Avvistamenti alieni, incontri o semplici visioni? Testimonianze alieni al limite della realtà
Spesso passano per racconti di fantascienza avvolti da un alone di mistero, qualche volta vengono definite come fantasie drammatizzate da individui desiderosi di crearsi uno stuolo di ammiratori e di assumere le vesti di depositari di una realtà orribile conosciuta solo da pochi, altre volte si identificano come speculazioni di carattere commerciale rivote ai tanti creduloni ed ingenui sparsi in tutto il mondo. Di certo, tutte le storie che riguarderanno presunti contatti tra entità aliene ed il governo americano e che andremo a presentare in questo articolo, non hanno nulla a che vedere con l'ufologia. Eppure ne conservano un aspetto folkloristico e collaterale, che pesca a piene mani da tematiche già proprie della fantascienza e del primo periodo di diffusione dei racconti relativi ai dischi volanti; il tutto farcito con i soliti, stereotipati, elementi dell'eterna lotta bene-male.
Menzogne per raggiungere il successo?
I personaggi che, a partire dalla seconda metà degli anni ottanta, sono apparsi sulla scena americana hanno fatto a gara a proporre le storie più inverosimili, spesso contraddicendosi palesemente o entrando in conflitto l’uno con l’altro, sia per motivi personali che per le ovvie ed “inspiegabili” differenze tra le loro dichiarazioni. Non per niente la maggior parte di loro ha prodotto una non indifferente quantità di scritti venduti a caro prezzo o ha organizzato conferenze e rilasciato interviste a pagamento.
Districarsi tra l’enorme mole di informazioni non è facile, la pubblicistica a riguardo è ormai divenuta considerevole e difficilmente sintetizzabile a causa dell’estrema varietà delle tematiche e dei singoli particolari proposti, ma che comunque rivela anche una certa tendenza a copiare ed ampliare in maniera personalizzata quanto già detto da altri.
Caratteristica comune a tutte le storie è sicuramente la mancanza di riferimenti concreti e controllabili, infatti, le fonti citate da questi personaggi sono personali o anonime, se non addirittura vaghe. Davanti a certe dichiarazioni, spesso riprese da giornali scandalistici americani (intenti a contendersi lo scoop maggiore), si ha la netta sensazione che vi sia stata una gara a chi le sparava più grosse. Tuttavia, lo scopo di questo articolo non è quello di affrontare uno studio comparativo di tutte le critiche sulle “rivelazioni” concernenti la presenza di extraterrestri ed il coinvolgimento delle autorità governative americane. Meglio, dunque, riportare le dichiarazioni raccolte negli archivi e limitarsi a commentare, dove possibile, alcuni elementi di queste testimonianze. Seguono le dichiarazioni di due personaggi che hanno avuto un certo successo negli Stati Uniti a partire dal 1987 e che possono rappresentare un esempio significativo della tipologia di informazioni spacciate per vere che sono circolate e circolano tuttora oltre oceano.
Il caso Cooper: storia di accordi e tradimenti
Il primo caso è quello di Milton William Cooper, un uomo nato nel 1943 che dichiara di aver lavorato intorno agli inizi degli anni settanta per conto di un servizio di informazioni della Marina americana e di essere, in questo modo, venuto a conoscenza di una serie di documenti molto segreti. Il contenuto di tali documenti venne reso noto da Cooper attraverso articoli, conferenze ed un libro (“Beyond a pale horse”). In sintesi, secondo Cooper, nel 1953 ci sarebbero stati dieci casi di dischi precipitati nei soli Stati Uniti, mentre gli astronomi si sarebbero accorti di enormi astronavi che si stavano dirigendo verso la Terra, per poi entrarvi in orbita attorno l’equatore. Venne istituito il cosiddetto “Progetto Palto” al fine di entrare in contatto con questi esseri: una delle astronavi atterrò e vi fu un incontro faccia a faccia con tanto di instaurazione di rapporti diplomatici.
Nel frattempo una razza di alieni dall’aspetto umano avrebbe messo in guardia il governo statunitense dal fidarsi dei nuovi alieni, consigliando altresì di eliminare il proprio arsenale atomico: in questo modo loro avrebbero potuto aiutare l’umanità ad evolversi sul piano spirituale, evitando nel contempo la distruzione nucleare e l’inquinamento ambientale.
Nel 1954 gli alieni, (“nasoni”, a causa del loro grande naso) che orbitavano in corrispondenza dell’equatore sarebbero atterrati nella base aerea di Holloman per raggiungere un accordo con il governo statunitense, successivamente ratificato dallo stesso presidente Eisenhower in occasione di un altro incontro presso la base aerea di Edwards, in California. Gli alieni dichiararono di venire da un pianeta morente, attorno alla stella Betelgeuse ed i contenuti dell’accordo, stando alle dichiarazioni di Cooper, sarebbero stati relativi a quanto segue: nessuna interferenza reciproca; gli alieni avrebbero avuto il permesso di rapire degli umani di tanto in tanto, rilasciandoli illesi con nessuna memoria dell’accaduto; il governo Usa avrebbe mantenuta segreta l’esistenza degli alieni e, in cambio, avrebbe ricevuto della tecnologia avanzata.
Ogni parte avrebbe ricevuto sedici individui dell’altra al fine di approfondire le conoscenze reciproche, i rappresentanti americani sarebbero andati sul pianeta alieno per un certo periodo di tempo, per poi ritornare. Una o più gigantesche basi sotterranee comuni sarebbero state organizzate nel sud-est degli Stati Uniti (in particolare nel Nevada, nell’ambito della cosiddetta “Area 51”).
Ma nel 1955, i responsabili americani si resero conto che i nuovi ospiti erano già venuti meno ai patti: uccidevano e mutilavano uomini ed animali, non fornendo alcuna lista di quelli che prelevavano e non rilasciandoli a seguito delle loro prove. Inoltre, sembrava che usassero organi e tessuti umani per sopperire alla loro struttura genetica deteriorata (idea, questa, molto comune a parecchi racconti di fantascienza, nonchè a film e serial televisivi come la famosa serie “UFO” dei primissimi anni settanta). Avrebbero addirittura cospirato con i russi per manipolare la società attraverso l’occultismo, la stregoneria, la religione ed organizzazioni segrete.
La formazione della Jason Society e le misure d’intervento
A seguito di ciò il presidente Eisenhower avrebbe ordinato la costituzione di un gruppo ultrasegreto di 35 persone (Jason Society) avente come scopo lo studio dell’intera questione aliena. La conclusione a cui arrivò il comitato fu che il pericolo a livello economico, sociale, religioso e politico conseguente alla presenza aliena era di tale portata da rendere assolutamente necessario il segreto più assoluto. Al fine di contrastare la minaccia dovevano essere reperiti dei fondi da fonti alternative non controllabili. Gli americani avrebbero a quel punto incominciato a fare delle aperture ai russi ed altre nazioni in modo da unire le forze per contrastare la presenza degli alieni, incominciando una serie di ricerche per lo sviluppo di nuovi e sofisticati armamenti.
La storia a questo punto diventò ancora più incredibile. I servizi segreti entrarono in Vaticano al fine di venire a conoscenza del terzo segreto di Fatima, perchè si sospettava che l’intero episodio portoghese fosse in realtà una manipolazione aliena. La profezia avrebbe rivelato che nel 1992 un bambino avrebbe unito il mondo sotto l’insegna di una falsa religione, mentre qualche anno dopo ci si sarebbe resi conto che in realtà si trattava dell’anticristo. Nel 1995 sarebbe scoppiata la terza guerra mondiale a seguito dell’invasione di Israele da parte di diverse nazioni arabe.
La conseguenza finale sarebbe stata una guerra nucleare verificatasi nel 1999, con ulteriori quattro anni di distruzioni, massacri e sofferenze. Infine, nel 2011 ci sarebbe stato il ritorno di Gesù Cristo e gli alieni avrebbero confermato la profezia, affermando che ne avevano avuto conoscenza diretta viaggiando nel futuro. Avrebbero inoltre dichiarato che il genere umano sarebbe stato creato da loro stessi per mezzo di manipolazioni genetiche. In seguito, anche gli americani ed i russi avrebbero sviluppato delle tecniche di viaggio nel tempo, confermando quanto detto sopra.
Nel 1957 il gruppo Jason si sarebbe riunito nuovamente su ordine del presidente Eisenhower per decidere quali azioni intraprendere. Vennero proposte tre alternative differenti: la prima consisteva nell’utilizzare delle bombe atomiche per aprire degli squarci nell’atmosfera per far fuoriuscire nello spazio l’inquinamento atmosferico, nella seconda si proponeva la costruzione di una gigantesca rete di gallerie sotterranee in modo tale da rifugiare una certa quantità di esseri umani di varie culture, professioni e talenti per poter far riemergere la razza alla fine delle catastrofi nucleari ed ambientali che ci sarebbero state.
Tutti gli altri uomini sarebbero stati lasciati in superficie, destinati a sicura morte. La terza alternativa prevedeva l’uso di tecnologia umana ed aliena per lasciare la Terra e colonizzare la Luna (nome in codice: Adamo) e Marte (Eva). La prima alternativa fu ritenuta impraticabile, quindi sia gli americani che i sovietici incominciarono a lavorare sulle altre due e nel contempo decisero che la popolazione mondiale doveva essere controllata, ricorrendo all’eliminazione fisica di tutti quelli considerati “indesiderabili”, a questo proposito furono create l’AIDS ed altre malattie mortali diffuse in tutto il mondo.
Conflitti segreti ed utilizzo di fonti immaginarie: il caso di Alternativa 3
Una parte dei fondi necessari ad organizzare gli obiettivi prefissati fu raccolta istituendo un traffico di droga su scala planetaria attraverso la CIA, che presto si trovò a controllare l’intero traffico del pianeta e capo dell’organizzazione era George Bush. Nel più assoluto segreto fu installata una base russo-americana sulla faccia nascosta della Luna, mentre nei primissimi anni sessanta ne sarebbe stata fondata un’altra su Marte, proprio mentre il mondo credeva che le due superpotenze fossero una contro l’altra. Tutta questa trama intrecciata ricalca molto quella della storia proposta da “Alternativa 3”, inizialmente presentata nell’ambito di un documentario televisivo che sarebbe dovuto andare in onda il primo aprile del ’77, ma che, per motivi tecnici, fu rinviato a giugno di quello stesso anno.
La trasmissione televisiva, come ammesso dai suoi stessi autori, non era nient’altro che uno scherzo che però fu considerato vero da moltissima gente in cerca di emozioni. L’uscita del libro che riprese i contenuti del documentario per sfruttarne l’interessato impatto commerciale, amplificò ulteriormente la questione nel mondo anglosassone ed in particolare negli Stati Uniti, dove sono sempre in moltissimi a credere alle storie più inverosimili.
La persistenza di questa storia è testimoniata da vari articoli e pubblicazioni dedicati all’argomento negli ultimi dieci anni, tanto da essere ripresa, con le relative modifiche sulle profezie extra-terrestri precedentemente descritte, da William Cooper. Continuando il suo racconto, si viene a sapere che nel 1969 vi fu uno scontro diretto tra alieni ed umani all’interno di un laboratorio super segreto nel New Mexico, collocato ad un chilometro nel sottosuolo. Alcuni scienziati sarebbero stati tenuti come ostaggi da alieni ed un tentativo dei reparti militari di liberarli sarebbe miseramente fallito contro le avanzate armi aliene. Seguirono due anni di completa rottura tra le due parti, ma nel lontano ’71 esse vennero riprese e sarebbero tuttora in vigore. Cooper condisce le sue dichiarazioni con congiure e cospirazioni citando organizzazioni governative come la CIA e la NASA, ed anche private come l’onnipotente “Trilaterale”, arrivando ad affermare che la loro azione è mirata all’instaurazione di un sistema di terrore nella società americana, tale per cui possa venire accettata la dichiarazione della legge marziale. A seguito di ciò molte persone sarebbero rinchiuse in campi di concentramento già predisposti, per poi essere trasferiti sulla Luna o su Marte per lavorare come schiavi nelle relative colonie.
Parlare di folklore ufologico è inadatto, in quanto l’ufologia intesa proprio come studio degli avvistamenti, non c’entra assolutamente nulla con queste storie, che non è possibile nemmeno definire leggende, ma forse racconti di fantascienza spacciati per fatti veri da personaggi che cercano di campare sfruttando la credulità di chi crede nella presenza continua di congiure e del male. Il tutto viene rivisitato in chiave moderna, fondendo il classico esempio delle congiure con quello degli alieni, tornato prepotentemente di moda negli anni ottanta.
Lo stretto legame con il tema delle congiure, che per molte persone rappresentano una vera e propria ossessione, in quanto rappresentano un bersaglio verso cui scaricare frustazioni e rancori, oltre che giustificare quanto di peggio esista nella realtà conosciuta, viene confermato da ulteriori ed incredibili affermazioni dello stesso Cooper. Esisterebbe infatti un piano per lanciare la sonda spaziale Galileo e le sue quarantasette libbre di plutonio direttamente contro Giove. Ne conseguirebbe un’esplosione nucleare enorme tanto da far diventare il pianeta stesso una stella compagna del Sole.
Il piano sarebbe giustificato dal tentativo di salvare la Terra da un’imminente era glaciale, ma i prevedibili significati religiosi connessi sarebbero stati presi in considerazione. Esisterebbe già una base lunare nel cratere Copernico, base di cui Cooper avrebbe delle fotografie (ma non si capisce se è la stessa chiamata base Archimede, riferita in relazione all’ “Alternativa 3” precedentemente descritta). Cooper riferisce, inoltre, di essere in possesso di fotografie e video di UFO prodotti nientemeno che dal governo degli Stati Uniti.