{"id":8142,"date":"2015-11-09T11:18:27","date_gmt":"2015-11-09T09:18:27","guid":{"rendered":"https:\/\/osr.org\/it\/?p=8142"},"modified":"2024-08-05T12:18:09","modified_gmt":"2024-08-05T10:18:09","slug":"similitudini-formazione-stelle-con-massa-diversa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/osr.org\/it\/blog\/astronomia\/similitudini-formazione-stelle-con-massa-diversa\/","title":{"rendered":"Similitudini nella formazione di stelle con massa diversa"},"content":{"rendered":"
I risultati sono stati pubblicati sulla rivista dell’Astrophysical Journal Letters.<\/strong> Katharine Johnston,<\/strong> che lavora presso la School of Physics and Astronomy<\/strong> dell’Universit\u00e0 di Leeds, ha spiegato che l’oggetto massivo osservato risulti ancora in fase di formazione; ed ha aggiunto che l’energia necessaria per la sua nascita proviene da un disco di materia che circonda l’astro, cos\u00ec come avviene per le stelle di massa pi\u00f9 piccola simili al Sole.<\/p>\n La Johnston ha sottolineato inoltre l’importanza che ha questo disco di materia, in grado di trasportare interamente tutta l’energia necessaria alla formazione dell’astro e di non farla disperdere nello spazio, vincendo anche la forza del vento stellare,<\/strong> emesso dalla stella neonata. Questa ricerca ha permesso agli studiosi di conoscere meglio le fasi della vita stellare, in particolare delle stelle pi\u00f9 massicce, appartenenti alla classe spettrale<\/strong> di tipo O.<\/strong><\/p>\n Questa tipologia di stelle, una volta arrivate alla fine della loro vita, esplodono come supernovae<\/strong> ed emettono nello spazio una quantit\u00e0 notevole di elementi pesanti, quali il ferro e l’oro che iniziano a fluttuare nello spazio interstellare.<\/p>\n Con le osservazioni e gli studi condotti nel corso degli anni, si \u00e8 giunti alla conclusione che le stelle massicce si formano allo stesso modo di quelle pi\u00f9 piccole o di massa notevolmente inferiore. Ma in realt\u00e0, andando pi\u00f9 specificatamente nel dettaglio, i dischi di materia come quelli presenti nelle stelle pi\u00f9 massicce, sono stati osservati soprattutto nelle stelle di classe spettrale B,<\/strong> che appaiono fino a diciotto volte pi\u00f9 piccole del Sole.<\/p>\n Se invece parliamo di stelle con massa superiore fino a diciotto volte quella del Sole, non possiamo dire con certezza della presenza di dischi di materia.<\/strong> Pare che intorno a queste stelle enormi, ruotino delle strutture molto pi\u00f9 grandi dei suddetti dischi di materia, simili a delle ciambelle di notevoli dimensioni.<\/p>\n Questo aspetto ha indotto gli astronomi a pensare che forse in questi casi non si possa parlare della presenza di dischi di materia e che le stelle super massicce possano avere un’origine diversa rispetto alle loro simili. Si tratterebbe, secondo la Johnston, di un processo di formazione molto pi\u00f9 dinamico e diverso rispetto a quello che ha caratterizzato la nascita del nostro Sole.<\/p>\n Tuttavia, grazie alle osservazioni effettuate con ALMA,<\/strong> il gruppo di studiosi \u00e8 riuscito ad osservare un disco di materia attorno ad una stella di classe spettrale O,<\/strong> che appare molto affine al disco responsabile della formazione del Sole e del nostro Sistema Solare. Ovviamente, ci\u00f2 che cambia sono le dimensioni del disco di queste stelle, che arriva ad essere pi\u00f9 grande di circa dieci volte rispetto a quello individuato nelle stelle pi\u00f9 piccole e recenti.<\/p>\n In generale, questa scoperta non \u00e8 stata semplice, visto che le stelle di classe spettrale O<\/strong> cos\u00ec come tutte quelle massicce, sono in numero inferiore rispetto a quelle di massa pi\u00f9 piccola. Perci\u00f2, la ricerca ha bisogno di tempi molto lunghi prima di poter dare i propri frutti.<\/p>\n Melvin Hoare,<\/strong> dell’Universit\u00e0 di Leeds e co-autore dello studio, \u00e8 soddisfatto della scoperta, ma ha dichiarato che il suo team avr\u00e0 bisogno di tecnologie ancora pi\u00f9 sofisticate, per poter approfondire lo studio sui dischi di materia che circondano le stelle massicce. Secondo Hoare, non \u00e8 da escludere la possibilit\u00e0 che da questi dischi possano nascere non solo stelle ma anche pianeti. La sfida continua.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" I risultati sono stati pubblicati sulla rivista dell’Astrophysical Journal Letters. Katharine Johnston, che lavora presso la School of Physics and Astronomy dell’Universit\u00e0 di Leeds, ha spiegato che l’oggetto massivo osservato risulti ancora in fase di formazione; ed ha aggiunto che l’energia necessaria per la sua nascita proviene da un disco di materia che circonda l’astro, […]<\/p>\n","protected":false},"author":33,"featured_media":0,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"inline_featured_image":false,"footnotes":""},"categories":[184],"tags":[],"class_list":["post-8142","post","type-post","status-publish","format-standard","hentry","category-astronomia"],"acf":[],"yoast_head":"\nStelle massicce: si pu\u00f2 parlare sempre di dischi di materia?<\/h2>\n