Sonda Dawn e Astronomia: la sonda su Cerere svela nuovi segreti

30 Giu 2015

From the OSR Blog

Cerere, l’asteroide più massiccio di tutta la principale fascia del sistema solare, nonché il primo ad essere considerato un pianeta nano, oggi ci svela grandi segreti.


E lo fa per il tramite di Dwan, la sonda della NASA deputata a farci conoscere più da vicino i misteri di questo maestoso asteroide.


Ed ecco comparire delle bellissime macchie luminose, che, se pur ancora avvolte nel mistero, si svelano ai nostri occhi in tutta loro magnificenza man mano che la sonda della NASA va ad avvicinarsi al pianeta nano.


Ad immortalare queste macchie sono state alcune foto scattate ad una distanza di più di 4000 km dalla superficie il 9 giugno dell'anno corrente.

E’stata la prima volta che una sonda ha orbitato attorno ad un pianeta nano.


Le avventure di Dawn, la sonda Nasa su Cerere

Questa potente sonda della NASA, di cui in verità non si è sentito molto parlare, se pur da poco tempo nello spazio, ha già compiuto missioni a dir poco straordinarie. Inviata nello spazio nel 2007  a perlustrazione di ben due pianeti Cerere appunto e l’asteroide Vesta, rappresenta l’unica sonda pensata per orbitare intorno a ben due pianeti.

Qualcuno di certo rammenta il famoso guasto verificatosi nel 2011 in occasione dell’avvicinamento a Vesta e dovuto probabilmente alla collisione con un raggio cosmico, cosi come memorabile è l’arrivo della sonda a Cerere, avuta luogo nel marzo dell’anno corrente.

Nessuno strumento risulta così utile come la perlustrazione di Cerere, che è considerato un fossile del sistema solare, campione importante degli stessi mattoni dai quali ha trovato formazione la Terra, ma anche Venere e Marte.

Cosa ci si aspetta dalla missione della Nasa?

L’obiettivo che sta alla base della scelta di inviare Dawn nello spazio è quello di migliorare l’analisi dei processi che conducono alla formazione del sistema solare.

Ecco perché si è pensato che, il miglior modo di farlo, sia proprio rappresentato dallo studio dei protopianeti ancora rimasti integri pur dopo la formazione dello stesso sistema solare, tra i quali proprio Cerere e Vesta, che da sempre hanno destato grande fascino in tutti gli esperti in astronomia, anche a motivo della presenza di caratteristiche molto differenti di cui si fanno portatori.

E’ proprio grazie alle perlustrazioni compiute dalla sonda che è stato possibile acclamare la natura del terreno sia di Vesta che di Cerere, caldo ed asciutto  il primo, bagnato ed umido il secondo. Ed oggi , ecco la novità: Cerere costellata da macchie, nessuno mai lo avrebbe sospettato, ma le immagini parlano chiaro e sono in grado di farlo molto  di più di quanto potrebbero riuscirvi mille parole. Questa grande scoperta è segno che molto possiamo attenderci dalla missione di Dawn, sonda che si sta rivelando preziosissima per svelare altri segreti sulle nostre origini e sulla formazione del nostro sistema solare.

Ancora una volta siamo di fronte ad un’impresa storica, che, almeno una volta tanto, è anche made in Italy, visto che  a bordo di Dawn, insieme ad  altri due strumenti, è stato utilizzato anche lo spettrometro italiano VIR-MS.