{"id":45844,"date":"2018-02-22T15:09:19","date_gmt":"2018-02-22T13:09:19","guid":{"rendered":"https:\/\/osr.org\/?p=45844\/"},"modified":"2024-07-09T16:05:16","modified_gmt":"2024-07-09T14:05:16","slug":"costellazione-delfino-stelle-principali-e-mitologia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/osr.org\/it\/blog\/astronomia\/costellazioni\/costellazione-delfino-stelle-principali-e-mitologia\/","title":{"rendered":"Costellazione Delfino, stelle principali e mitologia"},"content":{"rendered":"
Il gruppo di astri facente parte della costellazione Delfino, ricorda la forma del pesce che salta. Questa \u00e8 formata da un gruppo di astri che non superano la quarta magnitudine. Viene considerata come una costellazione dalle dimensioni ridotte ma facilmente riconoscibile, data la posizione ravvicinata delle stelle. Infatti la distanza \u00e8 di circa dieci gradi a nord est da Altair.<\/p>\n
Le stelle principali del Delfino nonch\u00e9 le pi\u00f9 luminose, sono Beta con una magnitudine di 3,6 e Alfa con una magnitudine superiore di 0,2 (3,8) e viene chiamata Sualocin<\/b> mentre beta porta il nome di Rotanev<\/b>. I nomi furono dati dal suo scopritore, tale Giuseppe Piazzi<\/b>, astronomo dell’osservatorio di Palermo di cui fu anche direttore in seguito. Si narra anche che egli fu il primo a scoprire gli asteroidi ma in realt\u00e0 aveva individuato il pianeta Nano Cerere. Egli omaggi\u00f2 il suo collaboratore dando il nome alle principali stelle del Delfino. L’amico si chiamava Niccol\u00f2 Cacciatore<\/b>. Il suo nome venne tradotto in latino e letto al contrario, in questo modo i nomi delle stelle ricordano lui. (Nicolaus Venator).<\/p>\n
Le stelle principali sono visibili senza l’ausilio di alcuno strumento tecnico particolare. Rotanev infatti, possiede una magnitudine pari a 3,6 ed \u00e8 distante dalla terra solo 97 anni luce. Si tratta di una stella sub gigante.<\/p>\n
Sualocin<\/b> invece \u00e8 di colorazione azzurra e dista dalla terra 241 anni luce, con magnitudine di 3,77.<\/p>\n
Deneb Dulphim<\/b> invece \u00e8 una stella gigante di colore bluastro con variabilit\u00e0 sospetta. Dista dalla terra 359 anni luce e possiede una magnitudine di 4,03.<\/p>\n
Anche Delfino possiede delle stelle doppie che si possono risolvere impiegando dei piccoli strumenti adatti alla visione.<\/p>\n
Gamma Delphini<\/b> con magnitudine di 4,5 e 5,5 \u00e8 visionabile utilizzando dei telescopi di piccole dimensioni. Mentre Beta Delphini \u00e8 difficile da scindere. Il periodo orbitale di queste due stelle \u00e8 di circa 26 anni.<\/p>\n
Le stelle variabili di Delfino invece non sono numerose ed \u00e8 possibile visionarle impiegando strumenti semplici.<\/p>\n
Abbiamo delle mireidi come R Delphini<\/b>. Quando \u00e8 al massimo della sua luminosit\u00e0, impiegando un binocolo, \u00e8 visibile tranquillamente. Quando invece la sua luminosit\u00e0 sar\u00e0 minima \u00e8 richiesto l’utilizzo di mezzi potenti che abbiano un’apertura che superi i quindici centimetri.<\/p>\n
EU Delphini<\/b> sar\u00e0 una variabile semiregolare pulsante con variazioni che si verificano ogni due mesi, visionabili utilizzando un binocolo.<\/p>\nMitologia del Delfino<\/h2>\n
La mitologia parla di marinai greci in diverse occasioni. Si dice che a questi spesso capitasse di vedere per mare dei delfini, per cui non c’\u00e8 da sorprendersi se questi cetacei fossero visibili anche in cielo. Si diceva anche che il delfino fosse il messaggero di Poseidone.<\/p>\n
La storia narra che Zeus, Ade e Poseidone avessero privato il padre Crono dal suo trono, dividendosi il cielo, l’oltretomba e il mare. A Poseidone tocc\u00f2 il mare, dove costru\u00ec il suo prezioso e grande palazzo. Questo inizialmente gli risult\u00f2 vuoto poich\u00e9 non aveva una moglie, pertanto decise di cercarsela. Inizi\u00f2 a corteggiare Anfitrite, una ninfa marina, che rifiut\u00f2 inizialmente la corte del dio del mare, poich\u00e9 i suoi modi erano rozzi e pertanto si rifugi\u00f2 presso altre ninfe delle Nereidi. Poseidone non si arrese e le mand\u00f2 messaggi continuamente, servendosi anche di delfini. Intenerita da questo comportamento decise di tornare da Poseidone e di sposarlo. Il dio del mare per dimostrare la sua gratitudine verso di lei, pose l’immagine di un delfino nel cielo affinch\u00e9 lei potesse ammirarlo.<\/p>\n
Igino e Ovidio invece attribuiscono la figura del delfino alla storia del salvataggio di Arione, musicista e poeta del tempo. Egli nasce nell’isola di Lesbo e poich\u00e9 era molto abile nel suonare la lira, ben presto divenne famoso in tutta la Grecia. Mentre Arione tornava in Grecia dalla Sicilia dove aveva cantato, i marinai decisero di derubarlo ed ucciderlo. Quando gli si presentarono davanti con le spade sguainate, pronti a compiere l’efferato atto, gli fu concesso l’ultimo desiderio ed Arione decise di cantare. Le note della sua canzone attirarono i delfini che nuotavano attorno alla nave con balzi festosi. Si affid\u00f2 alla misericordia degli dei e salt\u00f2 su uno di questi pesci che lo riport\u00f2 in Grecia, dove fece condannare a morte successivamente i marinai. Apollo mise il delfino nel cielo insieme alla lira di Arione, nella costellazione della Lira appunto.<\/p>\n
Nota \u00e8 anche la storia di Giuseppe Piazzi su citata, che volle omaggiare il suo amico Niccol\u00f2 Cacciatore, dando il suo nome tradotto in latino e letto al contrario, alle due stelle principali della costellazione.<\/p>\n
La costellazione Delfino<\/b> non \u00e8 molto piena di oggetti non stellari per\u00f2, grazie alla scia luminosa provocata dalla Via Lattea, \u00e8 possibile individuare l’ammasso globulare chiamato NGC 7006<\/b>. Questo viene visto come una palla dalla dodicesima magnitudine e per questo molto debole in termini di visibilit\u00e0. Per poterla individuare \u00e8 necessario servirsi di un telescopio che abbia un’apertura superiore o pari a quindici centimetri. Questo \u00e8 uno degli ammassi globulari pi\u00f9 distanti dalla terra. Mentre NGC 6934<\/b> con magnitudine 9,8 \u00e8 pi\u00f9 facile da visionare. NGC 6891<\/b> \u00e8 una nebulosa planetaria che possiede una magnitudine pari a 10,5.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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