{"id":42691,"date":"2017-09-30T22:30:37","date_gmt":"2017-09-30T20:30:37","guid":{"rendered":"https:\/\/osr.org\/?p=42691\/"},"modified":"2024-08-05T12:10:00","modified_gmt":"2024-08-05T10:10:00","slug":"costellazione-croce-del-sud-stelle-principali-e-mitologia","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/osr.org\/it\/blog\/astronomia\/costellazioni\/costellazione-croce-del-sud-stelle-principali-e-mitologia\/","title":{"rendered":"Costellazione Croce del Sud, stelle principali e mitologia"},"content":{"rendered":"
Essa si colloca nell’ambito della Via Lattea, rappresenta una tra le costellazioni pi\u00f9 luminose del cielo australe e si colloca tra le 88 costellazioni cosiddette moderne. A seguito delle osservazioni di Tolomeo, si credeva che appartenesse alla Costellazione del Centauro, rappresentandone le zampe posteriori, solo pi\u00f9 tardi intorno al 1600 circa venne invece considerata una Costellazione autonoma.<\/p>\n
Questa costellazione, che dista circa 320 anni luce dal sistema solare, \u00e8 visibile nella sua interezza a sud del 27′ parallelo nord. Il periodo migliore per apprezzarne la bellezza \u00e8 compreso tra febbraio e luglio. In estate quando la costellazione raggiunge la posizione pi\u00f9 alta, indica che la bella stagione sta per volgere al termine, tuttavia il punto pi\u00f9 alto in assoluto rispetto all’orizzonte viene raggiunto nelle sere d’autunno. A sud la Costellazione Croce del Sud confina con la costellazione della Mosca, mentre sugli altri tre lati confina con la Costellazione del Centauro. Le stelle principali che la compongono sono indicate di seguito.<\/p>\n
\u00c8 la stella principale di questa costellazione e rappresenta la tredicesima pi\u00f9 brillante del cielo notturno. Si tratta di un vero e proprio sistema stellare costituito da tre componenti e il suo colore \u00e8 azzurro. La particolare posizione che la colloca a sud della costellazione rende tutt’altro che agevole la sua osservazione specie dall’emisfero boreale, pertanto ci\u00f2 che si sa di questa stella \u00e8 ancora molto poco.<\/p>\n
Il nome probabilmente deriva proprio dal noto fiore, \u00e8 chiamata anche Becrux ed \u00e8 la ventesima stella pi\u00f9 luminosa del cielo notturno. Anche in questo caso si tratta di un sistema stellare composto da tre componenti, essa \u00e8 una stella azzurra posta ad est della costellazione Croce del Sud.<\/p>\n
\u00c8 una stella rosso vivo posta a nord della Costellazione Croce del Sud che ha la particolare caratteristica di possedere un moto proprio, visibile solo considerando periodi di osservazione molto lunghi.<\/p>\n
Ci sono molte leggende che i popoli specialmente pi\u00f9 antichi hanno elaborato e che ruotano intorno alla Costellazione della Croce del Sud. Al di l\u00e0 del fatto in se delle storie, pi\u00f9 o meno fantasiose, c’\u00e8 da sottolineare che esse dimostrano non solo che questa costellazione era gi\u00e0 nota presso antiche popolazioni, ma che da sempre suscita attrazione e misticismo. I motivi sono vari, forse per l’eccezionale luminosit\u00e0 o forse per la particolare forma che disegna nel cielo, ritenuta evocativa \u00e8 fortemente suggestiva.<\/p>\n
In Per\u00f9 per esempio, pare che la nota Festa della Croce sia ispirata al culto che gli antichi dedicavano proprio a questa costellazione. In passato, probabilmente, coincideva con la costellazione del Condor e veniva usata per orientarsi verso il Sud geografico.<\/p>\n
Il popolo dei San, chiamati anche Boscimani, abitanti del Kalahari, una terra collocata in Africa Sudoccidentale esattamente tra la Namibia, il Botswana e il Sudafrica, ritiene che la Costellazione Croce del Sud rappresenti l’albero della vita.<\/p>\n
Questo continente ha elaborato nel corso dei secoli moltissime leggende sparse tra le varie regioni, nella zona centrale la Croce del Sud era chiamata Zampa dell’Aquila. Alcuni aborigeni australiani ritenevano che la Costellazione rappresentasse una razza inseguita da uno squalo. Altri avevano individuato nelle quattro stelle principali rispettivamente due fuochi da campo e due persone, nello specifico due fratelli che li avevano accesi e che stavano cucinando un pesce completamente nero.<\/p>\n
La Costellazione Croce del Sud \u00e8 rappresentata in molte bandiere dei paesi appartenenti all’emisfero australe come Australia, Nuova Zelanda e Brasile. Sembra inoltre che Dante Alighieri abbia citato tale Costellazione nel primo canto del Purgatorio, il che appare alquanto strano dal momento che all’epoca tale Costellazione, non solo non era visibile dall’Italia, ma anche le rappresentazioni astronomiche che potevano ispirarlo non esistevano ancora, essendo state realizzate circa tre secoli dopo.<\/p>\n
Molte sono le teorie elaborate, ci\u00f2 che appare certo \u00e8 che il poeta fosse consapevole della progressione degli equinozi e in ogni caso, essendo molto complesso poter dare una risposta, si preferisce rimanere fedeli alla spiegazione pi\u00f9 ricorrente che riconduce le stelle alle 4 virt\u00f9 cardinali ossia giustizia, fortezza, temperanza e prudenza.<\/p>\n
Un’altra curiosit\u00e0 circa tale Costellazione \u00e8 relativa al fatto che nella parte centrale della stessa vi \u00e8 una nebulosa, ossia un ammasso di polvere che d\u00e0 origine ad una nuvola scura chiamata Nebulosa Sacco di Carbone. Essa molto spesso ha ispirato leggende e credenze popolari in genere, non a caso infatti nella leggenda dei due fratelli australiani sopracitata, il pesce rappresenta proprio la nebulosa. La profonda suggestione che genera tale Costellazione \u00e8 stata perfino di ispirazione a molti artisti, come il gruppo musicale Banco del Mutuo Soccorso che l’ha citata nel famosissimo brano targato anni ’80 Moby Dick o ancora il geniale artista Vinicio Capossela che ne fa menzione nel brano Le Pleiadi.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
Il nome della Costellazione Croce del Sud Essa si colloca nell’ambito della Via Lattea, rappresenta una tra le costellazioni pi\u00f9 luminose del cielo australe e si colloca tra le 88 costellazioni cosiddette moderne. A seguito delle osservazioni di Tolomeo, si credeva che appartenesse alla Costellazione del Centauro, rappresentandone le zampe posteriori, solo pi\u00f9 tardi intorno […]<\/p>\n","protected":false},"author":33,"featured_media":0,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"inline_featured_image":false,"footnotes":""},"categories":[461],"tags":[],"class_list":["post-42691","post","type-post","status-publish","format-standard","hentry","category-costellazioni"],"acf":[],"yoast_head":"\n