{"id":46723,"date":"2018-06-20T11:09:16","date_gmt":"2018-06-20T09:09:16","guid":{"rendered":"https:\/\/osr.org\/?p=46723\/"},"modified":"2018-06-17T12:04:58","modified_gmt":"2018-06-17T10:04:58","slug":"costellazione-scudo-stelle-principali-e-mitologia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/osr.org\/it\/blog\/astronomia\/costellazioni\/costellazione-scudo-stelle-principali-e-mitologia\/","title":{"rendered":"Costellazione Scudo, stelle principali e mitologia"},"content":{"rendered":"
<\/b>La costellazione Scudo \u00e8 la quinta costellazione pi\u00f9 piccola di quelle visibili, occupando un’area di 109 gradi quadrati nella sfera celeste meridionale. Pu\u00f2 essere vista da un osservatore situato tra i +80\u00b0 e i -90\u00b0 di latitudine, ed \u00e8 visibile da giugno ad agosto. Lo Scudo si trova a sud-ovest della stella Altair della costellazione dell’Aquila, che segna il punto pi\u00f9 meridionale del famoso asterismo del Triangolo d’Estate, e pu\u00f2 essere localizzata seguendo, in direzione sud-ovest, una linea immaginaria che va da Altair a Deneb Okan all’Aquila e poi allo Scudo. Altre costellazioni confinanti con quella dello Scudo sono il Sagittario, a nord, e la Serprens Cauda, a est.<\/p>\nLa famiglia delle Costellazioni di Ercole
\n<\/b><\/h2>\n
Lo scudo fa parte della famiglia di costellazioni di Ercole, assieme a Aquila, Ara, Centauro, Corona Australis, Corvo, Cratere, Crux, Cigno, Ercole, Idra, Lupus, Lyra, Ofiuco, Sagitta, Sextans, Serpens, Triangulum Australe e Vulpecula<\/p>\n
Il re polacco Giovanni III Sobieski, assieme all’Impero asburgico e al Sacro Romano Impero, nel 1683 sconfisse l’Impero turco-ottomano che aveva assediato la citt\u00e0 imperiale di Vienna. La vittoria segn\u00f2 la fine della minaccia posta dagli ottomani al mondo cristiano, e cos\u00ec nel 1684 l’astronomo polacco Johannes Hevelius onor\u00f2 il suo re nominando sua nuova costellazione Scutum Sobiescianum<\/i>, Scudo di Sobieski, che in seguito fu abbreviata in Scudo.<\/p>\n Altre stelle di interesse in Scutum includono il sistema a stelle multiple Epsilon Scuti; la subgigante bianca Gamma Scuti; la gigante gialla Zeta Scuti, la gigante giallo-bianca Delta Scuti; il gigante arancione Eta Scuti; la pulsar PSR B1829-10, distante circa 30.000 anni luce e con una magnitudine apparente di 5,28.<\/p>\n Quella dello Scudo \u00e8 una delle costellazioni pi\u00f9 piccole nel cielo notturno ma, occupando una sezione luminosa della Via Lattea, \u00e8 ricca di oggetti del cielo profondo visibili.<\/p>\n Wild Duck Cluster. Wild Duck Cluster (M11, NGC 6705) \u00e8 un ammasso aperto distante 6.200 anni luce e contenente circa 2.900 stelle, che ne fanno uno degli ammassi pi\u00f9 densi del suo genere. Questo ammasso di 220 milioni di anni ha magnitudine apparente di +6,3, e deve il suo nome insolito alla descrizione che ne fece l’astronomo inglese William Henry Smith, che lo paragon\u00f2 a “un volo di anatre selvatiche”.<\/p>\n Messier 26. \u00c8 un ammasso aperto che contiene circa 90 stelle distribuite su 22 anni luce di spazio. Questo cluster di 89 milioni di anni si trova a circa 5.000 anni luce di distanza, e ha una magnitudine apparente di +8.<\/p>\n IC 1295. \u00c8 una nebulosa planetaria situata a 3.300 anni luce di distanza. \u00c8 composta da una debole nana bianca circondata da una nebulosa planetaria di ossigeno ionizzato verde.<\/p>\n La radice di Scutum (la parola latina da cui deriva “scudo”) \u00e8 legata alla parola “cielo”. Nella mitologia, c’\u00e8 una relazione tra il cielo e lo scudo. Varrone, un antiquario attivo circa nel I secolo a.C., scrive che il poeta Ennio chiam\u00f2 il cielo caeli clipeus<\/i>, <\/i>“lo scudo dei cieli”.<\/p>\n Agamennone dice: “Nello scudo del cielo, quello suon\u00f2 alto, essendo uno scudo una cosa vuota<\/i>[…]” (Varrone, De lingua).<\/i><\/p>\n La parola coscienza<\/i>, intesta come lo stato o la condizione di essere coscienti, proviene dalla stessa radice di Scutum, dal verbo latino scire,<\/i> “sapere” o “essere consapevole di”. I buddisti chiamano lo stato di coscienza “consapevolezza a specchio”: il s\u00e9 \u00e8 completamente trasparente a se stesso, pu\u00f2 vedere ed essere s\u00e9 stesso pienamente, proprio come guardare nello specchio. A Perseo, che porta la testa mozzata della gorgone Medusa, non era possibile di guardare direttamente la temusta Medusa, avendo questa il potere di trasformare in pietra chiunque la fissasse. Perseo, allora, per avere ragione del mostro guard\u00f2 la sua forma riflessa in uno scudo di bronzo lucido, evitando quindi il suo sguardo diretto. Perseo in seguito dette la testa mozzata di Medusa ad Atena, che la pose al centro del suo scudo: l’Egida. \u00c8 interessante notare, qui, che l’umbone, ossia il centro di uno scudo, riflette l’immagine dell’avversario su s\u00e9 stesso.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Posizione della costellazione Scudo La costellazione Scudo \u00e8 la quinta costellazione pi\u00f9 piccola di quelle visibili, occupando un’area di 109 gradi quadrati nella sfera celeste meridionale. Pu\u00f2 essere vista da un osservatore situato tra i +80\u00b0 e i -90\u00b0 di latitudine, ed \u00e8 visibile da giugno ad agosto. Lo Scudo si trova a sud-ovest della […]<\/p>\n","protected":false},"author":8,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"inline_featured_image":false,"_lmt_disableupdate":"","_lmt_disable":"","footnotes":""},"categories":[461],"tags":[],"acf":[],"yoast_head":"\nStelle principali<\/h2>\n
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Oggetti del profondo cielo visibili
\n<\/b><\/h2>\nMitologia di Scudo (“Scutum”)<\/h2>\n