Astronomia

Le galassie: come si formano, tipologia, e distribuzione

- 16 Maggio 2015

La galassia si definisce come un insieme di stelle, ammassi di gas e polveri oltre ad associazioni stellari tenuti insieme dalla forza di gravità. Il termine galassia deriva dal greco e letteralmente significa "latteo", richiamando alla mente la Via Lattea a cui appartiene il nostro sistema solare.


Le galassie sono agglomerati enormi di stelle, tuttavia ne esistono di relativamente piccole, come le galassie nane, contenenti milioni di stelle, fino ad arrivare alle galassie giganti che raggruppano miliardi di stelle ruotanti attorno ad un comune centro di massa.

La scoperta del super-ammasso di stelle giovani

- 7 Maggio 2015

Vengono denominati ammassi globulari e si identificano come un insieme di stelle che orbitano al centro di una galassia. Generalmente questi enormi "cluster" sono composti da centinaia di migliaia di stelle vecchie che vengono sorrette al loro interno da una forte gravità. Tuttavia, è recente la scoperta di un enorme gruppo di stelle "giovanissime" con un'età di pressapoco dieci milioni di anni appartenenti ad una galassia primordiale. La notizia è stata pubblicata sulla rivista specialistica "Nature"; si tratterebbe della scoperta di una formazione stellare si fa per dire giovane, formatasi circa tre miliardi di anni dopo il Big Bang. Inoltre, è la prima volta che una regione stellare così giovane viene individuata.

Le stelle: storia, nascita, formazione e molto altro

- 26 Aprile 2015

Ce ne sono milioni, forse anche miliardi ma solo una piccola parte è visibile all'occhio umano quando guardiamo il cielo notturno. Sono le stelle naturalmente e chissà quante volte capita di volerle provare a contare. La stella è un corpo celeste luminoso in grado di produrre un'enorme quantità di energia al suo interno che viene emanata nello spazio e all'esterno dell'astro generando un campo magnetico.

Come osservare le stelle con il telescopio e diventare un astronomo principiante

- 10 Aprile 2015

Tra i requisiti per diventare un buon astronomo principiante ed ammirare le stelle o avere una buona visione della luna si ha bisogno innanzitutto, a prescindere da qualunque abilità personale, di tanta pazienza. Questo per motivi prettamente metereologici ed a volte anche astronomici. Occorre infatti del tempo prima di poter godere della serata giusta e limpida dal punto di vista atmosferico per l’osservazione delle costellazioni. E ci vuole senz’altro una buona conoscenza del cielo e delle stelle; ma nessuno come sappiamo nasce con specifiche conoscenze ed a tal proposito ci può venire in aiuto l’acquisto di una indispensabile, (anche economica per i primi tempi), mappa stellare in grado di fornirci una fotografia del cielo notturno. Appassionarsi al mondo dell’astronomia deve servire innanzitutto a rilassarsi e divertirsi. È consigliabile prendere questa passione con leggerezza e coltivare il nostro interesse senza farlo diventare un affanno.

Chirone: tra mitologia e astronomia, il pianeta con gli anelli come Saturno

- 31 Marzo 2015

La scoperta è del tutto recente, eppure si è già ampiamente diffusa, ed a ragion di causa.


L’autore di questa fenomenale scoperta è l’Istituto di Tecnologia del Massachusetts: nel nostro universo è presente un sistema di anelli su un pianeta minore, il centauro Chirone, anche noto come 2060 Chiron.


La notizia ha lasciato a bocca aperta tutti: aumenta dunque il numero dei pianeti con sistemi ad anelli. Ad oggi abbiamo conosciuto solo 5 pianeti ad avere anelli: tra essi sono annoverabili Saturno, Giove, Urano, Nettuno e Chariklo.


Le cose sono cambiate, per la gioia di tutti: Chirone sarebbe dunque il sesto pianeta a possedere anelli planetari.


Eclissi di sole marzo 2015: come e quando vedere l’eclissi del 20 marzo

- 13 Marzo 2015 - Tag:

Ci siamo quasi: tra qualche giorno potremo finalmente assistere ad uno degli eventi astronomici più attesi dell’anno.


L’appuntamento è fissato per venerdì 20 marzo 2015: stiamo parlando della nota eclissi di Sole che potrà essere ammirata in tutta Europa.


Tale attesa eclissi parziale in Europa coinvolgerà anche l’Italia, mentre vibrano di un’emozione ancora più intensa gli abitanti del circolo polare: qui si parla infatti di eclissi totale nell'artico.


L’eclissi parziale in Italia, alla quale assisteremo a brevissimo, lascia già tutti con il fiato sospeso: e c’è davvero ragione per essere così entusiasmati, atteso che l’ultima eclissi solare di tale portata ha avuto luogo nell’agosto del lontano 1999, mentre si stima che, per assisterne ad un’altra del genere, dovremo attendere addirittura l’anno 2026.

Vita su altri pianeti? gli antichi oceani danno la risposta. Eccola

- 30 Gennaio 2015

Qual è il primo presupposto per la vita? Semplicemente l’acqua.


La presenza di oceani antichissimi su un pianeta è indispensabile per l’esistenza e rappresenta, perciò stesso,  il principale indizio per individuare la possibile presenza di forme di vita nei pianeti che orbitano oltre il nostro sistema solare.  Lo svela la ricerca presentata al convegno della Società Americana di Astronomia negli Stati Uniti, a Seattle, condotta dal Centro di Astrofisica Harvard-Smithsonian.


La ricerca risulta estremamente interessante, meraviglia, smuove quanto di latente permane in noi circa l’interesse verso forme di vita “altre” ed è pienamente accreditata visto che, in fondo, è proprio quello che accade alla Terra, in cui le prime forme di vita risalgono proprio alla formazione dei primi oceani.


Forme di vita extraterrestri dunque negli antichi oceani?

La Nasa scopre un gigantesco buco coronale sulla superficie del Sole

- 20 Gennaio 2015

Anno nuovo, vita nuova: anche per il Sole che manifesta agli arbori del 2015 in tutta la sua grandiosità un enorme “buco nero”.  Meraviglia e stupore da parte degli stessi astronomi del Solar Dynamics Observatory della NASA, ai quali si deve il merito di avere fatto questa straordinaria scoperta.


Ma a cosa sono dovuti questi buchi coronali, e quali sono i possibili effetti sul nostro pianeta? L'astronomia si pone questa domanda. E lo stesso abbiamo fatto noi di OSR.


Tali interrogativi esigono delle risposte precise, perché essi saranno destinati a tenerci compagnia per un periodo tutt’altro che breve, dunque la curiosità è più che legittima.

La sonda rosetta svela il volto umano della cometa 67P

- 15 Dicembre 2014

Una sorpresa che ha suscitato emozione, stupore e che ha lasciato a bocca aperta adulti e bambini.


Uno spettacolo di straordinarie proporzioni, inimmaginabile, si apre ai nostri occhi: la sonda Rosetta mostra il volto della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko.


Eh già, perché nelle ultime immagini scattate il 20 novembre 2014 sembra definito, infatti, proprio un volto umano.


Si tratta di un'immagine reale, ripresa da oltre 30 km: un'immagine dalla quale si intravedono capelli, bocca, naso.