{"id":47166,"date":"2018-08-14T08:31:00","date_gmt":"2018-08-14T06:31:00","guid":{"rendered":"https:\/\/osr.org\/?p=47166\/"},"modified":"2024-07-09T16:03:37","modified_gmt":"2024-07-09T14:03:37","slug":"costellazione-toro-stelle-principali-e-mitologia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/osr.org\/it\/blog\/astronomia\/costellazioni\/costellazione-toro-stelle-principali-e-mitologia\/","title":{"rendered":"Costellazione Toro: stelle principali e mitologia"},"content":{"rendered":"
La forma della costellazione rende di facile intuizione il motivo per cui l’uomo dell’antichit\u00e0 l’abbia battezzata in questo modo: \u00e8 ben visibile un muso, in cui \u00e8 incastonato l’occhio dell’animale (Aldebaran, la stella pi\u00f9 brillante della costellazione), che termina con due ramificazioni di stelle, ovvero le corna del Toro.<\/p>\n
La Costellazione del Toro ha un’estensione e una declinazione tali da essere visibile da tutta la Terra, nonostante sia caratteristica dell’emisfero boreale.<\/b> I cieli invernali settentrionali del pianeta, possono godere della visione di questo gruppo di stelle in particolare da ottobre ad aprile<\/b>, periodo in cui risulta meglio posizionata sulla volta celeste per consentirne l’individuazione.<\/p>\nCostellazione del Toro: Stelle Principali<\/h2>\n
La Costellazione del Toro \u00e8 caratterizzata da due ammassi aperti principali: le Pleiadi<\/b>, l’ammasso di stelle pi\u00f9 luminoso tra quelli riconosciuti come tali, e le Iadi<\/b>, che formano il triangolo centrale della costellazione. Al vertice di tale triangolo si trova l’occhio del Toro, Aldebaran (o \u03b1-Tauri)<\/b>. Si tratta di una gigante arancione che per vicinanza alla Terra rispetto alle altre stelle della costellazione, risulta di dimensioni imponenti. Nell’ammasso delle Pleiadi invece, spicca Alcyone (\u03b7 Tauri)<\/b> che, con la caratteristica luce azzurra, ne costituisce la stella pi\u00f9 brillante.<\/p>\n
Un’altra stella degna di nota \u00e8 Elnath<\/b>, anche detta \u03b2 Tauri<\/b>. La gigante blu si trova in uno dei corni del Toro, ed \u00e8 condivisa con la costellazione dell’Auriga. Il secondo corno del Toro \u00e8 costituito da \u03b6 Tauri, Alheka.<\/b> Anche in questo caso, come per il sopracitato Alcyone, si tratta di una stella azzurra.<\/p>\n
Oltre ai corpi celesti singoli, all’interno della Costellazione del Toro sono presenti anche stelle doppie<\/b>: si tratta di un sistema di stelle, primaria e secondaria, che orbitano intorno a un centro di massa comune. Le stelle binarie che compongono la Costellazione del Toro sono \u03b8\u00b9 e \u03b8\u00b2 Tauri<\/b>, stelle arancioni, \u03c3\u00b9 e \u03c3\u00b2 Tauri<\/b>, stelle bianche, \u03ba\u00b9 e \u03ba\u00b2 Tauri<\/b> e 88 Tauri.<\/b> Tutti questi sistemi, a parte \u03ba, sono visibili a occhio nudo, avendo una magnitudine che va da 3,40 a pi\u00f9 di un primo d’arco.<\/p>\n
In mezzo a questi corpi celesti definiti, si trovano gruppi di stelle molto giovani, ancora in formazione. Sono situate all’interno di nubi molecolari<\/b> e si trovano in una situazione di vita ancora instabile, infatti prendono il nome di stelle variabili.<\/b> All’interno della Costellazione del Toro la principale \u00e8 T Tauri<\/b>, che talvolta illumina i gas da cui \u00e8 avvolta, origindando delle vere e proprie nubi luminose visibili per brevi intervalli di tempo.<\/p>\nCostellazione del Toro: mitologia<\/b><\/h2>\n
Il simbolo del Toro \u00e8 uno dei pi\u00f9 utilizzati dell’antichit\u00e0: rappresenta infatti fertilit\u00e0 e abbondanza.<\/b> Fin dall’antico Egitto si \u00e8 fatto uso di questo animale. Osiride<\/b> assumeva le sembianze di dio-Toro e veniva identificato proprio con la costellazione stessa. La sorella Iside<\/b> invece, veniva rappresentata con corna di vacca poste attorno al disco lunare, evocando cos\u00ec anche il tipico simbolo geroglifico del toro<\/b>, in cui un sole sormontato da una mezza luna con le punte all’ins\u00f9 compare incastonato tra le corna dell’animale. Sole e Luna simboleggiano l’unione tra la sfera maschile e femminile, e quindi riconducono all’idea di fertilit\u00e0 associata all’animale.<\/p>\n
Nella mitologia greca, il Toro compare in svariate forme: uno dei miti pi\u00f9 famosi \u00e8 quello che narra dell’unione tra Zeus ed Europa<\/b>, da cui nacque Minosse. Il dio innamoratosi della ragazza dopo averla vista cogliere dei fiori vicino alla spiaggia, assunse le sembianze di un toro bianco<\/b> andandosi a confondere tra i buoi del padre di Europa. Le si avvicin\u00f2 e la donna, attratta dalla diversit\u00e0 di quel toro rispetto agli altri animali, gli mont\u00f2 sul dorso. Zeus condusse quindi Europa contro la sua volont\u00e0 sull’isola di Creta, dove le rivel\u00f2 la propria identit\u00e0. Di fronte al rifiuto di lei, tent\u00f2 di usare violenza per unirvisi, ma vista l’ulteriore resistenza fin\u00ec costretto a trasformarsi in aquila per procedere nel suo intento. Europa divenne la prima regina di Creta e il figlio Minosse, nato da questa unione, ne fu il successore.<\/p>\n
Proprio Minosse<\/b> riguarda il secondo mito sul Toro: egli per dimostrarsi degno di succedere al trovo di Creta, preg\u00f2 Poseidone di inviargli un toro per un sacrificio.<\/b> Quando per\u00f2 decise di non procedere vista la bellezza dell’animale, il dio si adir\u00f2 e fece s\u00ec che il Toro si innamorasse di Pisifae, moglie di Minosse. La donna nutriva un ardente desiderio verso l’animale e riusc\u00ec accoppiarvisi<\/b> nascondendosi dentro una giovenca lingea. Dall’unione nacque il Minotauro<\/b>, mezzo uomo e mezzo toro, che per la sua ferocia venne rinchiuso nel labinto di Cnosso.<\/p>\nCostellazione del Toro: la Nebulosa del Granchio<\/h2>\n
All’interno della Costellazione del Toro, si trova il residuo dell’esplosione della Supernova 1054: la Nebulosa del Granchio (M1).<\/b>< Si tratta di una nube, ormai estesa per sei anni-luce, composta dai gas derivanti dall’esplosione. La supernova di origine fu osservata per la prima volta da astronomi cinesi nel 1054, anno che d\u00e0 nome alla stella. La sua luminosit\u00e0 era tale da renderla visibile anche a occhio nudo in pieno giorno<\/b>, supreando in luminosit\u00e0 apparente anche il pianeta Venere.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Caratteristiche della costellazione del Toro La forma della costellazione rende di facile intuizione il motivo per cui l’uomo dell’antichit\u00e0 l’abbia battezzata in questo modo: \u00e8 ben visibile un muso, in cui \u00e8 incastonato l’occhio dell’animale (Aldebaran, la stella pi\u00f9 brillante della costellazione), che termina con due ramificazioni di stelle, ovvero le corna del Toro. La […]<\/p>\n","protected":false},"author":33,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"inline_featured_image":false,"footnotes":""},"categories":[461],"tags":[],"class_list":["post-47166","post","type-post","status-publish","format-standard","hentry","category-costellazioni"],"acf":[],"yoast_head":"\n