Costellazione Fenice, stelle principali e mitologia

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La costellazione della Fenice nota ai più con il nome Phoenix è una costellazione meridionale minore introdotta da navigatori danesi chiamati Frederick de Houtman e Pieter Dirkszoon Keyser. Questa è stata introdotta nell'Uranometria da Johann Bayes nel 1603.

Costellazione Fenice, stelle principali e mitologia

Le dimensioni di Phoenix sono medie ed è possibile vederla nei cieli del sud. La stella più brillante e visibile è Ankaa con una magnitudine di ben 2,3 e per questa ragione si potrà individuare facilmente sotto cieli non proprio scuri. Ankaa sarà considerato il vertice meridionale di un triangolo, e gli altri punti di riferimento saranno Fomalhaut e Deneb Kaitos. La restante costellazione si estenderà ad est e a sud dell’ultima stella citata.

La costellazione Fenice è invisibile per chi vive sopra il cinquantesimo parallelo dell’emisfero nord, mentre quando ci si trova a nord dei tropici sarà visibile poiché la sua posizione sarà bassa nel cielo autunnale. Ammirare la Fenice nei cieli sudafricani ed australiani è sinonimo di primavera e di inizio della stagione estiva australe. Questa si associa allo sciame metodico minore delle Fenicidi di dicembre che incontrano la terra nella giornada del cinque dicembre. Si tratta di uno sciame metodico facilmente visibile nel periodo compreso tra la fine di novembre e il nove dicembre. Si indica con la sigla PHO che non va confuso con le le Fenicidi di Luglio, che viene indicata con la sigla PHE.

Stelle principali della Fenice

Come abbiamo già anticipato la stella principale è Ankaa. Si tratta di una stella con magnitudine 2,4 distante dalla terra di soli 77 anni luce. Il colore della stella gigante sarà di tipo aranciato.

Beta Phoenicis è la seconda stella più brillante di questa costellazione. Presenta una magnitudine di 3,32 con un colore giallastro, dista dalla terra quasi 200 anni luce. Questa è considerata come un sistema multiplo composto da una coppia di stelle che presentano una grandezza di tipo settimo e quarto.

Gamma Phoenicis è la terza stella più brillante con magnitudine di 3,41 di colore arancione e distante dalla terra di circa 234 anni luce.

Anche la costellazione Fenice presenta stelle doppie facilmente visibili con un telescopio di tipo amatoriale. Una di queste è Beta Phoenicis mentre Theta Phoenicis formata da stelle di settima e sesta grandezza, presenta una ridotta separazione. Per questa ragione risolverla sarà possibile solo attraverso un buon ingrandimento.

Le stelle variabili della Fenice sono osservabili servendosi di strumenti anche non professionali e a volte sono individuabili solo ad occhio nudo. È possibile distinguere le variabili ad eclisse e le mireidi. La variabile ad eclisse più brillante sarà Zeta Phoenicis. La sua oscillazione sarà nella magnitudine terza e quarta. Questa si riferisce alla luminosità delle stelle poste nella vicinanza, per cui vederle è possibile solo nell’arco quasi due giorni ad occhio nudo.

Per quanto riguarda le mireidi la più brillante sarà R Phoenicis con magnitudine 7,5. Se ci si vuole servire di un semplice binocolo è possibile osservare anche SX Phoenicis. Questa presenta una variabile pulsante oscillante dalla settima alla sesta grandezza per soli pochi minuti.

Mitologia della Fenice

La Fenice nella mitologia rappresenta una figura molto bella che affonda le sue radici nella cultura araba ed egizia, dove questa è stata menzionata con il nome Bennu. Anche la cultura orientale ha celebrato il mito della fenice, che tutt’ora viene ancora utilizzato per simboleggiare l’immortalità nella cultura giapponese.

Della Fenice si dice che sia l’uccello del sacro fuoco. Questo dopo aver vissuto per almeno 12994 anni, variabili in base alle differenti mitologie, quando sentiva sopraggiungere la sua morte andava a rintanarsi in luoghi discreti ed appartati, costruendo un nido sull’estremità di una palma o di una quercia. Una volta composto il suo nido, la Fenice si adagiava in attesa che il calore dei raggi del sole incendiassero i rami ed in questo modo poteva morire lasciandosi consumare dalle fiamme. Nel momento della sua morte spesso intonava una canzone dai ritmi soavi. Il nido, composto da legnetti profumati come sandalo, cannella e mirra, quando bruciava produceva anche un profumo piacevole.

Dopo nove giorni dall’incendio, dalla cenere rinasceva una piccola fenice che cresceva velocemente aiutandosi solo con il calore del sole. Si trasformava poi in una giovane e potente fenice in soli tre giorni. Questo animale mitologico simboleggia la resurrezione.

Anche nella cultura ebrea e cristiana viene menzionata la fenice come animale simbolo dell’immortalità. Si narra che Dio, dopo aver assistito al rifiuto dell’animale di mangiare la mela di Eva, lo fortificò e gli dette la possibilità di vivere in pace per mille anni. Per cui ogni mille anni una fenice moriva per farne rinascere dalle ceneri una nuova. Anche Ovidio scrisse di questo splendido uccello che ogni cinquecento anni si rigenerava dalle sue ceneri.

Nella religione cattolica la fenice diviene il simbolo della resurrezione dalla carne e spesso è stato possibile vedere nell’iconografia delle catacombe, simboli di questo tipo.

Gli oggetti non stellari presenti nella Fenice

La costellazione Fenice presenta oggetti molto deboli per essere visualizzati con degli strumenti di osservazione amatoriali. Si tratta di una costellazione lontana dalla Via Lattea e per questa ragione sarà possibile osservare solo oggetti extragalattici con una magnitudine massima di 11.

Massimiliano Milli Scrittore presso Online Star Register

Massimiliano Milli: Laureato in Lingue e letterature straniere, aono appassionato di astronomia, comunicazione e cultura e mi dedico alla creazione di contenuti coinvolgenti e informativi, utilizzando le mie competenze linguistiche per raggiungere un pubblico internazionale. Collaboro come content creator per OSR dal 2020.