Pleiadi: cosa sono e dove si trovano
Le Pleiadi , conosciute anche come le sette sorelle, è il più famoso e il più luminoso ammasso stellare.
Tra i miti più narrati che coinvolgono le Pleiadi vi è quello che ruota intorno alla visibilità dei corpi celesti. Sei stelle su sette, infatti, sono perfettamente visibili ad occhio nudo. L’invisibilità della settima stella si lega alla leggenda dell’unione mortale di Merope che, vergognandosene, si allontanò dalle sorelle, nascondendosi alla vista dell’occhio umano.
Alzando gli occhi al cielo durante una notte stellata, non puoi non rimanere incantato dalla bellezze della volta celeste e delle sue stelle. Le costellazioni, in particolare, hanno da sempre interessato gli uomini sin dai tempi più antichi, non solo per i diversi significati che sono stati via via attribuiti ma anche perché hanno rappresentato (e tuttora rappresentano) uno strumento di orientamento soprattutto per i marinai.
Le costellazioni sono gruppi di stelle che spesso danno forma a delle figure mitologiche, diverse a seconda delle civiltà. Gli antichi Greci, in particolare, hanno attribuito diversi miti della propria tradizione ad altrettante costellazioni. Le Pleiadi ne sono un esempio: una delle più famose aggregazioni di stelle che ha ispirato cantori e poeti sin dall’antichità. Ma cosa sono le Pleiadi?
In questa guida vi racconteremo il mito legato alla costellazione e le caratteristiche che la contraddistinguono.
Pleiadi e Orione: scopriamo un po’ di mitologia greca e il mito delle Pleiadi
Nello studio dei miti classici, le Pleiadi rappresentano sette ninfe, figlie del titano Atlante e di una ninfa oceanica di nome Pleione, protagoniste di vicende, nonché di unioni con altri personaggi della cultura mitologica greca.
Conosciute come le sette sorelle (Maia, Elettra, Taigete, Alcione, Celeno, Sterope e Merope), il loro nome è legato al mito che le vede oggetto delle mire di Orione. Quest’ultimo infatti, desideroso di averle, iniziò ad inseguirle attraverso i campi fino a quando Zeus, impietosito, le aiutò nella fuga trasformandole prima in colombe e successivamente in stelle, sottraendole per l’eternità alle grinfie del cacciatore Orione. Le ninfe da cui prendono il nome le Pleiadi nacquero sul monte Cillene, in Arcadia, e condussero una vita spensierata, tra danze e giochi. Il loro fascino ninfeo attirò le mire di corteggiatori ai quali le fanciulle legarono il proprio destino dando vita così a numerosi e caratteristici miti.
Quali sono le sette sorelle strettamente collegate al mito delle Pleiadi?
Maia, la maggiore e, secondo la leggenda, la più affascinante tra le sorelle, visse in solitudine all’interno di una grotta sul Monte Cillene quando Zeus, sensibile alla sua bellezza, approfittò di lei. Nacque così il dio Ermes. Maia, inoltre, adottò Arcade, altro figlio di Zeus e di una ninfa. Elettra si unì anch’essa a Zeus, dando alla luce Dardano (nella leggenda fondatore del popolo Troiano) e Iasione (futuro compagno della dea Demetra). Taigete, secondo un mito, sfuggì alle mire di Zeus grazie alla protezione di Artemide, dea della caccia, che trasformò la ninfa in una cerbiatta così da sfuggire al padre degli dei.
Alcione, ninfa protagonista delle attenzioni del dio Poseidone, ebbe con lui dei figli. Il più famoso è sicuramente Glauco sulla cui paternità però non vi è sicurezza. Si narra infatti che, anziché del dio del mare, egli potesse essere figlio di un umano, Antedote, un pescatore divenuto successivamente mezzo pesce e immortale. Celeno, anch’essa ninfa che amò Poseidone e dal quale ebbe dei figli, si legò anche a Prometeo, fratello di Atlante, e con lui ebbe un figlio, Decalione.
Sterope, legata ad Ares, dio della guerra, ebbe da lui Enomao, re di Pisa. Merope è l’unica tra le ninfe a non legarsi ad un dio. Si narra infatti fosse la moglie di Sisifo, Re di Corinto, uomo astuto che, per aver anche sfidato l’ira degli dei, fu condannato da Zeus a far rotolare un masso giù da una montagna per l’eternità. Tra i miti più narrati che coinvolgono le Pleiadi vi è quello che ruota intorno alla visibilità dei corpi celesti. Sei stelle su sette, infatti, sono perfettamente visibili ad occhio nudo.
L’invisibilità della settima stella si lega alla leggenda dell’unione mortale di Merope che, vergognandosene, si allontanò dalle sorelle, nascondendosi alla vista dell’occhio umano.
Che cosa sono e quali sono le caratteristiche delle pleiadi?
Le Pleiadi sono un ammasso aperto visibile nella costellazione del Toro. Conosciute anche come M45, sono tra gli oggetti celesti più noti e sono facilmente visibili a occhio nudo in molte parti del mondo. La loro osservazione è possibile principalmente durante i mesi invernali nell’emisfero nord e durante l’estate e l’autunno nell’emisfero sud.
Le Pleiadi sono un gruppo di stelle, tutte nate nello stesso periodo, la cui età stimata è di circa 100 milioni di anni. È principalmente composto da stelle blu molto brillanti, ma anche da nane brune e bianche meno visibili.
Alcione rappresenta la stella più luminosa delle Pleiadi, mentre Celaeno quella meno splendente. Benché comunemente si parli delle sette stelle più luminose, l’ammasso conta in realtà diverse centinaia di membri, inclusi molti oggetti più deboli non visibili senza l’ausilio di telescopi. Le Pleiadi si trovano a circa 444 anni luce dalla Terra.
La loro posizione e la relativa vicinanza le rendono un soggetto privilegiato di studio per gli astronomi, che le utilizzano per indagare i processi di formazione stellare e l’evoluzione degli ammassi stellari. Caratteristica principale è il sistema complesso di nebulosità di colore blu che circonda tutti i componenti della costellazione, particolarmente intensa in prossimità delle stelle più luminose.
Si tratta delle cosiddette nebulose a riflessione, ossia un insieme di polveri interstellari, facilmente osservabili in fotografie a lunga esposizione o tramite un binocolo.
Dove si trovano le pleiadi: come individuare questo ammasso stellare
Come già detto, le Pleiadi si distinguono per essere un ammasso di stelle blu intenso, all’interno della costellazione del Toro situata tra quelle di Perseo e dell’Ariete.
Nello specifico, partendo da Orione e spostando il punto di osservazione verso est, si possono scorgere le Pleiadi che nella loro conformazione ricordano l’Orsa Minore. I binocoli o i cannocchiali a basso ingrandimento e largo campo visivo, anziché elaborati telescopi, sono gli strumenti più adatti alla visione d’insieme di stelle e nebulose circostanti la costellazione.
In merito al periodo di migliore osservazione, si consiglia una visione dall’emisfero settentrionale, nei mesi più freddi dell’anno, periodo nel quale le Pleiadi si trovano nel punto più alto del cielo.
Si possono vedere dalla Terra?
Le Pleiadi sono facilmente visibili dalla Terra a occhio nudo sotto un cielo notturno chiaro e scuro. Sono uno degli ammassi stellari più noti e osservati, in parte perché la loro luminosità e il fatto che siano raggruppate rende l’ammasso abbastanza evidente anche senza l’ausilio di strumenti ottici come binocoli o telescopi.
Le Pleiadi sono meglio visibili durante i mesi autunnali e invernali nell’emisfero nord. Nell’emisfero sud, invece, sono più visibili durante la primavera e l’estate. La loro apparizione nel cielo serale segna per molte culture l’inizio dell’autunno o dell’inverno.
Sebbene a occhio nudo si possano solitamente distinguere da cinque a sette delle stelle più luminose che compongono l’ammasso, l’uso di binocoli o di un telescopio rivela molte più stelle, evidenziando la ricca densità dell’ammasso stesso.
La loro osservazione è un’attività popolare tra gli appassionati di astronomia di tutto il mondo.