Costellazione Camaleonte, stelle principali e mitologia
Una costellazione scoperta solo mezzo millennio fa: si parla della Costellazione del Camaleonte, la quale risulta essere abbastanza recente da non avere delle particolari storie legate alla mitologia, se non una relativa alla sua scoperta.
I principali astri che compongono questa costellazione
La costellazione Camaleonte, che venne scoperta verso la fine del XVI secolo e che venne effettivamente ufficializzata solo il secolo successivo, ovvero attorno al 1603, è composta da diversi astri più o meno luminosi che sono abbastanza semplici da identificare.
Occorre ovviamente mettere in risalto il fatto che questa costellazione viene caratterizzata dalla presenza di due astri maggiormente luminosi.
Il principale risulta essere Chamaeleontis Alfa: questo astro possiede una magnitudine pari a 4,05 ed è caratterizzata da una luce bianca di media potenza che risulta essere abbastanza semplice da notare.
Ovviamente si parla di una verifica che deve essere svolta con appositi strumenti visto che questa costellazione risulta essere quasi impossibile da vedere a occhio nudo.
Chamaeleontis Y è invece la seconda stella che risulta essere maggiormente luminosa all’interno della costellazione stessa.
In questo caso si parla però di una magnitudine pari a 4,09 ed allo stesso tempo occorre anche parlare del fatto che, questo genere di stella, dista anche maggiormente dalla Terra e pertanto risulta essere meno visibile.
Sarà quindi possibile notare questa costellazione con maggior semplicità quando essa si accosta maggiormente alle altre costellazioni che risultano essere caratterizzata da una luce maggiormente intensa.
Come venne scoperta la costellazione del Camaleonte
La costellazione del Camaleonte venne scoperta quasi per caso dalla coppia di navigatori, provenienti dall’Olanda, formata da Pieter Keyser e Frederick Houtman.
Essendo gli ultimi anni del XVI secolo dopo Cristo, la voglia degli Europei di scoprire nuovi luoghi e soprattutto il loro desiderio di spostarsi oltre ogni limite del conosciuto, faceva in modo che le esplorazioni aumentassero col passare degli anni.
Pieter Keyser e Frederick Houtman decisero quindi di seguire le orme di tantissimi altri esploratori ed uno dei loro scopi era quello di riuscire ad inserire il loro nome nella storia di coloro che riuscirono effettivamente a trovare una costellazione che potesse essere attribuita ai loro nomi.
I due, per evitare di commettere degli errori, decisero ovviamente di partire assieme a Plancius, uno degli astronomi maggiormente conosciuti sul suolo olandese.
I tre, assieme ad altri uomini, avevano intenzione di recarsi in Madagascar, in modo tale che potessero essere sicuri di avere individuato non solo un nuovo territorio ma anche una costellazione che potesse permettere loro di potersi contraddistinguere in maniera unica sotto ogni punto di vista.
Il trio, ovviamente, non ebbe subito fortuna: come spesso accade, trovare una nuova costellazione quando la maggior parte di esse risulta essere già conosciuta, scoprire quelle nuove risulta essere assai complesso.
Pieter Keyser e Frederick Houtman cercarono quindi di non demoralizzarsi ed allo stesso tempo fecero in modo che l’astronomo olandese cercasse ovviamente di trovare una nuova costellazione.
Trascorsero diversi giorni quando, finalmente, Plancius riusci effettivamente a scoprire una nuova costellazione: essa, essendo un periodo durante il quale si davano i nomi degli animali esotici ai diversi nuovi elementi, decise di chiamarla Camaleonte.
Plancius, dopo tre anni di studi una volta tornato in Olanda, decise di inserire questa costellazione nella carta ma si accorse che, lo spazio necessario, era abbastanza ridotto: questo per il semplice fatto che, nei pressi della stessa, era presente la costellazione della Mosca, la quale occupava non poco spazio.
Plancius, però, non prestò moltissima attenzione a questo dettaglio e commise un errore che invalida, almeno in parte, la sua scoperta.
Egli disegnò la parte della bocca nella direzione opposto, dando le spalle alla costellazione della Mosca.
Di conseguenza, il disegno non corrispondeva alla realtà: questo errore venne fatto presente da Hondius, altro astrologo olandese, il quale notò con precisione che, il disegno precedentemente effettuato, era completamente errato.
Egli spostò la bocca dalla parte corretta, rivolta verso la mosca: da quel momento viene ufficializzata effettivamente la nascita di tale costellazione, che viene attribuita maggiormente ad Hondius che a Plancius, mentre Pieter Keyser e Frederick Houtman vengono ricordati per aver effettuato la spedizione per diversi anni in Magadascar e contribuirono alla nascita di questa particolare costellazione.
Altri aspetti della costellazione
Questo genere di costellazione risulta essere abbastanza semplice nella sa composizione e pertanto è priva di corpi celesti differenti dagli astri.
La sola caratteristica aggiuntiva risulta essere quella che consiste nella nebulosa planetaria NGC 3195, che venne scoperta solamente nei tempi moderni grazie ai vari tipi di strumenti sempre più avanzati sotto il punto di vista tecnologico.
Pertanto, questa costellazione risulta essere una di quelle maggiormente semplici rispetto a quelle storiche, come quella del Cancro e della Bilancia, che possiedono anche diversi altri elementi che la caratterizzano in maniera maggiormente dettagliata.