L’affascinante fenomeno delle stelle zombie

05 Giu 2015

From the OSR Blog

Una nuova immagine della galassia ottenuta utilizzando il satellite NuSTAR ha consentito agli astronomi di rilevare la presenza di un misterioso eccesso di emissione X probabilmente dovuto ad una popolazione di stelle morte. Nonostante siano state introdotte varie teorie per la spiegazione di questo fenomeno, non esiste ancora un'ipotesi definitiva, tutto questo lascia perplessi gli astronomi.

L’enigma dei raggi X nella nostra galassia

Le immagini sono state fornite dalla NASA utilizzando il Nuclear Spectroscopic Telescope Array (Nustar), permettendo di identificare nel cuore della Via Lattea un misterioso eccesso di emissione di alta energia in banda X, che secondo gli scienziati potrebbe rappresentare una sorta di reazione delle stelle morte che si nutrono a mò di zombie delle loro compagne. Si tratta di una scoperta affascinante e misteriosa; il prossimo passo sarà quello di verificare l’origine di questo segnale misterioso proveniente dal centro galattico.

La ricercatrice Kristine Perez, della Columbia University di New York, ha spiegato che si tratta di una componente totalmente nuova del centro galattico e che occorrerà una nuova e maggiore raccolta di dati per studiare meglio il fenomeno che per ora rimane un mistero.

Il centro galattico è un posto molto affollato, pieno di stelle vecchie e giovani, buchi neri di piccole dimensioni ed una varietà di corpi celesti tutti in orbita attorno a Sagittarius A, il buco nero supermassiccio della Via Lattea. NuSTAR è stato messo in orbita nel 2012 ed è stato il primo telescopio a realizzare immagini molto nitide in banda X di quest’area così caotica della nostra galassia. Le immagini del satellite mostrano una regione che si estende per circa quarant’anni luce orbitando attorno a Sagittarius A. Gli astronomi hanno osservato nelle foto una sorta di foschia di raggi X ubicata al centro della nostra galassia, questa zona è gremita di sorgenti X di bassa energia con una radiazione molto debole, di conseguenza il segnale misterioso appare molto evidente.

Le ipotesi del fenomeno: pulsar o buchi neri?

Gli astronomi hanno elaborato quattro teorie per spiegare questo sconcertante bagliore X, tre di queste riguardano diverse classi di corpi celesti di tipo stellare. Secondo la prima ipotesi, quando le stelle si trovano nelle fasi finali della loro evoluzione, quelle collassate che appartengono ai sistemi binari, possono attirare la materia delle loro compagne. Questo processo di “alimentazione” varia a seconda della stella compagna e comporta l’emissione di raggi X.

Secondo l’altra teoria, potrebbe trattarsi di una classe di stelle “zombie”, cioè di pulsar, ossia stelle di neutroni o residui di esplosioni stellari che danno luogo alle supernovae. Questi oggetti ruotano molto velocemente emettendo fasci di radiazione di alta energia che spazzano il cielo man mano che ruotano, interecettando a volte la Terra come fossero luci di fari. Fiona Harrison, del California Institute of Technology di Pasadena sostiene che esiste qualcosa di speciale nel nostro centro galattico e che probabilmente stiamo ricevendo la radiazione da una popolazione di pulsar nascosta nella Via Lattea.

Altri responsabili di questo enigmatico bagliore sarebbero identificati nelle nane bianche, ultimo stadio dell’evoluzione stellare. Lo stesso Sole sembra destinato a diventare una nana bianca tra cinque miliardi di anni. Questa classe di oggetti è dotata di un forte campo gravitazionale in grado di produrre raggi X molto energetici.

Secondo un’altra teoria, gli oggetti incriminati potrebbero essere buchi neri di piccola taglia che si nutrono delle loro stelle compagne, emanando raggi X man mano che il materiale assorbito precipita in questi “pozzi senza fondo”.

Tuttavia, nessuna di queste teorie è in grado di spiegare l’emissione di raggi X in questa zona, il che lascia gli scienziati molto perplessi; i ricercatori stanno ora pianificando ulteriori osservazioni per raccogliere altri dati che magari origineranno nuove teorie e sorprese.