Titano e venti polari: perdite di idrocarburi dalla sua atmosfera

23 Giu 2015

From the OSR Blog

L’atmosfera di Titano lascia andar via, ogni giorno, tonnellate di idrocarburi e nitrili: un mistero questo che oggi, forse, trova la sua più logica e piena risposta.


Che Titano viva in continua interazione con il Sole non è certo una novità, ma che l'abbraccio tra il primo ed la grande luce solare e il campo magnetico del più incandescente pianeta dell’universo potesse andare a generare potenti venti polari, questo meraviglia e stupisce.

Tanto è quanto è emerso da uno uno studio rivelato su Geophysical Research Letters a cura della University College London in base al quale il vento in allontanamento sarebbe dato da elettroni a 24,1 elettronvolt.

Essi si dispongono nel campo magnetico che circonda Titano raggiungendo distanze di 6,8 volte il raggio del satellite stesso.

Titano: il pianeta che non finisce di meravigliare

Titano, il grande satellite di Saturno, cela segreti che sembrano non avere fine.

Nulla però è destinato a rimanere celato agli esperti astronauti della nostra era i quali hanno saputo scandagliare ogni meraviglia di questo magico grandioso satellite.

Non è bastato scoprire che esso possiede caratteristiche simili alla Terra con un’atmosfera densa, una superficie rocciosa e la presenza di acqua nelle forme di  laghi e fiumi.

E non è neppure bastata la scoperta su di esso di propilene, una sostanza utile per le nostre fabbriche produttrici di plastica: a poca distanza dalla rivelazione di un grande vulcano, eccoci ora svelata in tutta la sua impetuosa e maestosa intensità, la presenza di potenti venti polari.

Ma di cosa si tratta esattamente?

Venti polari: cosa sono realmente

L’interazione tra i venti solari ed i pianeti non può lasciare indifferente il nostro universo.

Ed ecco il manifestarsi di furiosi venti in tutto e per tutto simili a quelli di cui si vede investita la nostra Terra nel suo abbraccio con il Sole.

In fondo anche lì, nello spazio che circonda il nostro pianeta, le cose non vanno poi in maniera così diversa: la natura che si vede sin dai suoi albori impegnata in un’instancabile attività di coordinamento delle cose di questo mondo ha posto dei segnali ben precisi e visibili, di più o meno forte intensità a salvaguardia degli equilibri che regolano la nostra esistenza, in tutte le sua dimensioni terrene.

Questo accade anche negli infiniti spazi che non abbiamo possibilità di vedere -almeno ad occhio nudo- e vivere, almeno direttamente ed in prima persona.

Probabilmente le temperature torneranno chi sa, ad essere più accettabili, i campi magnetici allenteranno la loro presenza e tutto si ricollocherà nel  proprio ordine naturale.

Ma intanto le notizie continuano a destare stupore e sembra risolto l’enigma sorto qualche anno fa, quando alcuni scienziati avevano iniziato a verificare la perdita, dalla parte superiore dell’atmosfera di Titano, di circa sette tonnellate di idrocarburi ogni giorno, senza comprenderne la ragione.

Un sospiro di sollievo dunque per tutti coloro che non scendono a compromessi e che non possono fare a meno di interrogarsi sui grandi misteri che avvolgono il nostro universo.