{"id":47163,"date":"2018-09-20T15:00:00","date_gmt":"2018-09-20T13:00:00","guid":{"rendered":"https:\/\/osr.org\/?p=47163\/"},"modified":"2024-08-05T12:07:39","modified_gmt":"2024-08-05T10:07:39","slug":"costellazione-serpente-stelle-principali-mitologia-e-nebulosa-aquila","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/osr.org\/it\/blog\/astronomia\/costellazioni\/costellazione-serpente-stelle-principali-mitologia-e-nebulosa-aquila\/","title":{"rendered":"Costellazione Serpente: stelle principali, mitologia e Nebulosa Aquila"},"content":{"rendered":"
Tra l’area occidentale della costellazione, detta Testa del Serpente (Ser cp)<\/b> o secondo una nomenclatura non ufficiale Serpens Caput<\/i>, e quella orientale, Coda del Serpente (Ser cd)<\/b> o Serpens Cauda<\/i>, si trova infatti l’Ofiuco<\/b>. Si tratta di una seconda costellazione, posta a met\u00e0 di quella del Serpente, che rappresenta un uomo intento a domare l’animale: per questo motivo viene anche chiamata Serpentario.<\/b><\/p>\n
La Testa del Serpente risulta visibile a partire dalla seconda met\u00e0 di aprile, mentre le due parti arrivano a trovarsi culminanti a sud tra luglio e agosto. Tra ottobre e novembre, con il basso posizionamento della Coda del Serpente sull’orizzonte occidentale, si ha il progressivo decadimento della costellazione.<\/p>\n
A causa della magnitudine delle stelle che compongono le due parti e del posizionamento di Testa e Coda, che si trovano l’una completamente a nord dell’equatore celeste, l’altra a lambire la base della Fenditura del Cigno e quindi attraversa la Via Lattea, la Costellazione del Serpente non risulta ben visibile a occhio nudo.<\/b> Per essere apprezzata adeguatamente \u00e8 necessario un cielo buio e terso, nonch\u00e8 un binocolo per l’avvistamento di alcune delle componenti stellari.<\/p>\n
La Testa del Serpente<\/b> \u00e8 composta da una decina di stelle<\/b>, che come gi\u00e0 detto, si trovano a cavallo dell’equatore celeste. L’elemento pi\u00f9 brillante di questa parte della costellazione \u00e8 \u03b1 Serpentis<\/b>, Unukalhai<\/i>, una stella arancione che dista settantatr\u00e8 anni luce dalla terra. Il nome della stella in arabo significa “collo del serpente”: \u00e8 infatti questa la parte dell’animale che essa rappresenta.
\nAltra stella principale della Testa \u00e8 \u03b2 Serpentis<\/b>, Chow<\/i>, gigante bianca. Infine, al confine meridionale si trova \u03bc Serpentis<\/b>, anch’essa gigante bianca.<\/p>\n
La Coda del Serpente<\/b> \u00e8 invece pi\u00f9 ridotta, conta infatti cinque stelle: quattro tra loro allineate e una spostata leggermente a nord-ovest che, deviando il segmento, evoca la flessuosit\u00e0 del corpo del rettile. Stelle rilevanti di questa parte della costellazione sono le giganti arancioni \u03b7 Serpentis<\/b>, Tang<\/i>, e \u03be Serpentis<\/b>, che costituisce il limite meridionale dell’intera costellazione, al confine col Sagittario. La parte finale della coda \u00e8 costituita invece dalle stelle doppie \u03b8 Serpentis<\/b>, sistema binario di stelle bianche.<\/p>\nCostellazione del Serpente: mitologia<\/h2>\n
Come astronomicamente Costellazione del Serpente e dell’Ofiuco sono strettamente legate, cos\u00ec lo sono nel mito. Ofiuco infatti, viene identificato con Asclepio<\/b> (nome greco di Esculapio), dio delle arti mediche figlio di Apollo e Coronide. Il mito narra che trovandosi di fronte alla morte di un amico ad opera di un serpente, Asclepio uccise l’animale. Un altro serpente recante un’erba medica fino a quel momento sconosciuta<\/b> per\u00f2, sopraggiunse sulla scena e, poggiandola sul primo rettile, lo resuscit\u00f2<\/b>. Asclepio<\/b> quindi, utilizz\u00f2 l’erba medica sul corpo esanime dell’amico, riuscendo a resuscitare anch’esso e acquisendo quindi da quel momento la capacit\u00e0 di far risorgere dalla morte.<\/b> Successivamente Atena gli concesse di cambiare il suo sangue con quello di Medusa la Gorgone: da quel momento il sangue che sgorgava dal suo fianco sinistro sarebbe stato mortalmente velenoso, quello del fianco destro invece, avrebbe avuto propriet\u00e0 sanatorie.<\/p>\n
Altra simbologia legata al serpente<\/b> \u00e8 quella della rinascita<\/b>: l’animale infatti, per la capacit\u00e0 di fare la muta e cambiare periodicamente pelle<\/b>, viene collegato al concetto di rinnovamento e di nuova vita. Questo si collega anche alla rappresentazione che viene data del bastone di Asclepio (ornato longitudinalmente di serpenti). Si dice infatti che esso avesse poteri terapeutici e di panacea.<\/p>\nCostellazione del Serpente: Nebulosa Aquila<\/h2>\n
Al cofine meridionale con la costellazione del Sagittario, spicca la Nebulosa Aquila<\/b>, osservata per la prima volta nel 1995 tramite il telescopio spaziale Hubble. Si tratta di una ridotta regione all’interno di una nebulosa molto pi\u00f9 ampia, IC4703, che ospita un ammasso aperto esteso per circa quindici anni luce. La particolarit\u00e0 che d\u00e0 nome a quest’area circoscritta \u00e8 proprio la forma assunta dal gas<\/b> misto a polvere interstellare che la compone: sembra infatti di vedere un’aquila intenta a spiccare il volo<\/b> nel vuoto dell’universo. Questo fenomeno \u00e8 dovuto alle alte temperature<\/b> delle stelle che compongono la nebulosa principale: oltre a determinare l’emissione di luce propria da parte dell’ammasso di gas, infatti, l’alta temperatura ha comportato l’evaporazione dei gas pi\u00f9 rarefatti<\/b> della nube. Tale fenomeno in combinazione con i forti venti interstellari<\/b> ha provocato la modellazione e la formazione di questo agglomerato cos\u00ec peculiare.<\/p>\n
Se ci si avvicina “zoomando” alle ali e alla testa dell’aquila, la triade prende l’aspetto di un complesso di torrioni.<\/b> Questo insieme viene chiamato Colonne della Creazione<\/i> e conterebbe in realt\u00e0 cinque elementi. Tuttavia quelli pi\u00f9 impressionanti e vividi sono i tre che, da lontano, prendono l’aspetto delle parti del corpo dell’aquila.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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