Come riconquistare un ex: guida per riconquistare il tuo o la tua ex

26 Ago 2019 - Tag:

come riconquistare ex

Riconquistare un ex è un'impresa molto delicata ed impegnativa. A differenza di libri e film romantici, nella realtà di tutti i giorni non basta un gesto eclatante di pochi minuti per riavere indietro qualcuno con cui si è giunti ad una separazione, specialmente se questa è avvenuta in maniera brusca.

– Riconquistare un ex non è un gioco

Recuperare l’amore o farlo sbocciare una seconda volta è infatti un processo lungo e graduale, che può andare incontro a numerosi intoppi e variabili. Già solo dal punto di partenza vi sono infatti un numero elevato di casistiche particolari.

Si può ad esempio essere state lasciate definitivamente o essere finite in una relazione piatta e spenta, in pausa, in cui si ha la necessità di riconquistare il partner prima di arrivare alla vera e propria rottura.

Vi sono poi situazioni complesse come quelle con legami matrimoniali ancora in corso, la presenza di figli, o casi altrettanto delicati in cui lui può aver già trovato un’altra dopo la rottura con te. Per tutte queste situazioni non esiste ovviamente un metodo miracoloso unico con garanzia di successo automatica, l’amore è una delle emozioni più complesse e articolate dell’uomo, e sperare di poterla manipolare liberamente è un errore gravissimo.

Questa deve essere una premessa da non dimenticare prima ancora di mettersi all’opera, oltre al fatto che dalla seguente guida potrai trarre numerosi spunti utili ma non devi leggerla in maniera acritica e perentoria.

– Cosa evitare di fare nell’immediato o cosa smettere di fare

Per prima cosa, prima di mettersi a pianificare, studiare, analizzare la situazione e provare qualsivoglia tattica è importante che tu faccia una cosa: fermarti. Non fare niente, perché se sei fresca di rottura il dolore sarà in una delle sue fasi più acute e probabilmente commetterai numerosi errori. È normale, quando si perde qualcuno o si viene lasciati la ferita è appena aperta e il desiderio di tornare immediatamente indietro nel tempo è fortissimo. Così si perde la testa e si agisce d’istinto.

Per prima cosa evita di piazzare scenate, pianti isterici e aggiungere discussioni e litigi inutili, che sia in privato, in pubblico o sui social network. Non trasformarti in una stalker irritante e petulante, non farai altro che spingerlo più lontano da te, spaventarlo e irritarlo, confermando la sua volontà di porre fine per sempre al rapporto senza tornare indietro.

Niente messaggini passivo-aggressivi sui social o in privato. Niente telefonate strappalacrime, messaggini, email, vocali dalla voce tremula e la supplica o l’insulto facile. Ma soprattutto evita di coinvolgere altre persone in questa delicatissima fase.

Il bisogno di chiedere aiuto e non sentirti sola sarà molto forte, ma l’unico aiuto che ti serve è in te stessa o nello scambio pacato con qualche amica di cui ti fidi profondamente. Ricerca conforto in persone obiettive e oneste, che non si limiteranno ad insultare il tuo ex solo per lenire il tuo dolore. Evita di coinvolgere i suoi amici o i vostri amici comuni nella cosa, non farebbero altro che riferire al tuo ex quanto sei disperata e pedante, causando quindi il doppio del disturbo.

In questa fase post rottura devi sostanzialmente fermarti e non agire a caldo: se hai già iniziato a farlo scusati una volta sola, rapidamente e senza piantare lagne e chiudila lì.
Riassumendo:

  • niente scenate
  • niente discussioni e piagnistei
  • mai coinvolgere terze parti o parlare male di lui con i suoi amici
  • evitare gli atteggiamenti persecutori di persona o in privato
  • non usare i social per sfogarti o per ostentare presunte nuove frequentazioni al fine di farlo ingelosire, mostrandoti di fatto disperata e incapace di stare da sola

– Capire se veramente lo si vuole riconquistare o se il rapporto era finito

Un’altra premessa importante che devi interiorizzare è che i legami amorosi si fanno in due: raramente quando ci si lascia la “colpa” è di uno solo. Ci sono numerose motivazioni che portano le persone a porre fine ad una storia, e prima ancora di mettersi ad analizzarle è importante capire se ne vale davvero la pena.

Certi rapporti infatti sono effettivamente irreparabili, non solo per via di errori insanabili da parte di uno dei due, ma anche perché eventualmente tu e lui potreste non funzionare insieme. Accetta la possibilità che il rapporto potesse essere effettivamente tossico per la vita di entrambi, controproducente: a volte se qualcosa non funziona, non funziona bene e basta, c’è poco da accanirsi.

Devi capire che alcune persone tendono a cambiare, a volte sensibilmente a volte invece radicalmente, e a fronte di questi cambiamenti sorgono la stragrande maggioranza delle rotture di fidanzamenti, matrimoni e amicizie.

Non è possibile rimanere sempre gli stessi per sempre, a volte il cambiamento nemmeno lo si coglie, ed è in questi frangenti che bisogna capire se tale cambiamento sia una naturale evoluzione nel proprio processo di crescita, o quello del partner, o se si sia cambiati in peggio per via di fattori problematici che possono essere corretti.

Il succo della situazione non deve essere infatti tornare a riprendersi il proprio ex a tutti i costi, ma avere l’onestà di capire se rimettersi insieme è quello che fa bene ad entrambi.

L’altra persona non è un oggetto da volere solo per il proprio benessere o la propria singola volontà. Una volta appurata dunque la bontà del tuo sentimento affettivo e della positività che puoi offrirgli e ottenerne, potrai iniziare realmente a lavorare per riconquistarlo.

– Fermarsi a riflettere: elaborare il dolore e porre la giusta distanza

Come detto sopra, fermarsi è la prima vera ed utile reazione in questi casi. Fermarsi significa tagliare i contatti e il rapporto sul serio, come effettivamente richiesto dalla rottura o dal periodo di pausa. Una relazione che sta andando male è come una corsa folle in auto durante una crisi di nausea: continuare la corsa non è d’aiuto, anzi! Bisogna scendere, riprendere il respiro, liberarsi.

C’è bisogno di un periodo di stop, in cui si smette di cercare il proprio ex, di parlargli, frequentarlo e incontrarlo. È molto doloroso ma è fondamentale per riprendere il controllo su se stessi e le proprie emozioni, in modo da ragionare a mente fredda e capire come procedere al meglio. Questo non significa che devi diventare irreperibile o eliminarlo con una mossa passivo aggressiva da ogni canale di contatto, social network e così via, semplicemente dovrai evitare di contattarlo.

In sostanza, proprio come spiegato nel paragrafo inerente agli errori iniziali, bisogna smettere di trattare la rottura di un rapporto come una macchia di vino da una tovaglia, che va trattata il prima possibile. In questo caso è invece l’esatto contrario. Dovrai prenderti tempo di elaborare il dolore, simile in fondo a quello di un piccolo lutto, e iniziare un importante lavoro introspettivo, cosa che non puoi fare se passi ogni giorno a scrivergli o cercarlo.

La distanza servirà anche a lui inoltre, per dargli il tempo di riflettere, di sentire eventualmente la tua mancanza, o capire meglio cosa vuole. Non c’è un periodo standard prefissato, ma sarebbe meglio ti orientassi inizialmente su diverse settimane di stop o su tutto il tempo necessario.

Hai paura che lui possa “sfuggirti” in questo periodo di tempo? A questo timore devi porre subito soluzione: non farti mettere fretta, se lui finirà fra le braccia di un’altra evidentemente non aveva intenzione di rimettersi con te e non l’avresti comunque ripreso indietro di certo con scenate, suppliche e pianti.

– Comprendere le sue ragioni, i propri errori e la situazione generale

In questa seconda fase inizia la riflessione vera e propria, un processo utile non solo a riconquistare il tuo ex, ma anche ad accrescerti come persona, umanamente e a trasformare eventualmente una brutta esperienza in qualcosa di utile e non in un mero rimpianto.
Fra i motivi che possono portare alla rottura di un rapporto, vi sono spesso:

  • eccessivo attaccamento o gelosia soffocante
  • eccessive pretese di controllo sullo stile di vita del partner e i suoi gusti
  • tentativo di forzare l’altro a cambiare, cosa che risulta spesso destabilizzante
  • nessun apporto positivo al rapporto, limitarsi a pretendere e non dare mai niente in cambio
  • crescita personale bloccata per uno dei due o divergenze importanti
  • un tradimento (da parte tua o sua)
  • continui conflitti e litigiosità

Fra tutte queste motivazioni, che sono solo alcune fra le più classiche e pesanti, è importante che tu inizi a stilare una lista onesta delle potenziali situazioni che ti riguardano e comprenderne la negatività.

Spesso attaccamento e gelosia non sono affatto gradevoli e interpretabili come segni d’affezione, ma come segnali di infantilismo e mancanza di fiducia o empatia. Il discorso vale ovviamente per ambo i sessi: bisogna imparare a fidarsi e rispettare l’altro senza trattarlo come un oggetto di proprietà.

Sbagliato anche pretendere di cambiare lo stile di vita del partner, per quanto possa essere positivo magari cercare di farlo smettere di fumare, cambiare dieta, andare in palestra: si tratta di cambiamenti che devono venire interiorizzati da lui per primo e fatti per sé stesso non per te. Si scivola spesso nella mania di controllo.

Altro errore madornale è lo smettere di impegnarsi e dare l’altro per scontato, senza fornire più alcun apporto positivo al rapporto, cosa che di solito avviene dopo pochi anni di matrimonio. Si smette di sedurre, far divertire e scoprire cose nuove perché si ritiene di essere “arrivate” alla fine, di aver conquistato il trofeo e non doversi impegnare più per mantenerlo.

Nei casi di crescita personale, il cambiamento naturale che abbiamo visto anche nei paragrafi precedenti, spesso si possono vivere cambiamenti di gusti, ideali, persino di fede religiosa o politica. In alcune situazioni bisogna imparare a conoscere le novità, apprezzarle se sono positive, o mettere il punto alla situazione se divengono divergenze inconciliabili.

Il tradimento, sia da parte tua che sua è uno dei motivi più frequenti di rottura. Anche in questo caso è fondamentale tracciare i perché dell’infedeltà, che possono essere numerosi: noia, insoddisfazione, problemi personali legati all’incapacità di impegnarsi, problemi irrisolti nella coppia. Una volta identificata la ragione si può provvedere a trovare una soluzione se possibile. Nei casi di tradimento patologico, richiedere aiuto ad un esperto è un’idea decisamente positiva.

I conflitti e la litigiosità continua infine, diventano fortissime cause di stress che portano immancabilmente alla rottura. Imparare a gestire rabbia ed evitare inutili battibecchi o scenate è fondamentale.

– Ritrovare un equilibrio in solitudine e rimettersi in forma

Una volta analizzati i problemi, sfogato da sola il tuo dolore, non devi tornare subito da lui. In questo passaggio devi infatti agire ancora unicamente su te stessa. Un altro motivo fondamentale per il tagliare i ponti all’inizio è proprio il prendersi tempo per rivedere se stesse in solitudine. Il rapporto di coppia spesso scivola su aspetti morbosi e negativi di eccessiva dipendenza, e quando si diventa incapaci di vivere da soli o in funzione anche della propria gioia, si tende a diventare dei fantasmi agli occhi del partner.

Un asservimento totale che annienti la propria persona non piace e non fa bene a nessuno, ed è la base di un rapporto tossico ed estremamente negativo. Dunque, a questo punto bisogna fare un passo indietro e recuperare il proprio equilibrio, ossia tornare a cavartela da sola.

Dedicati ai tuoi hobby, e al tuo accrescimento personale. Esci con gli amici, divertiti, conosci persone nuove e vivi senza sprecare un momento. Se senti di volerti rimettere in forma fisicamente iscriviti in palestra o segui un corso di yoga, meditazione o qualsivoglia sport di tuo gusto. Prenditi cura di te, cambia qualcosa anche nel tuo aspetto fisico, ti aiuterà a portare un cambiamento emotivo tangibile in te stessa e non lasciarti andare alla disperazione.

A nessuna persona desiderosa di un rapporto sano piace frequentare una donna instabile, disperata, fragile e incapace di tirare avanti da sola: non è solo questione di apparire forti ma di diventarlo per prime. Se il tuo ex ti vedrà cambiata, più forte, decisa e capace di non crollare, le probabilità di riconquistarlo facendolo innamorare di nuovo saranno nettamente superiori al limitarsi a diventare un’ameba in lacrime e cerca di pietà.

– Riaprire i contatti e parlare

Solo una volta effettuate tutte le dovute riflessioni, analisi e migliorie, torna infine a ristabilire i contatti con lui. Mostrati ragionevole e serena, poco propensa ad accusare, discutere e rivangare il passato: questo ti riporterebbe all’inizio ed annientare letteralmente i progressi fatti. Devi dimostrargli i progressi fatti ossia di aver trattato la rottura come un percorso di crescita personale da cui hai compreso gli eventuali errori.

Il nuovo contatto può avvenire in maniera casuale, velata, o anche con discrezione contattandolo tu per prima (sempre che dopo le settimane di separazione non ti abbia ricontattata lui).

L’approccio dev’essere quasi disinteressato, assolutamente pacato e amichevole, come se ci stessi provando per la prima volta, ma non ovviamente facendo finta di nulla qualora l’argomento venisse fuori. Mostrati matura, discuti il meno possibile e metti in chiaro l’essere pronta a riprovare così come anche semplicemente a rimanere amici senza insistere e rispettare le sue volontà.

– Non rifare gli stessi errori

Nel caso in cui finalmente riuscissi a ritornare insieme a lui, ovviamente, non ripetere gli stessi errori. Non devi focalizzarti sul passato, scusarti se gli hai causato dolore, farti perdonare i torti eventualmente fatti e pensare al futuro. Ricordare gli errori è fondamentale a non ripeterli, ma non farli diventare nemmeno un rimpianto eccessivo o una croce sulla tua schiena.

Se la rottura ha visto molti errori da parte tua, impara a perdonarti quando anche il partner ha fatto altrettanto: ora sei una persona nuova, che è caduta e si è rialzata. Un rapporto interrotto e ripreso dopo un periodo di riflessione non è più debole degli altri, anzi, è sopravvissuto a delle normali difficoltà. Nemmeno le opere di fantasia romantiche hanno la pretesa di insegnare che il vero amore duri ininterrottamente come se si stesse tenendo ansiosamente il conto!

– Se la relazione era con una persona abusiva

Ultima nota, non meno importante, riguarda la tipologia di relazione in cui eri coinvolta con la persona che vuoi riconquistare. Chiediti sempre se l’uomo che hai davanti ti rispetta e tratta come un suo pari, o piuttosto come un oggetto di sua proprietà a livello fisico, economico e psicologico.

Le relazioni abusive possono portare a dipendenza a finire vittima di una manipolazione pericolosa, e prima di tornare ad immergersi in un rapporto di questo tipo bisognerebbe fermarsi a riflettere attentamente.
Non è normale essere vittime di ricatti economici, emotivi, maltrattamenti fisici, insulti e persecuzioni. Tienilo a mente, e che valga per entrambi.