Essere innamorati: come capirlo facilmente

20 Ott 2020

come capire se si è innamorati

L’appuntamento con Cupido ci aspetta almeno una volta nella vita, che sia già atteso da tempo o completamente inaspettato. Ma capire se si è davvero innamorati, anche dopo lo scocco della freccia, non è sempre facile. Non è necessariamente tutto chiaro e limpido sin dal primo sguardo, ma può più spesso capitare di essere pervasi da dubbi, conflitti interiori e timori di varia natura che sembrano arrestare il volo delle famose farfalle nello stomaco che si agitano ogni volta che si incontra la –presunta- altra metà.

A volte, nonostante lui/lei corrisponda in tutto e per tutto al vostro ideale, rimangono comunque alcuni aspetti che vi faranno dubitare di quello che state provando: e se si trattasse semplicemente di una cotta passeggera?

O invece avete solo paura di iniziare una nuova relazione? Ecco, quindi, una piccola guida che vi aiuterà a tradurre i vostri sentimenti e a capire se siete innamorati.

DIFFERENZA FRA AMARE ED ESSERE INNAMORATI

Spesso si commette l’errore di considerare l’innamoramento alla stregua dell’amore, un amore incondizionato, ma si tratta di due concetti nettamente differenti. Infatti, mentre l’emozione tipica delle prime fasi dell’innamoramento è qualcosa di intenso ma limitato nel tempo, il sentimento amoroso può durare per sempre e va oltre il bene che si prova per l’altro e la sua felicità.

Durante la fase dell’innamoramento la mente è occupata quasi esclusivamente dall’altra persona: diventa un chiodo fisso, si attende con ansia una sua chiamata o un suo messaggio, non si desidera altro che incontrarla, starle accanto e parlarle. L’attrazione porta con se un uragano di emozioni e sensazioni, spesso confuse e indecifrabili, ma sicuramente molto vivide, per cui si fatica a mantenere i piedi per terra.

Quello che accade con il passare del tempo, è tutt’altra storia. La fase dell’eccitamento iniziale e della curiosità irrefrenabile nei confronti dell’altra persona è ormai terminata. Si inizia a considerarla parte integrante della propria vita, un punto fisso a cui poter far sempre riferimento che si alimenta di reciprocità. L’incontrollabile emozione iniziale ha lasciato spazio ad un sentimento più profondo che delinea una rotta più concreta per cui si è portati a pensare sempre per due, anche e soprattutto nei progetti futuri.

Se durante l’innamoramento si tende a sorvolare sui difetti dell’altra persona a causa dell’entusiasmo, del coinvolgimento fisico e della passione alle stelle, quando si ama qualcuno quegli stessi difetti non solo vengono alla luce, ma diventano parte integrante della vita quotidiana. Non si tende più a nasconderli, ma ad accettarli e ad amarli come facenti parte di una delle tante sfaccettature della persona amata. Da questo deriva ciò che sta alla base del sentimento amoroso: la sintonia e l’alleanza che si crea nella coppia.

Un’altra notevole differenza fra essere innamorati e amare riguarda la passione che coinvolge la coppia. Se nel primo caso la sfera della passione è soprattutto basata sul contatto e sul piacere derivante dalla vicinanza dell’altro, nel secondo viene affiancata l’attrazione fisica al desiderio di condividere sogni e progetti futuri.

COME CAPIRE SE SI È INNAMORATI

Come già detto, capire di essere innamorati non è semplice. Si tratta di un esperienza che ci coinvolge sotto ogni punto di vista, dalla sfera emotiva a quella sensoriale. Andiamo quindi ad analizzare nel profondo tutti i cambiamenti sia fisici che comportamentali che avvengono durante questa bellissima fase.

COSA VUOL DIRE ESSERE INNAMORATI

Innamorarsi significa, banalmente, avere la sensazione di essere completamente presi da un’altra persona: ci si preoccupa per lei e non si sta nella pelle al solo pensiero di starle accanto. Quando ci si innamora, dunque, ci si sente pienamente coinvolti e attratti dall’altro, il quale diventa quasi l’unico punto di riferimento. Questo può scombussolare notevolmente la percezione che si ha della realtà a causa di una serie di emozioni molto forti che travolgono impetuosamente chi è innamorato. Non solo, entrano in gioco anche la passione e la gelosia, fattori che possono rendere l’esperienza ancora più intensa e piacevole, ma che possono anche diventare dei nemici nel momento in cui si trasformano in ossessione pura. Solitamente, la persona per cui si perde la testa non è vista per come realmente è, ma se ne compone un’immagine assolutamente soggettiva che va al di là dell’aspetto fisico. Per di più, in ogni relazione c’è allo stesso tempo un ritorno alla precedente esperienza amorosa e la curiosità per la nuova situazione. Tuttavia, la fase iniziale dell’innamoramento ha una durata prestabilita (due o tre anni al massimo) che viene sostituita dalla maturazione di un sentimento più radicato man mano che svanisce l’euforia degli inizi.

L’innamoramento è dettato dal cuore, e spesso non prevede alcunché di razionale. Può capitare infatti di perdere la testa per una persona che si conosce a stento, ma che è capace di appiccare un fuoco dentro di noi: non sempre, infatti, essere innamorati corrisponde ad avere una relazione. Ad esempio è capitato a molti, da adolescenti, di avere una cotta per un cantante o una attore famoso: bastava guardare un suo poster sul muro della cameretta per stare di nuovo bene. Di conseguenza, è molto difficile spiegare cosa significa davvero innamorarsi, ma di certo serve una gran voglia di mettersi in gioco, di rischiare e non aver paura di ricominciare.

COSA SUCCEDE AL CORPO

Passiamo ora ad analizzare il lato più scientifico dell’esperienza amorosa. Quando ci si innamora, infatti, il corpo subisce una serie di cambiamenti provocati da una vera e propria tempesta chimica che varia in base alla fase che si sta vivendo. Ciascuna fase è influenzata da diverse tipologie di ormoni che vengono prodotti dall’organismo.

Prima fase: il desiderio

È la primissima fase che dà inizio all’innamoramento. Durante questo periodo i protagonisti sono gli ormoni estrogeni e testosteroni che si attivano a partire dalla pubertà in entrambi i sessi, e sono i responsabili dell’affiorare del desiderio sessuale. Questi ormoni stimolano il cervello a tramutare una semplice fantasia o desiderio sessuale in una risposta fisica. Di fatti, se non fossimo invogliati a guardarci intorno, non proveremmo attrazione per le altre persone, e quindi non ci sarebbe la propagazione della specie.

Seconda fase: l’attrazione

In questa fase, che corrisponde al superamento del desiderio e il conseguente innamoramento dell’altra persona, entrano in gioco la serotonina, l’adrenalina e la dopamina. L’adrenalina è responsabile dell’aumento del battito cardiaco, della sudorazione e della scarsa salivazione. Al contrario, la serotonina, anche nota come l’ormone della felicità, rende le persone innamorate tendenzialmente più ottimiste e allegre, sempre con la testa fra le nuvole. La dopamina, come suggerisce il nome stesso, produce alcuni effetti paragonabili a quelli di alcune droghe: ci si sente più tendenzialmente sovreccitati e si percepiscono di meno la necessità di dormire e mangiare.

Terza fase: l’attaccamento

Come già accennato, la fase dell’innamoramento ha breve durata. Questa viene più o meno velocemente sostituita dall’ultimo step, quello in cui ci si lega veramente all’altra persona. In questa fase si definisce e si stabilizza il legame di coppia che, nelle prospettive più rosee, può durare per tutta la vita. Gli ormoni coinvolti in questo processo sono l’ossitocina e la vasopressina. Il primo è un ormone rilasciato da entrambi i sessi durante il picco del rapporto sessuale, ed è capace di rendere più affiatata la coppia. Se l’ossitocina ha un effetto più marcato nella donna, la vasopressina fa da protagonista nella fase di attaccamento nell’uomo. Infatti, questo ormone è responsabile del senso di appagamento che segue l’orgasmo incrementando, in questo modo, il grado di fedeltà al partner.

COME ESSERE INNAMORATI MODIFICA LA SALUTE

L’amore è capace non solo di farci provare felicità e di sentirci più importanti, ma è in grado di provocare degli ‘effetti collaterali’ positivi per la salute. Ciò è dovuto alla feniletilamina, un ormone che viene rilasciato in concomitanza con la dopamina e che produce una scarica di sensazioni positive che hanno un effetto benefico per la salute. La feniletilamina è anche responsabile di una serie di miglioramenti estetici, come l’abbellimento di capelli, pelle e unghie: se siamo più attraenti, abbiamo più possibilità di sedurre il partner. Oltre agli effetti direttamente collegati al rilascio di ormoni, essere innamorati è una condizione di privilegio per via di una serie di vantaggi connessi al benessere generale dell’organismo:

  1. Migliora l’autostima. Il fatto che ci si sente più attraenti e si dedica più tempo alla cura dell’aspetto fisico per ottenere approvazione dal partner è decisivo anche per l’aumento dell’autostima. D’altronde, per amare qualcun altro è necessario amare se stessi in primis. E così, chi è innamorato generalmente tende a curarsi di più, a fare attività fisica e a mangiare più sano.
  2. Riduce la depressione e l’ansia. Chi non ha una relazione amorosa è tendenzialmente più vulnerabile a stati di ansia e depressione. Per esempio, queste condizioni sono ricorrenti nelle persone adulte che vivono da sole. Essere innamorati ottimizza lo stato d’animo, e quindi mette da parte i pensieri negativi che possono opprimere la mente.
  3. È l’antidoto per molti mali. L’amore ha molti riscontri positivi a livello fisico, come la riduzione di infiammazioni, del rischio di infarto e dei livelli di colesterolo nel sangue. Inoltre, è in grado di migliorare il quadro clinico di soggetti affetti da malattie croniche come il diabete e il cancro.
  4. Aumenta la creatività. Uno degli aspetti positivi dell’essere innamorati è la possibilità di guardare il mondo sotto un altro punto di vista, più ottimistico e felice. Ciò si traduce in un incremento della capacità di creazione, particolarmente utile per i mestieri che richiedono di essere continuamente innovativi.

ESSERE INNAMORATI: COSA DICE LA PSICOLOGIA

Secondo la psicologia, ciò che generalmente cerchiamo quando ci innamoriamo è un partner con caratteristiche per noi familiari in modo da potercene fidare sin da subito, anche se non lo conosciamo bene. Infatti, spesso andiamo alla ricerca di un modello che sia il più possibile adatto a noi, prendendo in considerazione una serie di costrutti sociali e mentali che ci siamo creati al fine di evitare la paura che deriva da questo sentimento così ignoto e totalizzante.

Robert Sternberg, noto psicologo statunitense, ha sviluppato una teoria in grado di riconoscere le possibili configurazioni dell’amore, indicando l’amore completo come l’equilibrio perfetto fra tre componenti principali: intimità, passione e decisione-impegno. L’intimità è riferita a condivisione, confidenza e affinità, la passione riguarda l’attrazione fisica e l’impulso sessuale, mentre la componente decisione-impegno comprende due aspetti: la decisione di amare qualcuno e l’impegno nel rendere quell’amore duraturo nel tempo. Le diverse combinazioni fra queste tre componenti determinano sette diverse forme di amore:

  • Simpatia. Il rapporto si basa sulla sola componente dell’intimità: esiste confidenza e senso di appartenenza nella coppia, ma vi è assenza di passione e impegno.
  • Infatuazione. In questo caso, è la passione a prevalere totalmente. Si idealizza l’altro senza la presenza di un’effettiva conoscenza.
  • Amore vuoto. È basato esclusivamente sulla componente decisione-impegno. Si sta insieme solo per mantenere la parola rispetto ad un impegno preso per motivi di varia natura.
  • Amore romantico. È la combinazione di intimità e passione e può essere immaginato come quello che ci viene proposto dalle grandi storie d’amore che si trovano nei libri e nei film.
  • Amore-amicizia. Quando l’intimità e la decisione-impegno coesistono, la coppia funziona ma la passione svanisce lentamente.
  • Amore fatuo. Si verifica nel momento in cui la decisione-impegno scaturisce solo in seguito all’appagamento derivante dalla passione, senza l’appoggio dell’intimità.
  • Amore ‘perfetto’. È la coesistenza di tutte e tre le componenti, qualcosa di molto raro. Mantenere in piedi una relazione di questo tipo richiede un equilibrio continuo che deve essere alimentato da entrambi gli elementi della coppia.

COME CI SI SENTE AD ESSERE INNAMORATI

Abbiamo visto come essere innamorati sia un’esperienza totalizzante che coinvolge completamente il comportamento, l’organismo e la psiche. Le sensazione più comune sulla quale concordano coloro che si trovano a fare i conti con questo bellissimo sentimento è quella di un benessere generale. Le farfalle nello stomaco non fanno altro che svolazzare caoticamente, il sole splende luminoso anche in una grigia giornata di pioggia, e tutto ad un tratto quelle famose canzoni d’amore che abbiamo sempre ascoltato distrattamente acquistano un significato concreto.

Nonostante ciò, è sbagliato generalizzare il tipo di comportamento assunto quando si è innamorati. Infatti, anche se può sembrare un concetto scontato e comprensibile univocamente da chiunque, ciascuno di noi ne ha una visione soggettiva e personale che varia a seconda dell’ambiente in cui si cresce, alle specifiche sfaccettature caratteriali, ma anche in base alle esperienze vissute in precedenza.

Ogni individuo, quindi, vive questo sentimento in maniera unica e personale, così come due individui della stessa coppia possono vivere la relazione in maniera diversa. Di conseguenza, le sensazioni che si provano quando si è innamorati, ovvero i modi con cui ci si approccia all’amore sia nel singolo che nella coppia, sono innumerevoli. Basti pensare, ad esempio, a come questo sentimento venga percepito in modo diverso a seconda della fase della vita in cui ci si trova. Se le prime esperienze sono eccitanti e ricche di sorprese, man mano che si va avanti e si incontrano persone diverse, ci si abitua sempre di più a percepire le sensazioni positive o, addirittura, si ha meno voglia di intraprendere una nuova relazione per via di episodi negativi avvenuti in passato.

Tuttavia, nonostante l’amore sia vissuto in modo soggettivo secondo le varie proiezioni personali, e sia condizionato dal tempo e dagli incontri che si sono susseguiti nel corso della vita, si può affermare che si tratta di un sentimento indispensabile per l’individuo, ed è vitale per raggiungere la perfetta armonia dell’essere umano inteso come unità psicofisica.

L’IMPORTANZA DI ESSERE INNAMORATI

A conclusione di questo breve percorso alla scoperta dell’amore si può affermare che si tratta di un sentimento fondamentale nella vita di una persona, che merita di essere vissuto. Dal momento della nascita e durante le prime fasi della vita, si ha la possibilità di sentirsi protetti, al sicuro e amati dai propri genitori. Con la crescita, si ha il desiderio di andare oltre, e di riflettere quelle sensazioni positive su altre persone. Prendere atto di come sia possibile donare felicità ad un’altra persona attraverso la propria presenza e supporto costanti, e viceversa, rappresenta la linfa vitale che ci consente di trascorrere una vita piena e soddisfacente lontano dalla solitudine.

Ne sentiamo parlare ovunque e da chiunque, ma la verità è che si riesce a comprendere l’importanza dell’amore solo nel momento in cui lo si sperimenta in prima persona. D’altronde, si tratta del sentimento più antico e primordiale che ha plagiato l’intera umanità e ne ha concesso la sopravvivenza attraverso i millenni. Senza tutta quella serie di meccanismi che scattano nel nostro cervello durante l’innamoramento, infatti, sarebbe impossibile provare interesse verso il prossimo, e quindi riprodursi.

Sorvolando questi processi strettamente legati alla biologia, l’amore ha dimostrato di essere la perfetta soluzione per tantissimi mali: ci fa sentire più belli e accettati e ci infonde una sensazione di positività e ottimismo che ci consente di affrontare la vita nel modo più efficace. I Beatles avevano ragione quando dicevano “All you need is love!”.