{"id":135389,"date":"2020-08-13T16:41:03","date_gmt":"2020-08-13T14:41:03","guid":{"rendered":"https:\/\/osr.org\/?p=135389"},"modified":"2024-07-08T11:16:48","modified_gmt":"2024-07-08T09:16:48","slug":"philofobia-paura-damare-cose-sintomi-e-rimedi","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/osr.org\/it\/blog\/consigli-e-regali\/philofobia-paura-damare-cose-sintomi-e-rimedi\/","title":{"rendered":"Philofobia (paura d’amare): cos’\u00e8, sintomi e rimedi"},"content":{"rendered":"
Tale fobia \u00e8 decisamente pi\u00f9 accentuata della semplice paura di soffrire causata magari da una delusione amorosa. Al contrario, si tratta di qualcosa che in maniera apparente non ha n\u00e9 una motivazione n\u00e9 una logica.<\/p>\n
Questo ovviamente analizzando la situazione dalla prospettiva di chi non vive tutto questo, perch\u00e9 in realt\u00e0 infatti una spiegazione logica per coloro che vivono la situazione in un certo modo, esiste sempre. In questo articolo quindi, vedremo esattamente come si manifesta la philofobia, quali sono i suoi sintomi, e i possibili rimedi.<\/b><\/p>\nCos’\u00e8 una paura?<\/b><\/h2>\n
Probabilmente non esiste essere umano che non abbia paura di qualcosa, e questo \u00e8 un dato di fatto. Ad incutere timore<\/b> possiamo trovare pi\u00f9 fattori: un evento, un determinato oggetto, una situazione o uno scenario.<\/b> Ad ogni modo, qualsiasi dei fattori elencati, viene recepito come minaccioso o pericoloso. In alcuni casi la mente umana avverte come minaccia l’ignoto, proprio perch\u00e9 non prevedibile.<\/p>\n
Il motivo in questo caso \u00e8 molto semplice: proprio perch\u00e9 si conosce bene la situazione, non ci si reputa all’altezza di affrontarla.<\/b> Come detto, ogni persona ha delle paure, pi\u00f9 o meno piccole, pi\u00f9 o meno facilmente affrontabili. Alcuni hanno paura delle altezza, altri dei luoghi chiusi, altre ancora determinati animali, o chi pi\u00f9 semplicemente si fa prendere dal panico in prossimit\u00e0 di un esame.<\/p>\n Tutte queste fobie per\u00f2, sono molto frequenti ma altrettanto facilmente decifrabili. Il discorso diventa notevolmente pi\u00f9 complesso nel momento in cui ad incutere timore troviamo uno scenario che potenzialmente di pericoloso ha ben poco. Uno di questi scenari \u00e8 l’amore.<\/p>\n La philofobia <\/b>non \u00e8 da considerarsi come una patologia a tutti gli effetti, ma comunque non deve essere sottovalutata,<\/b> perch\u00e9 non consente alle persone che appunto ne soffrono di vivere pienamente una relazione. Molto spesso i soggetti affetti da philofobia vengono considerati come incapaci di intrattenere storie d’amore impegnative, o come persone immature. In realt\u00e0 la situazione \u00e8 pi\u00f9 complessa di come appare, e dobbiamo fare un passo indietro.<\/p>\n Il padre della psicoanalisi sosteneva che il momento in cui si ama, \u00e8 anche quello dove si \u00e8 maggiormente esposti verso la sofferenza.<\/b> Ma se stabilire con esattezza cosa sia l’amore \u00e8 difficile, \u00e8 invece possibile descrivere come questo sentimento si manifesta. Innamorarsi significa vivere una moltitudine di emozioni davvero molto intense, tra cui felicit\u00e0 ed eccitazione.<\/p>\n Ma tali emozioni non sono solamente di natura positiva, perch\u00e9 durante la fase dell’innamoramento,<\/a><\/b> parallelamente si manifestano anche ansia e paura,<\/b> soprattutto quella dell’incognito, dal momento che nessuno pu\u00f2 conoscere i risvolti di una storia d’amore e quali saranno le sue evoluzioni. Quando si ama nascono quindi mille preoccupazioni, tra cui quella che l’altra persona sia in grado di amare con la stessa intensit\u00e0, oppure se sia meritevole della fiducia concessa.<\/p>\n In parole povere, chi ha paura di amare<\/b> in realt\u00e0 non teme<\/b> tanto l’innamoramento, quanto le reazioni che questa condizione potrebbe far nascere in lui.<\/b> Il soggetto teme quindi di lasciarsi andare, di non avere il controllo della situazione, di ritrovarsi ad agire in maniera non razionale, o pi\u00f9 semplicemente di mettersi a nudo, mostrando il suo “io” pi\u00f9 profondo.<\/p>\n Come anticipato, la philofobia<\/b> \u00e8 la paura,<\/b> apparentemente ingiustificata, di amare.<\/b> Il soggeto che vive questa condizione non manifesta solamente disagio e ansia nel momento in cui si relaziona con potenziali compagni di vita, ma ha la tendenza a isolarsi completamente da qualsiasi legame, compresi quelli familiari o di semplice amicizia. Filofobia e philofobia infatti, sono due facce della stessa moneta.<\/p>\n Quando la condizione comincia a manifestarsi, la persona comincer\u00e0 ad isolarsi in maniera progressiva.<\/b> Ci\u00f2 che aggrava la situazione \u00e8 che chi circonda il soggetto tender\u00e0 a sua volta ad alienarlo, semplicemente perch\u00e9 non sapr\u00e0 come comportarsi e nemmeno come aiutarlo. \u00c8 abbastanza frequente infatti, che famiglia e amici recepiscano questo malessere come una normale ricerca di solitudine.<\/p>\n Le primissime avvisaglie della philofobia<\/a> si verificano nel momento in cui una persona evita i contatti con altri individui<\/b> che potenzialmente potrebbero diventare dei partner.<\/b> Con il passare del tempo questa tendenza si estender\u00e0 verso qualsiasi rapporto affettivo. Ci sono vari stadi per questa condizione, e in quelli pi\u00f9 gravi i sintomi non sono solamente di natura psicologica, ma possono sfociare anche in stati fisici.<\/p>\n Come detto, in alcuni casi i sintomi possono essere anche di natura fisica. In pratica dall’inquietudine, ansia e angoscia, si passa a tachicardia, attacchi di panico, nausea, sudorazione, affanno, tremori, pianto, secchezza delle fauci, tremori<\/b> ed altri ancora. Quando il problema \u00e8 di lieve entit\u00e0, questi sintomi che in alcuni casi possono diventare particolarmente limitanti, possono manifestarsi magari prima di un appuntamento galante, ma per condizioni pi\u00f9 gravi il discorso cambia.<\/p>\n Le persone che hanno paura di amare<\/b> mettono in atto una serie di comportamenti, <\/b>alcuni senza una spiegazione plausibile.<\/b> Uno di questi ad esempio \u00e8 scegliere storie o amori impossibili,<\/a> ovvero con persone che quasi sicuramente non ricambieranno il sentimento. L’aggravante \u00e8 che se per qualche strana causa questo dovesse avvenire comunque, chi ha davvero paura di amare mette comunque fine al rapporto.<\/p>\n In che modo lo faranno? Sicuramente in qualche modo apparentemente ingiustificabile. Potrebbero non farsi pi\u00f9 sentire troncando di netto ogni rapporto, oppure spostando il focus del problema sull’altra persona,<\/b> ovvero inventandosi dei difetti che renderebbero non possibile il proseguimento del rapporto. In altri casi la motivazione \u00e8 ancora pi\u00f9 “banale”, ovvero il semplice bisogno di libert\u00e0.<\/p>\n Come qualsiasi fobia che si rispetti, il soggetto philofobico<\/b> \u00e8 consapevole di avere una marcata paura,<\/b> anche eccessiva, verso la situazione temuta. La risposta pi\u00f9 immediata in questo caso \u00e8 l’ansia, affiancata dalla strategia dell’evitamento. Non appena la persona infatti avverte che si sta concretizzando un coinvolgimento emotivo, in grado di stabilire un legame con l’altra persona, si allontaner\u00e0 appunto per paura di essere sopraffatto.<\/p>\n Solitamente l’amore viene percepito come positivo e in grado di portare dei benefici alle persone, e non certamente come un sentimento da cui stare alla larga. Ma non tutte le persone reagiscono allo stesso modo di fronte all’amore, e i casi di persone che ne hanno paura sono pi\u00f9 frequenti di quello che si pensi. Determinati soggetti arrivano a percepire emozioni davvero molto intense, e non sempre positive.<\/p>\n In altre parole, il philofobico<\/b> non ha paura<\/b> dell’amore in quanto tale, piuttosto della reazione che potrebbe avere di fronte a questo evento<\/b>. Perdere il controllo di quelli che sono i propri comportamenti e le proprie emozioni, pu\u00f2 condurre a comportarsi troppo istintivamente, dunque in maniera poco razionale. Ed \u00e8 proprio questa possibile conseguenza a terrorizzare il soggetto philofobico.<\/p>\n Le cause<\/b> o gli elementi scatenanti del problema in alcune situazioni sono di difficile interpretazione, persino per i professionisti del settore. In determinati casi infatti, il soggetto ha la tendenza a soffermarsi su brutti ricordi di qualche relazione familiare.<\/b> Altre volte invece, una delusione reale non si \u00e8 mai verificata, e sussiste semplicemente il timore di venire rifiutati, in altri termini un triste caso di amore non corrisposto.<\/a><\/p>\n Come reazione, il soggetto per paura di soffrire evita totalmente il rischio. Volendo sintetizzare dunque, talvolta il problema \u00e8 solamente il passato<\/b>, a causa di esperienze negative vissute. In altre situazioni invece la causa della philofobia \u00e8 da ricercarsi in una percezione eccessivamente negativa del futuro. Le relazioni tra persone richiedono necessariamente un coinvolgimento emotivo a pi\u00f9 livelli.<\/p>\n \u00c8 in questo frangente che si manifesta la philofobia, ovvero nella non volont\u00e0 del soggetto di concedere questo coinvolgimento emotivo. Le cause dunque che possono portare alla philofobia sono:<\/p>\n \u2022 Esperienze negative pregresse in amore, oppure in altri rapporti familiari o sociali, sia vissuti in prima persona dal soggetto, che dalle persone a lui vicine. In alcune situazioni dunque, la persona philofobica tende a soffermarsi su ricordi spiacevoli di relazioni precedenti finite male,<\/b> quindi sui fallimenti del passato. Altre volte invece, la philofobia pu\u00f2 condurre ad un’enorme paura del rifiuto. Quando ci\u00f2 si verifica, il soggetto eviter\u00e0 in ogni modo relazioni impegnative, proprio per non sperimentare l’imbarazzo che il potenziale amante possa non accettarlo.<\/p>\n Sicuramente parliamo di una situazione spiacevole per chiunque, ma mentre in una persona “sana” si genera solamente un’emozione spiacevole ma controllabile, in un soggetto philofobico nasce una vera e propria paura. Una persona che non soffre di questa condizione, affronta il termine di una storia in maniera “normale”. Con le dovute tempistiche infatti, affronter\u00e0 la situazione e si sar\u00e0 pronti per una nuova storia.<\/p>\n Il soggetto philofobico<\/b> invece, tender\u00e0 a rimanere ancorato a questa situazione passata,<\/b> ritrovandosi di fatto intrappolato all’interno di una situazione psicologica deleteria, che lo porter\u00e0 come detto a scappare, separarsi e isolarsi da chiunque provi ad avvicinarsi.<\/p>\n In primo luogo, se si nutre il sospetto che il partner<\/b> possa soffrire di questa condizione, si deve cercare di comprendere<\/b> che le sue reazioni non derivano da una cattiveria di fondo.<\/b> Solitamente i primi sintomi si manifestano con le comunicazioni che cominciano a diradarsi: meno telefonate, meno messaggi, e chiaramente meno incontri. In alcuni casi i soggetti arrivano a “scomparire” dalla circolazione, magari cambiando anche numero.<\/p>\n Perch\u00e9 \u00e8 opportuno non stare con il fiato sul collo in questi casi, come nel caso di una possibile dipendenza affettiva?<\/a> Perch\u00e9 il soggetto potrebbe mettersi ulteriormente sulla difensiva, innalzando una barriera che altro non \u00e8 che una protezione psicologica, e paradossalmente potrebbe arrivare ad accusare l’altro di non lasciarlo in pace o di stalking. Questo non significa che la philofobia sia una sorta di tunnel senza uscita, perch\u00e9 come vedremo esistono delle soluzioni.<\/p>\n Ad ogni modo, essere troppo presenti significherebbe farlo sentire soffocato,<\/b> quindi si rischierebbe di farlo scappare definitivamente. Al contrario, lasciare lui il giusto spazio, far sentire la presenza senza risultare opprimenti o invadenti, potrebbe produrre dei risultati positivi. Tra l’altro, a prescindere dalla philofobia, amare non \u00e8 una cosa semplice.<\/p>\n Non tutti hanno le medesime tempistiche per comprendere un sentimento cos\u00ec complesso. In parole povere, quando ci si rende conto che il partner ha paura di amare, l’unico modo razionale<\/b> e sensato di comportarsi \u00e8 quello di essere presenti in punta di piedi,<\/b> in maniera delicata, evitando il pi\u00f9 possibile di far sentire l’altra met\u00e0 minacciata. Dunque ci vorr\u00e0 tanta pazienza.<\/p>\n Nel momento in cui ci si rende conto di aver paura di amare, ci sono alcuni accorgimenti pi\u00f9 o meno pratici da adottare per arginare la situazione, fermo restando che come vedremo potrebbe rendersi comunque necessario seguire un percorso con uno psicoterapeuta o uno psicologo.<\/b> Innanzitutto \u00e8 opportuno evitare di anticipare mentalmente qualsiasi evento negativo che potrebbe verificarsi con il partner.<\/p>\n Il fatto che con il compagno\/a precedente sia finita, non significa necessariamente che questo debba accadere con quello presente. Pensarla in questo modo, significa entrare nel meccanismo della profezia autoavverante. In realt\u00e0, ogni amore, ogni situazione, ogni persona, sono cose a s\u00e9. Chi si lamenta di aver sempre trovato la persona sbagliata, sarebbe opportuno si ponesse delle domande sul suo copione sentimentale.<\/p>\n Image by Dragana_Gordic<\/a> on Freepik<\/p><\/figure>Questo significa che in questi casi si rende necessaria un’autonalisi<\/b> di quelle che sono le dinamiche messe in atto e che caratterizzano i pattern di azioni e reazioni, quindi lo stile con cui i rapporti vengono gestiti. In secondo luogo, \u00e8 necessario riuscire a stabilire un rapporto di fiducia con il proprio partner, figura con \u00e8 possibile parlare di quelle che sono le proprie fragilit\u00e0, senza alcun timore o vergogna.<\/p>\n Questo \u00e8 un fattore di importanza fondamentale, in grado di differenziare le relazioni equilibrate, e che potranno durare nel tempo, da quelle sbilanciate, che solitamente non hanno vita lunga. Al contrario, tenersi tutto dentro per la paura di essere criticati, o solo per il timore di essere considerati deboli, aumenta solamente la sfiducia nell’altro, dando origine ad un astio che solitamente porta verso esiti negativi.<\/p>\n In sintesi, le risposte vanno cercate insieme all’altra persona,<\/b> perch\u00e9 farlo solamente con se stessi, porterebbe verso soluzioni sbagliate, anche questo rientra nella sfera dei consigli dell’amare in maniera incondizionata<\/a>. Infine, ma non da ultimo, una buona regola \u00e8 quella di affrontare i problemi e le paure, e non certamente di scappare. Perdonando il gioco di parole, si deve evitare di evitare. Pi\u00f9 la paura sar\u00e0 evitata, pi\u00f9 paura far\u00e0, diventando sempre pi\u00f9 grande in un circolo vizioso senza fine.<\/p>\n Abbiamo detto che la philofobia \u00e8 una percezione errata di un pericolo che in realt\u00e0 non esiste, o che quantomeno non \u00e8 detto si verifichi necessariamente. Fondamentalmente le persone che hanno paura di innamorarsi credono che qualsiasi storia possa nascere, finir\u00e0 sempre e comunque in “tragedia”. Con questo presupposto, appare evidente come il philofobico tenti in qualche modo di proteggersi.<\/p>\n Il soggetto per uscire da questo circolo vizioso<\/b> deve riuscire nell’intento di spezzare questo anomalo legame tra amore e paura,<\/b> totalmente irrazionale. Il primo sforzo da fare \u00e8 quello di provare a lasciarsi andare, e non sottrarsi ad una relazione duratura. La paura di amare deve essere superata, e per farlo si deve cominciare a pensare positivamente al futuro. In questo frangente, il partner pu\u00f2 aiutare moltissimo il soggetto.<\/p>\n
L’ignoto<\/strong> \u00e8 incontrollabile, e questo terrorizza alcune persone che si ritengono inadeguate e prive delle capacit\u00e0 personali per affrontarlo. Ma non necessariamente deve essere una situazione sconosciuta a fare paura. In alcuni casi infatti, anche la situazione opposta, ovvero quella di una circostanza che si conosce molto bene pu\u00f2 generare il medesimo stato d’animo.<\/p>\nCos’\u00e8 l’amore?<\/b><\/h2>\n
Prima di capire con esattezza cos’\u00e8 la philofobia infatti,<\/strong> \u00e8 opportuno comprendere di cosa ha effettivamente paura un soggetto affetto da questa condizione. Cos’\u00e8 l’amore<\/a><\/strong> \u00e8 una di quelle domande che probabilmente non avr\u00e0 mai una risposta certa e precisa, e forse la paura di amare deriva proprio da questa incertezza. Freud in quest’ambito parlava piuttosto chiaramente.<\/p>\nCos\u2019\u00e8 la philofobia <\/b><\/h2>\n
I sintomi della paura d’amare<\/b><\/h2>\n
Quando la condizione \u00e8 particolarmente profonda infatti, i sintomi possono comparire anche in situazioni che agli occhi delle altre persone possono apparire totalmente innocue, ma che il soggetto recepisce invece come pericolose. Dobbiamo ricordare infatti che non \u00e8 mai un evento a determinare un’emozione, ma come tale evento viene vissuto.<\/p>\nPaura d’amare in psicologia<\/b><\/h2>\n
Nei casi estremi infatti, ansia, rabbia, vergogna<\/b> e altri stati d’animo possono prendere il sopravvento,<\/b> a tal punto che il soggetto pu\u00f2 recepire queste condizioni come fuori dal suo controllo, e in grado di modificare sia il suo modo di pensare, che quello di agire. Per qualunque persone soffra di una fobia dunque, compresa quella dell’amore, \u00e8 impensabile perdere il controllo delle proprie azioni.<\/p>\nQuali sono le cause della philofobia<\/b><\/h2>\n
\n\u2022 Alcuni traumi infantili, come abbandono, maltrattamenti, divorzio in famiglia.
\n\u2022 Questioni strettamente legate alla sfera sessuale, come timori causati da fattori di cultura religiosa o pregiudizi in generale.
\n\u2022 Paura che il prossimo possa non accettare il soggetto a causa di problemi di natura fisica o psicologica.
\n\u2022 Problemi di varia natura.<\/p>\nCome comportarsi con un partner philofobico<\/b><\/h2>\n
Una condizione come quella della philofobia non \u00e8 facile da affrontare per il soggetto che ne soffre, ma non lo \u00e8 nemmeno per chi gli sta accanto. Solitamente, la reazione primaria quando il partner comincia a diventare sfuggente, \u00e8 quella di cominciare a chiedere continue spiegazioni dei suoi atteggiamenti, e quindi di ricercare rassicurazioni. Questo in realt\u00e0 \u00e8 il comportamento pi\u00f9 sbagliato da mettere in atto.<\/p>\nQuali sentimenti prova chi ha la philofobia?<\/b><\/h2>\n

Come superare la philofobia<\/b><\/h2>\n