L’obiettivo principale degli alchimisti era l’ottenimento della pietra filosofale<\/strong>, attraverso cui giungere all’immortalit\u00e0 e all’onniscienza. Affonda le sue radici nella metallurgia: si basa, in una delle sue interpretazioni pi\u00f9 diffuse, su di una gerarchia tra i metalli. L’oro<\/strong> \u00e8 il metallo superiore, nobile per eccellenza.<\/p>\n Attraverso la pietra filosofale<\/strong>, secondo gli alchimisti, si poteva ottenere l’oro dalla materia non nobile.<\/p>\n Non conosciamo con certezza le origini remote dell’alchimia. Il luogo in cui inizialmente questa scienza si manifest\u00f2 \u00e8 altrettanto sconosciuto: forse in Cina, forse in Mesopotamia, forse in Egitto, forse in Assiria. Anche le prime testimonianze scritte sono incerte. Le tracce lasciate dagli alchimisti alessandrini<\/strong> possono essere datate dal III al V secolo d.C.<\/p>\n Se consideriamo anche la metallurgia<\/strong>, dal momento che la lavorazione del piombo era considerata un’attivit\u00e0 sacra, con valore rituale e non tecnica, parliamo persino di 9mila anni fa<\/strong>.<\/p>\n Gli alchimisti stessi ponevano l’origine della loro arte in un passato aurorale<\/strong>, tanto lontano da essere astorico<\/strong>, nato prima della Storia.<\/p>\n Veneravano come loro predecessore Ermete Trismegisto<\/strong>. Nipote di Adamo, egli sarebbe vissuto prima del diluvio universale.<\/p>\n Il grande sogno della pratica alchimistica era rappresentato dall’ottenimento della pietra filosofale<\/strong>. Essa avrebbe il potere di:<\/p>\n Questo processo, apparentemente materialista<\/strong>, ha una lettura spirituale presso gli alchimisti. Trasformando un metallo vile in oro, il filosofo trascendeva la materia, diventando essenza spirituale<\/strong>.<\/p>\n L’oro \u00e8 il metallo nobile per eccellenza e il suo legame con l’immortalit\u00e0 \u00e8 gi\u00e0 presente nelle sepolture dei popoli antichi. Gli archeologi infatti ritrovano molti manufatti d’oro nelle tombe antiche.<\/p>\n La scoperta della pietra filosofale \u00e8 spesso attribuita a Nicolas Flamel.\u00a0<\/strong>I suoi scritti, composti diversi secoli dopo la sua morte, non sono tuttavia considerati autentici.<\/p>\n La metallurgia nell’antichit\u00e0 era infatti inserita in una cornice rituale e spirituale<\/strong>.<\/p>\n L’alchimia speculativa entr\u00f2 in contatto con le filosofie sue contemporanee. Dalla filosofia greca in particolare venne mutuata la teoria dei quattro elementi<\/strong>. A ciascuno degli elementi venne attribuita una qualit\u00e0, un colore e una sensazione:<\/p>\n Nel mondo islamico l’alchimia si dedic\u00f2 specialmente alle scoperte chimiche. Esse hanno portato alla scoperta di diverse sostanze, quali l’acido muriatico, l’acido nitrico e la soda. Anche la maggior parte della terminologia alchemica ha radici arabe, come lo stesso termine alchimia<\/em>,\u00a0elisir, alambicco, atanor\u00a0<\/em>(il forno adoperato dagli alchimisti), ma anche alcol.<\/em> L’acqua regia,\u00a0<\/strong>un composto di acido muriatico e acido nitrico, sarebbe stata in grado di sciogliere l’oro. La creazione di questo composto \u00e8 stato uno degli obiettivi della Grande Opera per molti secoli.<\/p>\n Ibn Zakariyya\u00a0<\/b>e Geber\u00a0<\/b>furono i due grandi protagonisti dell’alchimia islamica.<\/p>\n Gli alchimisti cristiani<\/strong> intesero l’alchimia come via del cammino verso la Purezza<\/strong>. L’obbedienza agli insegnamenti di Cristo era necessaria per raggiungere la Salvezza<\/strong>. Se la Salvezza \u00e8 un obiettivo collettivo, la Purezza \u00e8 invece un cammino di perfezione individuale.<\/p>\n I primi alchimisti europei furono perseguitati dalla Chiesa, ma ebbero il merito di cominciare a portare in Europa la scienza del mondo arabo.<\/p>\n L’alchimia medievale europea ha una data di nascita precisa: 11 febbraio 1144. In quel giorno Roberto di Chester<\/strong>, matematico e astronomo inglese, termin\u00f2 la traduzione in latino del trattato arabo Il libro della composizione di alchimia<\/em>. Trov\u00f2 il manoscritto a Segovia, poco pi\u00f9 a nord di Madrid.<\/p>\n Per circa un secolo gli alchimisti europei si occuparono essenzialmente dell’apprendimento, della traduzione e del commento dei testi arabi.<\/p>\n Ruggero Bacone<\/strong> scrive dell’uovo filosofico<\/em><\/strong> (ovvero la Pietra Filosofale) e di come realizzarlo.<\/p>\n A Raimondo Lullo<\/strong> sono invece attribuiti diversi scritti e la produzione dell’oro filosofale<\/em> per la corona d’Inghilterra.<\/p>\n Arnaldo da Villanova\u00a0<\/strong>\u00e8 il pi\u00f9 famoso alchimista medievale. A suo tempo egli era considerato la massima autorit\u00e0 in materia. Fu addirittura il medico dei papi Clemente V Benedetto XI. Alla conoscenza della lingua e della cultura araba, un\u00ec la padronanza della fisica e delle scienze naturali.<\/p>\n A ciascun metallo \u00e8 associato un pianeta e una parte del corpo umano, secondo i seguenti legami:<\/p>\n Anche gli animali fanno parte della simbologia alchemica, in particolare il corvo<\/strong> (corrisponde alla Nigredo<\/em>), il cigno<\/strong> (Albedo<\/em>) e la fenice<\/strong> (Rubedo<\/em>). Nigredo<\/em>, Albedo<\/em> e Rubedo<\/em> sono gli stadi principali della materia nel processo alchemico.<\/p>\n La fenice,<\/strong> in particolare, data la sua possibilit\u00e0 di rinascere dalle ceneri<\/strong>, rappresenta uno dei principi cardine<\/strong> dell’alchimia, secondo cui \u00abnulla si crea e nulla si distrugge\u00bb.<\/p>\n Anche l’uroboro<\/strong>, il serpente che si mangia la coda, \u00e8 un simbolo ricorrente. Rispecchia il concetto di ciclicit\u00e0 del tempo\u00a0<\/strong>e del principio dell’Uno come il principio indicante l’unit\u00e0 del Tutto ( riassunto nell’espressione greca \u1f12\u03bd \u03c4\u1f78 \u03a0\u1fb6\u03bd<\/strong>, Tutto \u00e8 Uno<\/strong>)<\/em><\/span><\/p>\n L’Opus Alchemicum<\/em><\/strong>\u00a0(“processo alchemico” per ottenere la pietra filosofale) avviene in quattro operazioni e in tre fasi. Le operazioni sono:<\/p>\n Le fasi corrispondenti invece sono: coagulazione<\/em>, fissazione<\/em>, tintura.<\/em><\/p>\n La materia in questo processo raggiunge cinque stadi:<\/p>\n Gli stessi termini alchimia<\/em> e chimica<\/em> hanno la stessa origine<\/strong> (il prefisso al- <\/em>non \u00e8 altro che l’articolo determinativo arabo).<\/p>\n Il processo che port\u00f2 alla divisione tra una disciplina con una forte componente magica e rituale e una scienza esatta galileiana fu tutt’altro che breve e lineare. Le scoperte scientifiche che si porranno alla base della chimica moderna non saranno sufficienti ed accettate universalmente fino al XIX secolo.<\/p>\n Alberto Magno<\/strong> ha un’importanza notevolissima. Anzitutto, fu uno dei primi maestri alchimisti, ma, soprattutto, San Tommaso d’Aquino fu suo discepolo. La leggenda dice che il segreto della pietra filosofale fu consegnato ad Alberto Magno attraverso una catena iniziatica. Alberto lo condivise con Tommaso. Ad Alberto vengono attribuiti numerosi scritti alchemici, tra cui il De Alchimia<\/em> (“L’alchimia”) e il\u00a0De mineralibus breve compendium\u00a0<\/em>(“Breve compendio sui minerali”).<\/p>\n Il De Alchimia<\/em> contiene, per la prima volta, un decalogo per l’alchimista<\/strong>. In quest’occasione d\u00e0 dei consigli ancora seguiti dai praticanti: vivere ritirato, nel silenzio dello studio e della preghiera e con cuore puro. Inoltre prevede l’obbligo di evitare ogni contatto con principi e uomini di governo, che pretenderebbero da lui solo la fabbricazione di oro. L’alchimia, \u00e8 invece, una faccenda del tutto diversa. Il suo aspetto centrale \u00e8 il fatto di essere una teoria pansofista costruita sull’illuminazione dell’iniziato. A lui si attribuisce anche il merito di aver creato una linguaggio e un metodo alchemico, cos\u00ec come di altre scienze come la botanica.<\/p>\n Molti filologi attribuiscono a San Tommaso d’Aquino<\/strong> il trattato Aurora<\/em> Consurgens<\/i> (Aurora<\/em> sorgente<\/em>). Risalente al XV secolo, \u00e8 un commento al trattato dell’alchimista egiziano Ibn Umayl<\/strong> Acque argentee e terra stellata, <\/em>steso attorno al 1000 d.C.. Quest’ultimo tratta dell’alchimia in senso metaforico e religioso. Egli voleva distaccarsi nettamente dai suoi predecessori, che consideravano l’alchimia in un senso pi\u00f9 concreto e materialista. Il manoscritto di San Tommaso riprende questi temi, ed \u00e8 ricco di miniature colorate, di metafore, ed \u00e8 presente la figura dell’uroboro<\/strong>. La sua paternit\u00e0 \u00e8 tuttavia dibattuta.<\/p>\n Paracelso <\/strong>(1493-1541) diede una nuova forma all’alchimia, focalizzandosi sulla comprensione del corpo umano e rigettando l’occultismo e marginalizzando la metallurgia. In particolare si dedic\u00f2 alla creazione di farmaci. La sua convinzione era che le malattie derivassero da uno squilibrio tra sale, zolfo e mercurio nell’organismo. Quindi, per raggiungere nuovamente lo stato di salute era sufficiente equilibrare questi minerali. Tutto questo era compito dell’alchimia.<\/p>\n La scienza alchemica \u00e8 entrata in una fase di profondo declino<\/strong> con l’affermarsi del positivismo<\/strong> e delle scienze esatte, a partire dal XVIII secolo. Le tracce lasciate nell’immaginario sono tuttavia innegabili e molto importanti. In particolare Karl Gustav Jung<\/strong> si \u00e8 dedicato allo studio dei simboli alchemici<\/strong>, che costituiscono parte integrante della sua psicologia analitica. Nel saggio Psicologia e alchimia,\u00a0<\/em>edito nel 1944 a seguito di quindici anni di studi, il filosofo austriaco mette in relazione gli archetipi, le immagini primordiali dell’inconscio collettivo, con i simboli alchemici. Egli voleva dimostrare l’esistenza di un inconscio collettivo<\/strong>, che aveva come manifestazione la produzione dei mandala<\/strong><\/em>. L’alchimia \u00e8 una metafora della realizzazione del s\u00e9. Le similitudini tra psicologia e alchimia sono molteplici, sia in quanto a forma, sia in quanto ad obiettivi.<\/p>\n L’alchimia \u00e8 fonte di ispirazione di molti prodotti della cultura pop degli ultimi decenni. A chi di voi non \u00e8 venuto in mente almeno una volta, leggendo cos\u00ec spesso della pietra filosofale, il primo capitolo della saga del giovane mago pi\u00f9 famoso al mondo, Harry Potter e la Pietra Filosofale<\/em> (2001)?<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Alchimia: definizione e significato Il termine alchimia deriva dall’arabo al-kh\u012bmiyya\u00a0(letteralmente\u00a0la chimica), a sua volta dal greco khymeia\u00a0(saldare). \u00c8 una scienza non esatta, a met\u00e0 fra la chimica e la filosofia. L’obiettivo principale degli alchimisti era l’ottenimento della pietra filosofale, attraverso cui giungere all’immortalit\u00e0 e all’onniscienza. 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le radici storiche dell’alchimia<\/h3>\n
L’alchimia e la pietra filosofale<\/h3>\n
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Alchimia ermetica o metallurgica<\/h3>\n
![\"Simbolo](\"https:\/\/osr.org\/wp-content\/uploads\/2021\/04\/Alchimia.jpeg\" "\\"Alchimia\\"")
La metallurgia \u00e8 stata la prima emanazione dell’alchimia. Le due testimonianze pi\u00f9 antiche sono contenute nel papiro di Leida<\/strong> e nel papiro di Stoccolma<\/strong>. Il primo trattato che inser\u00ec la metallurgia in una cornice rituale ed alchemica, fu il trattato Fisica e Mistica.<\/em>\u00a0<\/strong>A lungo attribuito a Democrito, oggi sappiamo che fu composto da un anonimo nel III secolo d.C.<\/p>\nAlchimia speculativa<\/h3>\n
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Alchimia farmacologica e l’Islam<\/h3>\n
Alchimia mistica<\/h3>\n
Alchimia Europea<\/h3>\n
I simboli e gli elementi dell’Alchimia<\/h2>\n
![\"Bellissima](\"https:\/\/osr.org\/wp-content\/uploads\/2021\/04\/Alchimia-3-300x164.jpeg\" "\\"Simboli")
Il linguaggio e la pratica alchemici sono pregni di simboli.<\/p>\n\n
Il processo alchemico e i 5 stadi della materia<\/h2>\n
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\n
L’Alchimia e la chimica<\/h2>\n
![\"Strano](\"https:\/\/osr.org\/wp-content\/uploads\/2021\/04\/Alchimia-4.jpeg\" "\\"Alchimia\\"")
La nascita della chimica viene fatta risalire da molti al 1661, quando Robert Boyle,\u00a0<\/strong>scienziato e filosofo irlandese, scrisse il trattato The Sceptical Chymist<\/i> (“Il chimico scettico”), in cui operava una netta distinzione fra alchimia e chimica. Prima le due scienze non erano nettamente distinte.<\/p>\nChi sono gli alchimisti pi\u00f9 famosi della storia?<\/h2>\n
L’alchimia oggi: Alchimia moderna<\/h2>\n