Meditazione guidata: benefici e funzioni
Mentre il mondo continua a correre, diventando sempre più pressante a causa di una rincorsa spasmodica alla carriera o alla situazione economica perfetta, l’interiorità viene trascurata lasciando spazio a malesseri generali ed al senso di inadeguatezza.
Prendersi cura della propria anima è importante tanto quanto (se non più) prendersene di tutti gli altri aspetti materiali della vita.
Non è detto che per farlo siano necessarie ore o un grado di conoscenze elevato.
Infatti, il segreto della meditazione sta nell’adattarsi ad ogni singola persona, reinventandosi in maniera del tutto diversa. I benefici che la pratica riesce ad offrire l’hanno resa non solo famosa, ma addirittura indispensabile per chi l’ha provata.
Anche la scienza ha dovuto riconoscere la forza della meditazione, la sua capacità di equilibrare la mente ed allineare il corpo, gli influssi positivi ed il cambiamento radicale nello stile di vita. Fra i vari tipi, la meditazione guidata assume un ruolo fondamentale per tutte quelle persone che si approcciano alla pratica per la prima volta.
Quando si parla di meditazione guidata?
Meditare significa avere un contatto profondo e diretto con se stessi, cercando di raggiungere (totalmente o parzialmente) uno stato di pace interiore. Le tipologie sono diverse ed ognuna, con il suo approccio unico, coniuga le esigenze della persona meditante nel miglior modo possibile.
La meditazione guidata è una tecnica in cui non si medita in maniera autonoma, ma si viene guidati da una persona che, tramite la sua voce, guida esternamente colui che la svolge al totale e completo rilassamento.
Ideale per chi pratica da poco, farsi trasportare da una guida durante la meditazione è un metodo estremamente efficace di entrare in contatto con se stessi, raggiungendo un profondo stadio di calma. In tal modo, lo stress che è stato accumulato fino a quel momento sparirà man mano, lasciando spazio solo a pace e relax interiore.
A seconda del diverso scopo da raggiungere, la meditazione guidata assume dei connotati differenti. Esiste la pratica da seduti, quella da alzati, quella con gli occhi chiusi e così via.
Essa, comunque, è sempre divisa in fasi.
Nella prima, la meditazione serve per raggiungere uno stato di completo rilassamento muscolare, così da poter affrontare al meglio il viaggio interiore che si svolgerà di lì a poco. In questa fase la guida richiede al meditante di visualizzare nella sua mente qualcosa di estremamente rilassante, come un corso d’acqua che scorre lentamente o una giornata primaverile soleggiata. In alternativa, è possibile che la richiesta verta sulla concentrazione totale in riferimento al respiro, al battito del cuore o ad una parola ripetuta interiormente: il mantra. A poco a poco, ogni singola parte del corpo sarà distesa. Ed è in questo preciso momento che il subconscio sarà più disponibile ad accogliere i cambiamenti benefici e gli influssi positivi della pratica.
Questo viaggio, effettuato insieme ad una persona esterna, porterà colui che medita a curare le ferite dello spirito ed a raggiungere un profondo senso di consapevolezza personale.
La meditazione guidata, infatti, può annoverare una miriade di benefici che si propagano in altrettante sfere della vita quotidiana, dal miglioramento del sonno all’eliminazione dello stress, dalla conoscenza interiore all’approccio meno caotico alle sfide giornaliere. Diversi studi dimostrano come il subconscio non sia in grado di distinguere eventi reali ed immaginari. La meditazione lavora su questo “punto debole” del cervello, ricreando in forma astratta situazioni che porterebbero a benefici in campo reale.
A cosa serve la meditazione guidata?
I vantaggi apportati da questa pratica sono molteplici, al punto da essere complicato definirne solo alcuni a discapito di altri. In determinate circostanze un vantaggio raggiunto può essere più importante di un altro, tutto dipende dalle esigenze della persona che pratica la meditazione.
Tuttavia, quelli più importanti sono:
- Un totale e profondo rilassamento;
- La diminuzione dell’ormone dello stress, ossia il cortisolo, nel sangue;
- L’ottenimento di un umore molto più stabile, utile in un amore;
- La stabilizzazione della pressione sanguigna;
- Il calo drastico dei livelli di ansia e depressione;
- Superare un amore non corrisposto o il tuo primo amore della vita;
- L’accrescimento della capacità di concentrazione del cervello;
- Imparare a gestire attacchi di panico ed ansia da prestazione;
- Sentirsi più attivi e pronti per affrontare la giornata;
- Avere una consapevolezza sempre maggiore di se stessi;
- Eliminare i disturbi del sonno, tra cui l’insonnia;
- Acquisire la capacità di reagire davanti ad una situazione dolorosa;
- Migliorare la memoria;
- Nuovo approccio ai dolori fisici, con una sopportazione maggiore;
- Respirazione più regolare;
- Miglior conoscenza del campo, con la possibilità di approcciarsi alla meditazione autonoma;
- Capacità di dare il meglio di se stessi in situazioni di stress;
- Appagamento personale;
- Prevenzione di malattie neurodegenerative e cardiovascolari come Alzheimer o infarti.
Tra queste caratteristiche, solitamente, assumono un ruolo centrale quelle che la rendono:
- Ottima per dormire;
- Utilizzata per rilassarsi;
- Funzionale per meditare.
Con ordine, per quanto riguarda la lotta all’insonnia, la meditazione funziona con il tempo. Questo affinché la pratica si sedimenti. Tuttavia, bastano un paio di sedute per notare la differenza.
Riposare bene è essenziale per riuscire a svolgere al meglio tutte le attività giornaliere.
Meditare è importante perché, agendo a livello cerebrale, una forma cosciente di controllo del respiro ed una costante e regolare pratica permettono di eliminare totalmente l’insonnia.
Il consiglio più diffuso fra le guide è quello di sintonizzare il respiro sulla pancia e sul cuore. Ciò è possibile posizionando al di sopra di queste due zone del torace le proprie mani. Il secondo suggerimento può essere quello di visualizzare interiormente un’immagine molto rilassante o dove si è stati bene, solitamente in presenza di alberi o animali docili e pacati. Infine, vi è la gratitudine. Ovvero il ringraziamento spontaneo e consapevole, in silenzio, alla vita per i piccoli doni fatti nell’arco della giornata. Vi è, poi, il relax. Anche in questo caso, vi sono diverse tecniche che la meditazione guidata offre per raggiungere il totale rilassamento.
Le guide, solitamente, indirizzano la persona che medita verso il “Mindfulness”, ossia una nuova concezione della realtà: molto più calma e positiva, che vede il buono anche nelle circostanze peggiori.
Il suo distacco da buddismo o induismo la rende perfetta per chi non vuole assimilare la concezione di meditazione con quella di credo religioso. Un metodo che si focalizza solo ed esclusivamente sugli effetti benefici raggiunti dal corpo e dalla mente, senza toccare dimensioni aggiuntive come quella spirituale.
In più, non è necessario stare immobili. Questa è una caratteristica del tutto peculiare, che la rende speciale ed estremamente apprezzata dai cultori di tutto il mondo che vogliono sperimentare qualcosa di alternativo.
Alleviando la tensione dei muscoli si combatte anche la causa: lo stress.
Basta tendere un gruppo muscolare inspirando e rilassarlo espirando in un determinato ordine.
Le aree interessate sono quelle di fronte, mascella, collo e spalle per il primo gruppo muscolare; braccia e mani per il secondo; natiche, gambe e piedi per il terzo. Infine, l’ultima pratica adoperata dalla guida può essere il training autogeno, una tecnica estremamente popolare. Esso non è altro che un’autosuggestione che porta alla distensione muscolare, inducendo riposo sia fisico che psicologico.
Quanti altri tipi di meditazioni guidate esistono?
Moltissime, le più famose, oltre alle già citate, sono quelle che utilizzano i “toni binaurali”, ossia un insieme di frequenze rilassanti che vengono somministrate in ciascun orecchio. La mente, cercando di conciliarle nonostante le differenze, crea una terza onda sonora che le unisce. Questa tipologia è molto apprezzata per la sua capacità di connettere i suoni con lo spirito. Ancora, esiste la tecnica “affermativa”, in cui c’è un capovolgimento della concezione di vita.
Si dà molta più importanza ad aspetti dati per scontati, come la salute generale, la strada fatta in campo professionale o meditativo, i traguardi raggiunti e via dicendo. Un toccasana per l’autostima e la pace interiore.
Come fare una meditazione guidata in 10 minuti: i passi fondamentali che non devono mancare
Meditare richiede tenacia, energia e costanza. Nei casi più avanzati, anche molto tempo. Ma esistono meditazioni guidate che possono svolgersi in meno di 10 minuti. Ci sono, però, delle tappe fondamentali che non devono venire saltate. In questo, sarà la guida ad aiutare il meditante.
I cinque punti fondamentali per una meditazione efficace sono: tempo, luogo, posizione, rilassamento ed ascolto del proprio corpo. Il momento migliore sarebbe il mattino, ma basta trovare 10 minuti nell’arco della giornata. Una finestra temporale piccola ma essenziale, dove non esiste nient’altro se non l’io interiore.
Il luogo è importante per sentirsi a proprio agio. Per stare bene è necessario trovarsi in un ambiente che generi nella persona che medita un profondo senso di comfort.
Per questo ognuno può scegliere un posto diverso, che sia una stanzetta da due metri quadrati o un cucuzzolo di montagna. La posizione, che richiede stabilità, costanza ed immobilità, prima di tutto deve essere comoda. Questo perché è controproducente sprecare molte energie fisiche (che potrebbero essere impiegate diversamente) nel mantenimento di una posizione scomoda.
Le mani possono stare appoggiate sulle gambe.
Il rilassamento è il punto fondamentale, anche se può apparire banale. Senza una collaborazione totale di tutti i sensi, è impossibile. Infatti, cominciando dagli occhi, si rilassa lo sguardo, focalizzandolo su soggetti astratti come un orizzonte lontano.
Per chiudere, l’ascolto del proprio corpo.
Si configura come una completa scansione fisica: dai capelli fino ai piedi, senza tralasciare nulla. Ogni sensazione percepita è fondamentale per capire ciò che viene elaborato dalla propria consapevolezza. In questo modo anche gli stati più impercettibili dell’essere vengono presi in considerazione, dove prima venivano ignorati.
Meditazione guidata per principianti: come iniziare
Per cominciare un percorso di meditazione guidata è necessario, innanzitutto, affidarsi ad una guida esperta e che abbia, a sua volta, sperimentato i benefici ed i vantaggi che questa pratica assicura e raggiunge tramite costanza e tenacia.
La scelta condivisa di un posto tranquillo dove praticare la meditazione, che consista in uno spazio personale e protetto, è il primo passo da intraprendere insieme al proprio mentore.
Se, come spesso capita di questi tempi, la guida è un esperto che spiega gli step e le modalità su piattaforme digitali (fra cui youtube), allora i processi di scelta del luogo o della posizione potranno essere un po’ più difficoltosi, ma non impossibili! Non importa se seduto o sdraiato, serve solo che ci si senta comodi e pienamente concentrati sull’attività che si sta per svolgere. Spesso vengono consigliati i famosi cuscini per la meditazione.
Stabilizzare il proprio corpo è un altro accorgimento necessario per una buona pratica meditativa. Il punto focale è sicuramente la schiena, ma senza dimenticare il benessere di spalle, collo e gambe. Ancora, chiudere gli occhi per entrare in confidenza con l’io interiore ed, infine, concentrarsi sul respiro, senza forzarlo in alcun modo, ma mantenendo un flusso naturale e regolare. Inoltre, è fondamentale seguire la propria guida.
Bastano questi piccoli dettagli per permettere a chiunque di affrontare il bellissimo viaggio della meditazione.