Vita su altri pianeti? gli antichi oceani danno la risposta. Eccola
Qual è il primo presupposto per la vita? Semplicemente l’acqua.
La presenza di oceani antichissimi su un pianeta è indispensabile per l’esistenza e rappresenta, perciò stesso, il principale indizio per individuare la possibile presenza di forme di vita nei pianeti che orbitano oltre il nostro sistema solare. Lo svela la ricerca presentata al convegno della Società Americana di Astronomia negli Stati Uniti, a Seattle, condotta dal Centro di Astrofisica Harvard-Smithsonian.
La ricerca risulta estremamente interessante, meraviglia, smuove quanto di latente permane in noi circa l’interesse verso forme di vita “altre” ed è pienamente accreditata visto che, in fondo, è proprio quello che accade alla Terra, in cui le prime forme di vita risalgono proprio alla formazione dei primi oceani.
Forme di vita extraterrestri dunque negli antichi oceani?
Le evoluzioni nel campo dell’astronomia
Gli astronomi hanno sempre lottato per dimostrare che, se gli altri pianeti sono fatti di rocce, gas e polveri, sono ossia fatti della stessa sostanza che forma la Terra, è molto probabile che ivi esistano forme di vita analoghe alla nostra.
Quello che è universalmente condiviso è però il principio per cui, in assenza di acqua, nessuna forma di vita potrebbe essere considerata tale.
Dal 1995 gli astronomi hanno individuato almeno 22 pianeti in orbita attorno ad altre stelle. La NASA spera di costruire un telescopio chiamato Terrestrial Planet Finder per cercare di porre sotto stretta osservazione pianeti simili alla Terra, ma che costellano l’universo oltre il nostro sistema solare, allo scopo di verificare se ivi esista qualche traccia di forma vivente.
Oggi, simulazioni eseguite tramite pc, indicano che anche i pianeti di dimensioni analoghe a quelle della Terra potrebbero avere avuto oceani per miliardi di anni, che sarebbero evaporati a causa della vicinanza alla loro stella, diventata una gigante rossa, incandescente.
Dunque, sorge spontaneo chiedersi: siamo certi che in tutti i pianeti non vi sia più nessuna traccia d’acqua? Come escluderlo in maniera così perentoria? La presenza di acqua, non potrebbe piuttosto esservi anche attualmente?
La vita al di là della Terra è scientificamente provata?
Molti scienziati considerano la vita extraterrestre plausibile, ma non vi è alcuna prova diretta dell’esistenza di essa. Tuttavia, l’assenza di prove non è di per sé prova d’assenza, come i vari esperti hanno saggiamente osservato.
A partire dalla metà del 20° secolo, vi è stata una continua ricerca di segni di vita di natura extraterrestre, dalle radio utilizzate per rilevare eventuali segnali extraterrestri, ai telescopi utilizzati per la ricerca di pianeti extrasolari potenzialmente abitabili.
Il presupposto che continua a motivare oggi la continua ricerca di qualche vita “altra”rispetto alla nostra, è sempre basato sulla naturalezza, la semplicità, la capacità di adeguamento che caratterizzano la vita stessa.
La vita si replica, la vita utilizza energia, anche poca. La vita si adatta. Alcune forme di vita hanno sviluppato una grande capacità di generarsi sulla base di qual poco -il minimo- che sono state in grado di reperire intorno a sé.
Ecco cosa giustifica quella grande domanda che tutti, prima o poi, almeno una volta nell’arco della propria esistenza, si saranno sottoposti: oltre noi qui, cos’è vivo là fuori?
Il mistero della vita
Tanti sono i misteri che avvolgono la nostra esistenza. Tanti gli interrogativi destinati, malgrado tutti i nostri sforzi fisici ed intellettuali, a rimanere insoluti.
Eppure, non si conosce mistero di pari intensità da rimanere ancora vivo dopo tanti millenni come quello della vita extraterrestre. La presenza di vita extraterrestre rappresenta il nostro più grande interesse circa la nostra conoscenza della natura. Sono state fatte scoperte sconcertati, che non hanno svilito l’interesse per questo straordinario mistero, rimaniamo tutti con le nostre supposizioni, le nostre convinzioni, le nostre fantasie.
Anche se ci convinciamo che non ci sia vita là fuori, ci confrontiamo con un secondo problema: noi non sappiamo nulla della vita. Non sappiamo come sono fatte le altre forme di vita. Non sappiamo da quali sostanze sono realmente costituite. Non sappiamo nulla!
Quello che sappiamo è che le indagini circa tutto questo rimangono sempre aperte, e che, nonostante la nebulosa avvolgente di incertezze, la vita extraterrestre rappresenta l’argomento più emozionante che vi sia alla base di ogni indagine scientifica.
La volontà di spingersi oltre, di esplorare l’ignoto, il progresso tecnologico e scientifico, la competizione internazionale tra le potenze del nostro pianeta, hanno da sempre rappresentato delle straordinarie forze motrici nella storia dell’esplorazione spaziale.
Per ora lasciamo che gli antichi oceani celino questo grande mistero, in attesa di qualche altra emozionante, grandiosa, “spaziale” scoperta.