Deneb: la diciannovesima stella più luminosa del cielo notturno
Quante volte sarà capitato a tutti di osservare il cielo in una limpida notte di estate e vedere in lontananza la luce di qualche stella. L a nostra volta celeste brilla in continuazione di punti luminosi e gli studiosi sono riusciti a creare una mappa di molte stelle presenti in cielo. Una di quelle stelle è Deneb: la 19esima stella più luminosa visibile dalla volta celeste. Andiamo ora a scoprire le sue caratteristiche
Che cosa è e dove si trova Deneb?
Deneb è la 19esima stella più luminosa dell’universo e appartiene alla costellazione del cigno, ha una magnitudo di +1.25 ed è maggiormente osservabile dall’emisfero boreale. ll suo nome in antico arabo significa “coda“.
E’ una stella supergigante bianca di classe spettrale A2. Osservarla non è sempre stato facile in quanto è molto lontana dal Sole e quindi non è possibile nemmeno definire la sua distanza, neanche con gli strumenti più moderni. Uno studio condotto nel 1997 ha affermato che la stella potrebbe distare circa 3.200 anni luce dalla Terra.
Anche per quanto riguarda la massa della stella non abbiamo certezze se non quelle che ci vengono fornite dal Diagramma H-R che posizione le stelle con caratteristiche di dimensione, colore, temperatura e luminosità in gruppi. La sua temperatura, ovviamente misurata indirettamente con uno spettroscopio dovrebbero essere intorno ai 7.000 – 10.000 K. Deneb, sempre secondo i dati ricostruiti dal diagramma H – R avrebbe un età di circa 11-12 milioni di anni, tale dato si è ricavato trovando la mediana di diversi modelli evolutivi.
Deneb: origine e destino futuro
Come si è originata la stella ormai è ovvio, ha avuto origine dalla nebulosa primordiale, ma quello che è più interessante è il suo percorso di mutamento. Le stelle nell’arco della loro vita attraversano diversi stadi con caratteristiche diverse che portano al mutamento di colore, dimensione, temperatura e luminosità. sull’evoluzioni de Deneb gli scienziati hanno proposto due interpretazioni.
La prima secondo cui la stella sia nata come una stella delle ultime sottoclassi della classe spettrale O e che ora stia percorrendo la fascia orizzontale del diagramma H – R da sinistra a destra portandosi nella sezione delle supergiganti rosse.
Secondo l’altra interpretazione la stella adesso avrebbe uno stadio più avanzato, avrebbe gia passato la fasi di supergigante rossa e sta ripercorrendo in direzione opposta, da destra a sinistra, la fascia orizzontale del diagramma divenendo una supergigante blu. In realtà gli studi effettuati sulla sua massa propendono di più per la prima ipotesi ma non abbiamo certezze assolute. Da quello che hanno rilevato gli studiosi la stella potrebbe concludere la sua vita come una supergigante di tipo II, il destino delle stelle di almeno nove volte maggiori del Sole.
Deneb: composizione delle stella
Gli studi sulla composizione chimica di Deneb sono molto controversi e non certi, ma comunque gli scienziati sono riusciti a capire la sua composizione interna. Le rilevazioni ovviamente subiscono la variabile della temperatura che non in tutte le analisi della stella sembra la stessa. Sembra comunque che la stella abbia il doppio di azoto e il triplo di carbonio rispetto al Sole e l’elio sia presente al 72 % rispetto alla quantità solare.
Tra gli elementi più pesanti compaiono il sodio e lo zolfo mentre l’ossigeno sarebbe presente in quantità molti minore rispetto sempre al Sole. L’indice di metallicità della stella sarebbe del -0.2 e se così fosse la stella presenterebbe una percentuale del 63% rispetto al sole di metalli pesanti.
Deneb: da dove deriva il suo nome?
Il nome della stella deriva dal termine arabo dhanab che in lingua antica significa coda (letteralmente coda della gallina). Il nome nasce dal fatto che, sebbene nel mondo greco – romano le costellazioni prendevano il nome da uccelli nobili e regali come il cigno o l’aquila, la costellazione del Cigno in alcune interpretazioni assomigliava più a una gallina e da questa leggende prende il nome la stella più luminosa di essa.
Nell’universo esistono almeno altre 7 stelle con il che nel loro nome riportano la parola Deneb con il riferimento alla cosa dei differenti animali che rappresentano le costellazioni. Esempi sono la stella Deneb Kaitos, la più brillante della costellazione della balena e la stella Deneb Algedi, la stella più brillante del Capricorno.
Che cos’è e dove si trova la costellazione del cigno?
La costellazione del Cigno è una costellazione settentrionale osservabili nella via Lattea estiva e raffigura l’omonimo uccello in volo verso sud. E’ una delle 48 costellazioni gia individuate da Tolomeo e appartiene alle 88 costellazioni moderne raffigurate in cielo dagli astronomi. E’ una delle costellazioni più brillanti e grandi dell’emisfero boreale ed è tagliata longitudinalmente in due sezioni da una serie di nebulose chiamate Fenditura del cigno.
La costellazione è visibile maggiormente da giugno a novembre ed è tracciata su un disegno a croce in cui spiccano le 4 stelle principali; Deneb e Albireo che formano l’asse maggiore e Gienah e Rukh che formano l’asse minore. Deneb inoltre forma il Triangolo estivo, uno degli asterismi più visibili di tutta la costellazione. La parte centrale della via costellazione presenta uno dei campi stellari più prolifero della Via Lattea. Essa presenta sia stelle singole che stelle doppie, Le principali singole sono, oltre a Deneb, Sadr, Gienah, mentre per quanto riguarda le stelle doppie troviamo 16 Cygni, 61 Cygni e Albireo che è il becco del cigno. La costellazione 16 Cygni è una delle poche ad avere un sistema planetario con un pianeta orbitante possedente una massa di 1.5 volte rispetto a quella di Giove.
Il nome della costellazione, chiamata anche croce del Nord, deriva da un folto gruppo di leggende e mitologie greche, Eratostene sostiene che un giorno Zeus innamorato di Nemesi, senza essere ricambiato, si trasformò in un grosso cigno per rincorrere la sua amata e stuprarla, Igino racconta la stessa storia ma in questa versione Zeus finse di scappare da un’aquila e nemesi si offrì di proteggerlo, solo dopo che lei si addormentò con il cigno capì di aver compiuto un errore. In entrambe le versione nemesi alla fine depone un uovo che fu portato da Ermes presso la regina di Sparta e da questo uovo, secondo il mito, nacque la bellissima Elena di Troia.