Il buco nero che spaventa: scoperto buco nero più grande dello spazio

From the OSR Blog

Sono trascorsi solo pochi giorni dalla scoperta eppure la notizia si è diffusa tra le fila degli amanti dello spazio in una maniera assolutamente inaspettata: eccolo apparire in una tutta la sua magnificenza: si tratta del buco nero più attivo mai visto nella nostra galassia.


E’ la Via Lattea che si svela completamente ai nostri occhi. Gli astrofisici sono riusciti ad immortalarla in azione, proprio nel momento più interessante della sua attività nello spazio, ossia all’atto di divorare le stelle: la sfortunata in questa occasione è stata la stella che gli ruota intorno, la V404 Cygni. Trattasi di un astro in tutto e per tutto simile al nostro Sole.


E’ forse in questa analogia che trova ragione la grande meraviglia che ha subito destato la notizia, appresa dai più con incredibile stupore e timore. E già proprio timore, visto che non ci si aspettava affatto un’intensità di azione del genere, pur essendo note le forze devastanti che caratterizzano i buchi neri.

Cosa si presenta di nuovo ai nostri occhi?

Che esistesse un buco nero di cotanta grandezza non è certo una novità, ma quella porzione di cielo quasi sapientemente celata ai nostri occhi non la si vedeva da anni.

Un’esplosione di luce di pari intensità, ha commentato Pietro Ubertini, il maggiore rappresentante dell’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali (Iaps) dell’Inaf è paragonabile dal punto di vista squisitamente ottico alla luce del Sole ..ma ben 50 volte più brillante.

Un dato mai osservato prima d’ora, temperature così elevate non erano neppure umanamente concepibili.

Ma, dove non arriva la scienza umana, arriva la materia, lo si sa, ed ora si svela ai nostri occhi il mistero di gravità del buco nero capace di accelerare la massa che ha intorno a pari velocità della luce. Una luce di un’intensità che ha dell’incredibile, di incommensurabile bellezza, una visione  mai osservata prima e che, come dice testualmente Umbertini, ha tutte le ragioni per essere considerata “il sogno della vita per tutti noi astrofisici».

Ma come hanno origine i buchi neri?

Sono state avanzate varie e diverse ipotesi per giustificare e spiegare il processo che sta dietro la formazione di un buco nero di queste dimensioni, ipotesi non certamente, come è facile  immaginare, tutte concordanti. La loro presenza potrebbe trarre origine dagli effetti di attrazione gravitazionale che eserciterebbero la materia e la radiazione luminosa in transito nei paraggi o “in caduta” sui buchi che costellano lo spazio.

Non è in ogni caso esclusa l’ipotesi che un buco nero possa avere origine non stellare.

Ma esistono anche altri scenari che possono essere accreditati: ad aver dato origine ad un buco nero potrebbe essere stata una stella di neutroni che, stando alle sue dimensioni ed alla sua straordinaria potenza, all’interno di un sistema binario potrebbe essere stata in grado di rubare massa alla sua vicina fino a collassare.

Come si vede, siamo ancora alla ricerca di una teoria sull’origine dei buchi neri univoca ed universalmente condivisa … e intanto l’universo svela ai nostri occhi una bellezza che, nella nostra ragione umana, non troverà mai risposta.

Massimiliano Milli Scrittore presso Online Star Register

Massimiliano Milli: Laureato in Lingue e letterature straniere, aono appassionato di astronomia, comunicazione e cultura e mi dedico alla creazione di contenuti coinvolgenti e informativi, utilizzando le mie competenze linguistiche per raggiungere un pubblico internazionale. Collaboro come content creator per OSR dal 2020.