Costellazione Corvo, stelle principali e mitologia

28 Set 2017

OSR blog post

Quella del Corvo è una costellazione mediamente piccola che si trova nei pressi di quella della Vergine. Osservata già da Tolomeo, questa costellazione ha origini decisamente antiche. Ma vediamo di scendere più nel dettaglio e di scoprire quali sono le stelle che la compongono e quale è la mitologia alla base del suo nome.

Stelle principali

In merito alle stelle che compongono questa costellazione è necessario tenere presente che non sono poi così brillante. Basti pensare che la più luminosa è la stella Gamma, classificata come stella azzurra e la cui magnitudine è 2,6. Un’altra stella che forma la costellazione del Corvo è Alpha che ha una magnitudine pari a 4 e, pertanto, non è la più brillante.

A far parte della costellazione del Corco che anche la stella Delta con una magnitudine 3. In questo caso, abbiamo a che fare con una stella cosiddetta gialla doppia. Per quanto riguarda la fase di osservazione, è fondamentale tenere conto del fatto che si tratta di una costellazione primaverile che, dunque, passa in meridiano solo nei primi giorni del mese di marzo. Inoltre, bisogna precisare che non risulta essere neanche troppo alta in riferimento all’orizzonte meridionale. Ciò perché si sposta a Sud rispetto sia alla costellazione del Leone che a quella della Vergine.

Nonostante non si tratti di una delle costellazioni più brillanti e considerando che la sua magnitudine è 2,5, è comunque molto facile da vedere grazie alla sua luminosità. Tra l’altro, è facilmente visibile anche perché le quattro stelle che la formano danno origine ad un quadrato pressoché perfetti e, pertanto, niente affatto difficile da individuare.

Mitologia

La costellazione in questione ha preso il nome di Corvo in riferimento all’uccello che il dio della poesia e della musica Apollo portava sempre con sé. Stando al mito, proprio Apollo chiese al corvo di andare a prendere dell’acqua della vita e di metterla in una coppa. Non appena partito, il corvo era del tutto bianco.

Durante il viaggio, però, si appollaiò su una pianta di fico per aspettare la maturazione dei frutti. Non appena rientrato, gli tocco l’arduo compito di spiegare il motivo del suo ritardo e cercò di dare la colpa ad una biscia. Apollo, dal canto suo, non credette alla versione del corvo e si adirò non poco. La sua rabbia ben presto si trasformò in voglia di vendetta tanto che decise di trasformare il corvo in un uccello completamente nero oltre a condannarlo ad una sete perpetua.

In altre versioni del mito si narra che la pena che gli era stata inflitta da Apollo prevedeva che una volta all’anno durante la maturazione dei frutti della pianta di fico il corvo non avrebbe avuto la possibilità di bere da alcun genere di sorgente né dalle fondane. Dopo avergli inflitto questa dura punizione, Apollo lo mando in cielo a fare la guardia alla Coppa insieme all’Idra che, stando alla tradizione mitologica, non è altro che un serpente e, dunque, rappresenterebbe la biscia incolpata nella bugia da Apollo. Riguardo alla coppa, è necessario precisare che si tratta della costellazione Crater.

In merito alla costellazione Corvo è utile anche fare presente che c’è anche un’altra mitologia degna di nota. In questo caso, viene raccontata una storia d’amore in cui Apollo avrebbe provato dei sentimenti così tanto forti per Corione, la mamma di Esculapio, tanto da chiedere al corvo di informarlo riguardo a quanto fatto dalla donna. Nonostante il fatto che quanto narrato dal corvo non fosse certo positivo, lo stesso Apollo decise di premiare l0animale dandogli un posto in cielo.

Curiosità

Come detto in precedenza, la costellazione Corvo è decisamente molto piccola e fa parte delle 88 costellazioni cosiddette moderne. Inoltre, bisogna anche tenere conto del fatto che era anche tra le 48 elencate dallo stesso Tolomeo. Oltre alla mitologia da cui deriva, la costellazione Corvo è molto particolare anche per le sue caratteristiche specifiche che la rendono a dir poco unica.

Le dimensioni di questa costellazione sono piccole, è vero, ma è comunque ben visibile soprattutto perché si trova in una zona del cielo in cui non ci sono molte stelle particolarmente brillanti. Per questo motivo, si tratta di una costellazione che è facilmente osservabile anche da aree particolarmente illuminate come, ad esempio, le città o, molto più in generale, tutte le aree urbane. All’interno della costellazione Corvo ci sono delle stelle che sembrano formare una vera cosiddetta quadra. Altre, invece, puntano dritte verso Spica, una stella azzurra che appartiene alla vicina costellazione della Vergine. In merito alla costellazione Corvo, poi, è utile precisare che si trova nell’emisfero australe, poco a sud della linea dell’Equatore.

In genere, questa costellazione si vede molto bene nella prima serata e, nell’emisfero boreale, nei mesi che vanno dalla fine di febbraio fino alla prima metà di luglio. Per quanto riguarda, poi, l’osservazione della costellazione Corvo proprio nell’emisfero boreale, è fondamentale precisare che in alcuni momenti essa può essere penalizzata soprattutto dal fatto che le ore di buio con l’arrivo della primavera diminuiscono in maniera drastica. Proprio in primavera, dunque, la visibilità massima della costellazione Corvo si ha subito dopo la fase del tramonto. Appare chiaro, quindi, che chi si trova nell’emisfero australe per poter riuscire ad osservare questa meravigliosa figura celeste non deve fare altro che attendere l’arrivo dei mesi autunnali.