Abbiamo sorvolato Marte, l’abbiamo orbitato, esaminato via radar, su Marte ci siamo schiantati con dei razzi, siamo rimbalzati, rotolati, abbiamo spalato Marte, l’abbiamo perforato e cotto e fatto saltare in aria. Cose ancora da fare: calpestarlo”<\/em> .<\/p>\nMarte come il deserto dello Utah<\/h2>\n Per riuscire in questa impresa la Nasa ha deciso di mettere alla prova i futuri cosmonauti con un addestramento unico che simula da tutti i punti di vista la vita su Marte.<\/p>\n
In un tratto remoto del deserto dello Utah gli equipaggi della Mars Desert Research Station provano sulla propria pelle quello che una spedizione umana si troverebbe ad affrontare una volta atterrata sul pianeta rosso. \nLo scenario che offre questo tratto di deserto \u00e8 unico al mondo ed assomiglia incredibilmente alla geologia di Marte tanto che offre la possibilit\u00e0 di sperimentare un\u2019avventura da veri \u201cmarziani\u201d.<\/p>\n
Come avviene per una missione spaziale, i team lavorano sul campo alla mappatura geologica, alla raccolta e all’analisi dei dati raccolti. Rigorosamente in tute spaziali i partecipanti sono messi alla prova quando vengono ricreate situazioni di lavoro in ambienti interni ed esterni anche in condizioni di forte stress come l\u2019isolamento che potrebbero verificarsi durante la permanenza su Marte.<\/p>\n
Gran parte del tempo viene speso all\u2019interno dell\u2019Habitat, la struttura che rappresenta l\u2019unico punto vita della missione, dove l\u2019equipaggio porta avanti i protocolli di lavoro, si ristora e monitora i parametri vitali. Per delle missioni pi\u00f9 durature saranno predisposti degli spazi per creare una forma di agricoltura per\u00a0garantire l\u2019auto sussistenza. L\u2019idea della Nasa e del CIP \u00e8 quella di selezionare delle variet\u00e0 di tuberi e verdure in grado di resistere all\u2019atmosfera marziana, prevalentemente composta da anidride carbonica.<\/p>\n
Durante la missione il team non si far\u00e0 mancare niente, dal buon cibo agli immancabili momenti di svago e di contatto telematico con i propri cari sulla la Terra.<\/p>\n
<\/p>\n
Di questo passo non c\u2019\u00e8 da sorprendersi se tra qualche anno seguiremo comodamente dai nostri schermi la prima passeggiata di un essere umano su Marte.<\/p>\n
Scott kelly <\/strong>\u00e8 uno di quelli che ci crede! L\u2019astronauta della Nasa dopo circa un anno di orbita spaziale \u00e8 convinto che \u201cl’arrivo dell’uomo su Marte \u00e8 assolutamente possibile’<\/em>‘. In videoconferenza dallo spazio Scott ha voluto sottolineare che ci\u00f2 che si \u00e8 fatto fino ad ora \u00e8 la dimostrazione che l\u2019uomo \u00e8 in grado di superare le sfide. L\u2019esplorazione e la curiosit\u00e0 che innesca sono caratteristiche essenzialmente umane e ora\u00a0\u00e8 arrivato il momento di superare quegli ostacoli che ci hanno tenuti lontani dal pianeta rosso. \nI futuri viaggi nello spazio pi\u00f9 o meno profondo potranno presentare difficolt\u00e0 inedite, ma la Nasa avverte che prender\u00e0 tutte le precauzioni per garantire la salute degli astronauti anche se tutti siamo consapevoli che una missione umana su Marte potrebbe essere un viaggio di sola andata verso l’ignoto. Gi\u00e0 nel 2016, la Nasa lancer\u00e0 una nuova missione, \u00e8 tenter\u00e0 di dirigersi verso Marte con Mars nel 2020. Chiss\u00e0 se questa nuova tecnologia di esplorazione senza precedenti ci spinger\u00e0 a tentare qualcosa che fino a poco tempo fa era solo un utopia.<\/p>\nAdesso la domanda \u00e8: il Pianeta rosso \u00e8 pronto per ospitarci? Presto lo scopriremo.<\/strong> Intanto sono state create gi\u00e0 delle mappe che rappresentano in modo molto dettagliato il territorio marziano tanto che i futuri coloni marziani potrebbero un giorno servirsi di queste mappe come le normali applicazioni per smartphone.<\/p>\n <\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"
“Non vedo l’ora di vedere le impronte umane sul suolo marziano” ha dichiarato con entusiasmo il carismatico Adam Steltzner, ingegnere capo della fortunata missione Curiosity. La missione prende il nome \u00a0dal piccolo rover\u00a0che la Nasa ha mandato su Marte per investigare sulle capacit\u00e0 del pianeta rosso\u00a0di sostenere la vita. Ed ecco che subito dopo l\u2019atterraggio […]<\/p>\n","protected":false},"author":33,"featured_media":0,"comment_status":"closed","ping_status":"closed","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"inline_featured_image":false,"footnotes":""},"categories":[184],"tags":[],"class_list":["post-13958","post","type-post","status-publish","format-standard","hentry","category-astronomia"],"acf":[],"yoast_head":"\n
Colonizzazione di Marte: la Nasa fa sul serio. - Online Star Register<\/title>\n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n \n\t \n\t \n\t \n