dal suo stesso figlio. Zeus allora intervenne, ponendo sia Callisto che Arcas in cielo, trasformandoli in costellazioni: l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore.
Un’altra versione del mito vuole che Zeus tramutò in stelle Callisto e Arcade per salvarli dalle furie non di Era ma di Diana, al cui seguito era Callisto che, come tale, non poteva sposarsi. Il padre degli dei tramutò dunque Calisto nell’Orsa Maggiore e Arcas nella stella più luminosa della costellazione del Bovaro.
Stelle presenti nella costellazione del Grande Carro
Il Grande Carro è un asterismo ossia un insieme di stelle che formano una figura geometrica: è composto da 7 luminosissime stelle dalle velocità così similari da far presupporre agli studiosi una sorta di connessione gravitazionale tra loro.
Le stelle dunque sono Alioth, Dubhe, Alkaid, Mizar, Megrez, Merak e Phecda: la prima è una stella bianca ben 3 volte più luminosa del Sole ed è quindi l’astro più brillante del Grande Carro. Dubhe è una stella gialla detta puntatrice, mentre Mizar è una binaria che, assieme a Alcor, orbita attorno al centro di massa in comune.
In generale l’Orsa Maggiore comprende anche la galassia a spirale M101, comprensiva di 250 milioni di stelle e larga quasi quanto la Via Lattea, la Galassia di Bode (M81), la Nebulosa del Ciuffo (M97) e la Galassia del Sigaro (M82), dalla forma leggermente atipica probabilmente figlia di esplosioni che hanno comportato l’allontanamento di ammassi gassosi, dove oggi stanno formandosi nuove stelle.
Con un potente telescopio sono visibili anche gli sciami meteorici di Nu Ursae Majorids e le Ursidi.
Perché l’Orsa Maggiore prende il nome di Grande Carro?
Spesso avrai sentito parlare di Orsa Maggiore per indicare in realtà il Grande Carro: in realtà quest’ultimo è solo l’asterismo della costellazione maggiore, composta dalle sue stelle più luminose che, di fatto, sono gli unici astri visibili perché il resto della figura è più difficile da vedere ad occhio nudo.
Devi sapere poi che il Grande Carro altro non è che il quarto posteriore e la coda dell’orsa.
Grande Carro: come riconoscere e vedere l’Orsa Maggiore
L’Orsa Maggiore si trova dunque nell’emisfero boreale, ossia in quello settentrionale ed è possibile scorgerla, nubi permettendo, ogni sera per tutto l’anno, trattandosi di costellazione circumpolare: questo significa che ruota attorno alla Stella Polare, mantenendosi sempre al di sopra della linea dell’orizzonte.
Potrai vedere l’Orsa Maggiore, nella sua parte più luminosa costituita dal Grande Carro, dalle latitudini nord a partire dal 35°parlallelo: usa una bussola e guarda il cielo dove lo strumento punta il nord, così vedrai parte della costellazione bellissima e alta nel cielo. Solo durante la stagione autunnale e invernale le stelle non sono proprio in alto nel firmamento ma appena più vicine all’orizzonte.
Dove punta la costellazione del Grande Carro?
Per capire dove punta la costellazione o asterismo del Grande Carro, devi considerare le sue due stelle Dubhe e Merak, che sono presenti nella parte posteriore del carro. Sono chiamate puntatori e partendo da loro, delineando idealmente una linea retta lunga circa 5 volte la distanza tra le stesse due stelle, scoprirai che questa punterà dritta verso la Stella Polare e quindi verso il Polo Nord Celeste.
Sappi che la Stella Polare è anche l’estremità del manico di un’altra costellazione, l’Orsa Minore o Piccolo Carro.
Se invece allunghi idealmente il manico del Grande Carro di circa 30°, mantenendo il più possibile costante la curva naturale, raggiungerai con lo sguardo Arcturus, la più luminosa delle stelle della costellazione del Boote.
Piccolo Carro: quali sono le caratteristiche comuni con il Grande Carro?
Il Piccolo Carro è un asterismo similare al Grande Carro, composto anch’esso da 7 stelle e con la stessa forma: può essere considerato una versione in scala della costellazione più grande dell’Orsa Maggiore.
Entrambe poi sono circumpolari, ovvero ruotano attorno a Polaris e si mantengono costantemente sopra l’orizzonte, quindi senza tramontare mai: la leggenda vuole che questa sia stata una maledizione della dea Era, condannando così sia l’Orsa Maggiore ossia Callisto e l’Orsa Minore cioè Arcas a ruotare eternamente attorto a una stella senza trovare mai riposo.