Caratteristiche della stella Vega<\/h3>\n
Il suo aspetto sferoide oblato \u00e8 dovuto a una rotazione particolarmente alta attorno al suo asse. Molti astronomi si servono della stella Vega come punto di riferimento per calibrare al meglio tutti i loro strumenti osservativi di ricerca. Gli scienziati, inoltre, sono soliti catalogarla come stella bianca di sequenza principale, di tipo A, essendo relativamente giovane, piuttosto grande e che ruota velocemente attorno al Sole<\/a>. <\/strong><\/p>\n In effetti, la stella Vega \u00e8 in grado di ruotare intorno al suo asse molto pi\u00f9 velocemente del sole: una volta ogni 16 ore rispetto a una volta ogni 27 giorni terrestri. Contraddistinguendosi per un ritmo fulmineo, la raccolta di dati inerenti al suo movimento e ai pianeti nelle vicinanze pu\u00f2 andare incontro a non poche complicazioni.<\/strong><\/p>\n La brillantezza di questa stella viene espressa attraverso la magnitudine: si tratta di una scala logaritmica standard che esprime un valore numerico. Questo tende a decrescere nel momento in cui aumenta la luminosit\u00e0 della stella.<\/strong><\/p>\n In generale, nel cielo notturno, le stelle pi\u00f9 deboli percepibili anche a occhio nudo presentano una magnitudine pari a 6. Le stelle pi\u00f9 brillanti, di converso, presentano valori negativi in termini di magnitudine. Per la stella Vega, gli astronomi hanno deciso di rappresentarla con magnitudine pari a 0<\/strong>. Come mai? Sostanzialmente, al fine di standardizzare la scala delle magnitudini.<\/p>\n In passato, Vega venne impiegata per calibrare le scale di luminosit\u00e0 nell\u2019ambito della fotometria<\/strong>. Allo stato attuale delle cose, invece, il valore di magnitudine zero viene inquadrato a livello di flusso per una questione meramente convenzionale. Il motivo di fondo, infatti, \u00e8 che la stella Vega non risulta sempre visibile per poter eseguire in modo corretto e diretto tutte le calibrazioni del caso.<\/strong><\/p>\n Il sistema fotometrico UBV<\/strong> \u00e8 deputato a eseguire la misurazione della magnitudine delle stelle attraverso filtri ultravioletti, blu e gialli, corrispondenti ai suddetti valori: U, B e infine V. La stella Vega insieme ad altre cinque viene utilizzata per decretare quali sono i valori medi del suddetto sistema fotometrico, la cui introduzione \u00e8 datata agli Anni Cinquanta.<\/p>\n “U \u2212 B = B \u2212 V = 0”<\/strong> <\/em>\u00e8 la formula che stabilisce la magnitudine media per queste 6 stelle: Lo spettro elettromagnetico di Vega \u00e8 nel complesso piatto per quanto riguarda la regione visibile. La radiazione emessa ha una densit\u00e0 di flusso tra i 2000-4000 Jy (jansky).<\/p>\n Numerosi studi hanno per\u00f2 confermato che Vega registra una rapida diminuzione in termini di densit\u00e0 di flusso in riferimento alla regione dell\u2019infrarosso. Il valore si attesta attorno ai 100 Jy<\/strong> (jansky) a fronte di una lunghezza d\u2019onda pari a 5000 nm.<\/p>\n Con la scoperta della sua rotazione rapida, tutta una serie di dati formulati, dando per scontata la simmetria sferica della stella, potrebbero perci\u00f2 essere nuovamente ridiscussi. Sviluppare nuovi modelli fisici e accertare quanto di nuovo scoperto potrebbe contribuire a migliorare in maniera considerevole il processo di calibrazione<\/strong> dei vari dispositivi di ricerca.<\/p>\n Il nome originario era Wega<\/strong><\/em>, poi soppiantato per libera traslitterazione in Vega. L\u2019etimologia del nome Vega deriva dall\u2019arabo w\u0101qi, vale a dire plananti. Nell\u2019XI secolo, gli astronomi arabi solevano definirla come l\u2019avvoltoio planante, in quanto vedevano nella Lira un uccello rapace in procinto di planare. Con ogni probabilit\u00e0, si trattava di un avvoltoio o di un\u2019aquila.<\/p>\n Anche in India e nell\u2019antico Egitto, la rappresentazione di una costellazione sotto forma di avvoltoio non costituiva in alcun modo una novit\u00e0 assoluta. Per l\u2019Occidente, invece, bisogno attendere le Tavole Alfonsine, affermatesi attorno al XIII secolo per ordine di Alfonso X, re di Castiglia<\/strong>.<\/p>\n Veka, Vagieh e Waghi<\/em> <\/strong>erano le varianti del nome originale arabo con cui questa stella divenne nota nel corso dei secoli.<\/p>\n Vega \u00e8 la stella guida della costellazione della Lira. Forma un triangolo insieme ad altre due stelle, vale a dire Alrair dell\u2019Aquila e Deneb del Cigno. Nello specifico, Vega rappresenta il vertice alto ed \u00e8 ben visibile nelle prime ore della sera nel corso dell\u2019estate boreale<\/strong>. Da notare che al crepuscolo la maggior parte delle stelle risulta ancora soffocata dal bagliore della luce del Sole.<\/p>\n Molti manufatti umani, in modo particolare strumenti scientifici e mezzi di trasporto, devono il loro nome alla stella Vega. Nel 1927 debutto un aereo di linea, noto come Lockheed Vega.<\/p>\n Nel 1971<\/strong> venne lanciata sul mercato la Chevrolet Vega, automobile molto apprezzata nel corso degli anni. Anni dopo, l\u2019Agenzia Spaziale Europea scelse il nome di questa stella per un suo lanciatore. Lo stesso fece poi l\u2019Unione Sovietica nel dicembre del 1984 con le sonde Vega 1 e Vega 2, destinate a scopi esplorativi.<\/p>\n A detta di Spencer Hurt, questo potenziale esopianeta<\/a> avrebbe dimensioni paragonabili a quelle di Nettuno<\/strong>, forse anche di Giove<\/a>, e si troverebbe molto vicino alla stella Vega, pi\u00f9 di quanto ad esempio Mercurio lo sia per il Sole. Le condizioni di vita l\u00ec non sarebbero ottimali, dato che nella sua atmosfera il ferro finirebbe per sciogliersi in gas. Non resta da far altro che attendere che l’esopianeta venga confermato oppure smentito.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Che tipo di stella \u00e8 la stella Vega? Vega \u00e8 la quinta stella pi\u00f9 luminosa del cielo e al tempo stesso la seconda pi\u00f9 luminosa dell’intero emisfero boreale. Di colore bianco, si trova nella costellazione della Lira, distante 25 anni luce da noi. Nell\u2019antichit\u00e0 ricopriva il ruolo di Stella Polare. 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![\"scatto](\"https:\/\/osr.org\/wp-content\/uploads\/2023\/01\/vega-2.jpeg\" "\\"Impiego")
In passato, Vega \u00e8 stata inquadrata come stemma modello per calibrare strumenti osservativi, volti a misurare spettro, indice di colore, temperatura effettiva, luminosit\u00e0 e magnitudine, oltre che per i telescopi.<\/p>\nIl sistema fotometrico UBV<\/h3>\n
Perch\u00e9 questa stella si chiama Vega: ecco cosa significa<\/h2>\n
Come e quando vedere la stella Vega?<\/h2>\n
Eponimia<\/h3>\n
Stella Vega ed esopianeti: c’\u00e8 un collegamento?<\/h2>\n