Le stelle pi\u00f9 importanti della costellazione della Lira sono:<\/p>\n
– \u03b1 Lyrae (Vega), che in arabo significa Aquila che attacca: si tratta della seconda stella pi\u00f9 luminosa dell’emisfero boreale (la quinta in assoluto tra le stelle osservabili nel cielo notturno), nonch\u00e8 tra le pi\u00f9 vicine al nostro sistema solare, poich\u00e8 distante appena 25,3 anni luce; inoltre, \u00e8 la prima stella ad essere stata fotografata.
\n– \u03b2 Lyrae (Sheliak), dall’arabo Arpa: \u00e8 una stella azzurra, dotata di magnitudine di 3,45; si tratta di una variabile a eclisse che ha costituito il prototipo per la fondazione di una specifica classe di stelle.
\n– \u03b3 Lyrae (Sulafat), che in arabo indica la Testuggine: questo nome deriva dalla composizione in guscio di testuggine che si usava impiegare come cassa armonica della lira.<\/p>\n
All’interno della costellazione della Lira sono presenti numerose stelle variabili e doppie di particolare importanza.
\nIn particolare, la RR Lyrae costiscuisce una stella variabile rossa, visibile anche ad occhio nudo: si tratta di una stella simile alle Cefeidi, che ha dato il nome ad un’intera classe di stelle (le variabili RR Lyrae), impiegate come candele standard nella determinazione della distanza degli ammassi globulari (in cui \u00e8 molto frequente trovarle).
\nLa costellazione presenta anche numerose stelle doppie, alcune delle quali tra le pi\u00f9 conosciute:
\n– \u03b4 Lyrae, stella doppia formata da un astro blu-bianco e da una gigante rossa.
\n– \u03b5 Lyrae, coppia di stelle molto nota, dal momento che \u00e8 visibile ad occhio nudo e gi\u00e0 con l’utilizzo di un comune binocolo \u00e8 scomponibile nelle due componenti principali, entrambe di colore azzurro. Tuttavia, impiegando strumenti pi\u00f9 potenti, \u00e8 possibile apprezzare il fatto che le due componenti risultano a loro volta formate da due coppie, il che ha garantito al sistema il nome di Doppia Doppia, una delle stelle multiple pi\u00f9 famose del cielo.<\/p>\n
La Lira \u00e8 particolarmente vicina alla Via Lattea, il che rende possibile l’osservazione di molti oggetti dello spazio profondo all’interno della figura della costellazione; tra questi si possono citare l’M57, nota anche come Nebulosa Anello: la sua luminosit\u00e0 e la sua forma di disco chiaro ne hanno fatto una delle nebulose pi\u00f9 conosciute.<\/p>\n
La Lira prende il nome dall’omonimo strumento di Orfeo, musicista leggendario dell’antica grecia reso noto dal racconto della sua discesa nell’Ade.
\nLa Lira di Orfeo venne inventata da Ermes, figlio di Zeus e di Maia (una delle Pleiadi), che la costru\u00ec a partire da un guscio di tartaruga: ripulito il guscio, Ermes cre\u00f2 dei buchi lungo il bordo, inserendovi sette corde (numero corrispondente a quello delle Pleiadi), dotando, infine lo strumento di un plettro con cui suonare le corde.
\nSecondo il racconto fornito da Eratostene, Ermes rub\u00f2 del bestiame ad Apollo: per placare l’ira del potente dio del Sole, il primo lo ammali\u00f2 con il suono della Lira, ottenendo, per\u00f2, che questi si innamorasse della musica prodotta dallo strumento, finendo con il lasciare il bestiame a Ermes in cambio della lira. Successivamente, Apollo don\u00f2 la Lira a suo figlio Orfeo (nato dall’unione con la Musa Calliope), che si avvalse delle sue melodie in numerose avventure: leggendaria la sua capacit\u00e0 di incantare le pietre e i corsi d’acqua con i suoi canti, nonch\u00e8 di calmare gli animi delle persone adirate, si dice che il suono della sua lira abbia attirato addirittura gli alberi gi\u00f9 dai monti verso le coste della Tracia.
\nNotissimo il mito di Orfeo e Euridice: dopo la morte della ninfa, il primo discese nell’Inferno per chiedere che la giovane sposa resuscitasse; fu il suono della sua Lira a convincere il dio dell’Aldil\u00e0, che concesse a Orfeo la possibilit\u00e0 di condurre la sposa verso il mondo dei vivi a condizione che il musicista non si voltasse lungo il tragitto a guardare la sposa. Durante il tragitto, Orfeo fece strada a Euridice nei bui corridoi dell’oltretomba suonando la lira. Tuttavia, pochi metri prima di giungere a destinazione, vinto dalla tentazione di accertarsi che Euridice lo stesse effettivamente seguendo, Orfeo si volt\u00f2, ottenendo che la sposa venisse nuovamente risucchiata, per sempre, nell’ombra. Devastato, Orfeo vag\u00f2 per il resto dei suoi giorni per le campagne, suonando musiche malinconiche con il suo strumento.
\nSecondo quanto racconta Ovidio, sembra che le numerose donne che gli si erano proposte in moglie, venendo rifiutate costantemente, finirono per coalizzarsi contro di lui, adirate, con il fine di ucciderlo. Alla sua morte, tuttavia, Orfeo pot\u00e8 ricongiungersi con l’amata Euridice e le Muse posero la Lira tra le stesse dietro consiglio di Zeus, loro padre.<\/p>\n
In onore alle proprie origini greche, Tolomeo nomin\u00f2 la stella pi\u00f9 brillante della costellazione con il nome di Lira. Il nome attuale, Vega, invece, \u00e8 stato dato dagli arabi, che la nominarono al-nasr al-waki, e cio\u00e8 “aquila che attacca”, dal momento che nei loro atlanti essi consideravano questa costellazione rappresentata come un uccello dalle ali chiuse, pronto a brandire in picchiata una lira. Viceversa, nella costellazione dell’Aquila, la conformazione della stella Altair e delle altre vicine davano la figura di un uccello dalle ali spiegate.<\/p>\n
La Lira \u00e8 presente anche nella tradizione cinese e giapponese: in queste culture orientali si considerava l’Aquila come un pastore (Hikoboshi) e la Lira come una tessitrice (Orihime); presi dalla passione l’uno nei confronti dell’altra finirono per trascurare i compiti celesti ad essi assegnati (la produzione di stoffe per la creazione degli abiti per gli dei e la cura del bestiame al pascolo). Per questo motivo, i due vennero puniti, dividendoli ai due estremi del cielo in modo che non potessero pi\u00f9 incontrarsi, se non una volta all’anno: infatti, nella settima notte della settima Luna un ponte di uccelli attraversa la Via Lattea, permettendo ai due amanti di vivere insieme per un breve momento.<\/p>\n
Trattandosi di una costellazione estiva, facendo parte del Triangolo estivo insieme all’Aquila e al Cigno (con cui si incrocia a luglio) e tenendo conto dell’estrema luninosit\u00e0 di Vega, la Lira \u00e8 praticamente impossibile da non trovare nel cielo notturno. In particolare, Vega, costituise il vertice occidentale e pi\u00f9 luminoso del triangolo; inoltre, ad est della Lira si trova la scia luminosa della Via Lattea.<\/p>\n
La Lira \u00e8 una costellazione boreale, per cui \u00e8 facilmente osservabile alle nostre latitudini, in particolare nelle sere estive, intorno alle ore 21; essa \u00e8 per\u00f2 visibile anche nei mesi he vanno da maggio a fine dicembre, mentre il suo zenit avviene all’inizio di settembre. Nell’emisfero australe \u00e8 osservabile nella sua interezza soltanto ad altitudini non troppo meridionali, in particolare nel periodo compreso fra giugno e settembre.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Stelle principali della costellazione Lira Le stelle pi\u00f9 importanti della costellazione della Lira sono: – \u03b1 Lyrae (Vega), che in arabo significa Aquila che attacca: si tratta della seconda stella pi\u00f9 luminosa dell’emisfero boreale (la quinta in assoluto tra le stelle osservabili nel cielo notturno), nonch\u00e8 tra le pi\u00f9 vicine al nostro sistema solare, poich\u00e8 […]<\/p>\n","protected":false},"author":33,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"inline_featured_image":false,"footnotes":""},"categories":[461],"tags":[],"class_list":["post-46028","post","type-post","status-publish","format-standard","hentry","category-costellazioni"],"acf":[],"yoast_head":"\n