{"id":41366,"date":"2017-04-19T12:50:37","date_gmt":"2017-04-19T10:50:37","guid":{"rendered":"https:\/\/osr.org\/?p=41366\/"},"modified":"2024-07-08T11:18:42","modified_gmt":"2024-07-08T09:18:42","slug":"costellazione-auriga","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/osr.org\/it\/blog\/astronomia\/costellazioni\/costellazione-auriga\/","title":{"rendered":"Costellazione Auriga, stelle principali e mitologia"},"content":{"rendered":"
La visibilit\u00e0 migliore la si ottiene, comunque, nei mesi freddi, da novembre ad aprile. La costellazione Auriga confina con il Toro e, seguendo le sue stelle che attraversano anche la Via Lattea si pu\u00f2 arrivare facilmente ad osservare la Stella Polare e la bella costellazione dei Gemelli. Auriga \u00e8 una costellazione di riferimento per gli amanti dell’osservazione del cielo, in quanto una volta individuata pu\u00f2 essere utilizzata come punto di partenza per trovare molte altre stelle interessanti. \u00c8 molto luminosa ed affascinante.<\/p>\n
La costellazione di Auriga \u00e8 molto grande e presenta una quantit\u00e0 e moltitudine di stelle ed oggetti complementari. Tra le principali stelle se ne annoverano alcune doppie ed altre variabili, che vuol dire che cambiano il loro grado di luminosit\u00e0 a seconda di fattori ambientali e climatici nonch\u00e9 tempistici. Grazie al folto numero di stelle variabili Auriga dona un’esperienza di osservazione ogni volta nuova, incantando i suoi ammiratori in emozioni sempre diverse. Le stelle principali di Auriga sono:<\/p>\n
– Capella: una delle stelle pi\u00f9 luminose e belle del firmamento boreale, composta da quattro stelle, due bianche e due arancioni, denominate Almaaz, Mahasim, Menkalinan e Hassaleh. Una menzione particolare va alla stella Almaaz, binaria e dalla forma particolare.
\n– Auriga ha anche un elemento stellare in comune con la costellazione del Toro: alcuni studiosi la attribuiscono a Capella, facendola diventare cos\u00ec una stella a cinque elementi mentre altri la considerano di propriet\u00e0 del Toro come suo corno. Per questo motivo \u00e8 chiamata Beta Tauri, ossia “la seconda del Toro”<\/p>\n
Le stelle secondarie e doppie, molto luminose e di facilissima osservazione, soprattutto nei periodi giusti, di Auriga, sono:<\/p>\n
– la doppia stella ADS4262: di magnitudine 7 quindi estremamente luminose e bianche
\n– la cosiddetta 14 di Auriga: un’altra coppia di stelle bianche particolarmente brillanti, una da 5 e una da 8
\n– una coppia molto simile alla 14 di Auriga, appunto per questo denominata 41 di Auriga
\n– HD35295: coppia formata da una stella di magnitudine 6 e una sorella di magnitudine 8<\/p>\n
La moltitudine di oggetti stellari a luminosit\u00e0 variabile \u00e8 la caratteristica pi\u00f9 bella ed interessante della costellazione di Auriga. La loro luminosit\u00e0 \u00e8 talmente intensa che, alcune di esse, sono visibili anche ad occhio nudo, soprattutto nei cambi d’intensit\u00e0. Alcune delle pi\u00f9 note e conosciute stelle variabili Aurigae sono la coppia della Epsilon Aurigae, con una super gigante gialla visibile e la sorella invisibile, e la Zeta Aurigae o Heidi. Le stelle variabili sono comunque tante e vengono identificate con i simboli delle lettere dell’alfabeto greco. La loro totalit\u00e0 viene chiamata col genitivo latino “Aurigae” che significa “appartenenti ad Auriga, di Auriga”.<\/p>\n
La costellazione \u00e8 attraversata dalla Via Lattea, dalla quale si sprigionano polveri luminose ed attorno alla quale si posizionano numerosi oggetti non stellari e belle nebulose, osservabili anche con telescopi domestici. La parte pi\u00f9 bella della costellazione Auriga, che cattura emozionalmente ed a livello di interesse gli osservatori pi\u00f9 esperti, \u00e8 quella centro-meridionale, che si caratterizza per le nebulose pi\u00f9 brillanti ed alcune galassie particolarmente luminose, oltre che per giochi di luce dati dalle polveri.<\/p>\n
L’auriga, nella letteratura ed antologia greca, era un carro da guerra guidato da un valoroso guerriero, in grado di condurre cavalli.<\/p>\n
Una delle tante interpretazioni a sfondo mitologico che si d\u00e0 alla costellazione Auriga \u00e8 che rappresenti il carro del figlio di Ermes, il Re Enomao, padre della splendida Ippodamia, donna bellissima e dolcissima che lui, per gelosia, non voleva concedere in sposa a nessuno. Per questo motivo era solito decapitare, dopo aver torturato e picchiato con violenza, chiunque si avvicinasse ad Ippodamia per corteggiarla.<\/p>\n
Un’altra versione racconta, invece, che il Re Enomao sfidasse i pretendenti della sua bella figlia ad una gara di carri durante la quale, se lui riusciva a raggiungerli, li uccideva. Un giorno per\u00f2, Ippodamia s’innamor\u00f2 perdutamente di un giovane, tale Pelopio, e preg\u00f2 un collaboratore del padre di fare in modo che lui potesse vincere l’impossibile gara con suo padre.<\/p>\n
Questo servitore del Re Enomao, anch’egli innamorato di Ippodamia ma cosciente del fatto che fosse per lui un amore impossibile, decise di aiutare la fanciulla e fece in modo che il carro del Re fosse sprovvisto di freni.<\/p>\n
Durante la folle corsa, il Re Enomao, a causa di questo, mor\u00ec. Pelopio, vedendo il dolore della sua Ippodamia per la perdita del padre, uccise il collaboratore del Re che aveva provocato l’incidente, anche se sotto preghiera della Principessa. Leggenda narra che questo collaboratore fosse Mirtilo, anch’egli figlio di Ermes ma nato da altre nozze e, quindi, non considerato importante.<\/p>\n
Commosso per\u00f2 da questa storia, dove Mirtilo per amore uccise, sacrificando la donna del suo cuore ad un pretendente da lei amato, il Dio lo trasform\u00f2 in una splendida e splendente stella a forma di carro: la costellazione Auriga.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
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