{"id":135388,"date":"2023-02-12T17:52:42","date_gmt":"2023-02-12T15:52:42","guid":{"rendered":"https:\/\/osr.org\/?p=135388"},"modified":"2024-07-08T11:06:05","modified_gmt":"2024-07-08T09:06:05","slug":"cupido-in-mitologia-tutto-sul-dio-dellamore","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/osr.org\/it\/blog\/astronomia\/cupido-in-mitologia-tutto-sul-dio-dellamore\/","title":{"rendered":"Cupido in mitologia: tutto sul dio dell’amore"},"content":{"rendered":"
Nell’articolo odierno cercheremo di capire precisamente chi \u00e8 Cupido e qual \u00e8 la sua importanza all’interno del mondo moderno. Dunque, vi auguro una buona lettura sperando di essere del tutto esaustivo. Finalmente scoprirete ogni piccolo dettaglio in merito all’importanza di questo dio dell’amore.<\/strong><\/p>\n E chi non conosce Cupido?,<\/strong> il piccolo angioletto alato che fa innamorare le persone lanciando le sue frecce incantate? Ma da dove viene? Com’\u00e8 ‘nato’ il dio dell’amore? Alternativamente, fu chiamato proprio Amore sempre dai latini. Il compito del fanciullo alato, a cui erano state consegnati arco e frecce, era quello di colpire ugualmente divinit\u00e0 e uomini, facendoli innamorare irrimediabilmente, causando un inevitabile colpo di fulmine.<\/strong><\/a><\/p>\n Come la storia ci insegna, l’antica Roma<\/strong> sottomise l’Impero della Magna Grecia,<\/strong> facendo conoscere cos\u00ec diverse divinit\u00e0 di origine greca ai romani, che le fecero loro dando nuovi nomi e caratteristiche agli Dei. Non fu per\u00f2 una gran ‘perdita’ per i greci, che consideravano Eros<\/strong><\/a> (o, appunto, Cupido) come fonte di disordine nella vita dei comuni mortali. In quanto figlio di Afrodite, dea dell’amore, anche lui come la madre era capace di ogni atto, anche deplorevole.<\/p>\n Nel corso della storia, la figura di Cupido viene interpretata e quindi raffigurata come un fanciullo alato, armato di arco e frecce, talvolta affiancato a fiori o ad una lira. Ancora, veniva rappresentato bendato, ad indicare l’amore cieco. Infine, durante l’era ellenistica la sua figura si fece sempre pi\u00f9 dolce ed infantile, fino a diventare un vero e proprio putto alato.<\/p>\n La parola ‘Cupido’, usata dai Romani per descrivere il Dio greco dell’amore, significa bramoso, avido di piacere. Inoltre, significa anche intensamente desideroso. Ad oggi si usa proprio per descrivere una persona che esprime desiderio, brama e concupiscenza.<\/strong><\/p>\n Come abbiamo gi\u00e0 accennato, Cupido o Amore si chiamava in realt\u00e0 Eros in Grecia. Nella mitologia greca egli nasce dall’unione tra Ares,<\/strong> dio della guerra, ed Afrodite,<\/strong> dea della bellezza. La famiglia viene completata dai fratelli di Eros, ossia Anteros, Armonia, Deimos e Fobo. Eros stesso avr\u00e0 una figlia, Volutt\u00e0 da Psiche.<\/p>\n La storia narra che alle origini del tempo Eros non fosse in realt\u00e0 un vero e proprio dio dell’amore,<\/strong> ma piuttosto una forza o attrazione. Secondo la leggenda, Eros viene creato dal Caos primitivo ed ha un significato ancora pi\u00f9 universale: egli rappresenta infatti la forza che tiene insieme l’universo e favorisce la riproduzione delle specie. Una grande responsabilit\u00e0!<\/p>\n E’ solo poi con Omero che Eros acquista una vena pi\u00f9 romantica, divenendo quella forza che attira due esseri viventi<\/strong> l’uno verso l’altro, anche in un senso devastante: le anime colpite possono infatti arrivare a perdere la ragione e autodistruggersi, a volte generando in tormentate storie d’amore che danno vita anche ad amori impossibili.<\/a><\/p>\n Seconda una leggenda, Cupido sarebbe proprio il primo Dio in assoluto, nato dalla notte, denominata Nyx, che deposit\u00f2 un uovo d’argento all’inizio dei tempi. Quest’uovo, secondo la storia, si schiuse facendo emergere Eros. Tuttavia, secondo questa interpretazione egli non aveva affatto l’aspetto<\/strong> che gli attribuiamo oggi noi, bens\u00ec appariva con 4 teste di bestie diverse: il leone, l’ariete, il toro e persino il serpente. Nonostante ci\u00f2, non gli mancano le ali dorate.<\/p>\n Fu proprio la notte a definirlo come Ericepeo, e decise di vivere con lui in una cava. Ad Eros fu attribuito anche il compito di notte, ordine e giustizia. Secondo questa interpretazione, Cupido<\/strong> sarebbe l’origine del tutto.<\/p>\n Un’altra versione lo vede come figlio di Iris e del vento che proviene dall’Ovest. <\/strong><\/p>\n Nella versione Romana, \u00e8 naturalmente figlio di Venere, e probabilmente dello stesso Giove, ovvero il re degli Dei (Zeus per i greci).<\/p>\n Quando Eros nacque, <\/span>Zeus<\/strong> (rinominato poi Giove dai Romani) cap\u00ec immediatamente che il piccolo avrebbe creato disordine durante la sua esistenza. Il re degli Dei era deciso a sopprimerlo, ma la <\/span>madre Afrodite<\/strong> volle salvarlo nascondendolo nel bosco, dove visse cresciuto dalle bestie.<\/span><\/p>\n La leggenda narra che fu Eros stesso a costruirsi in completa autonomia l’arco di frassino, mentre utilizz\u00f2 il cipresso per intagliare le frecce. Per diventare un esperto cacciatore, us\u00f2 le sue armi sugli stessi animali che l’avevano cresciuto e nutrito.<\/p>\n Neanche la stessa Afrodite che l’aveva salvato – o condannato<\/strong>, a seconda delle interpretazioni – pot\u00e9 fuggire dalla potente magia del figlio, che la fece innamorare di Adone. Questo fu successivamente ucciso da Ares, che si era ingelosito del forzato tradimento della moglie. La storia di Amore e Psiche<\/strong><\/a> \u00e8 una storia estremamente bella, romantica e triste. Una storia alternativa racconta di come Psiche<\/strong> non riusciva a trovare marito nonostante le sue tante qualit\u00e0. Suo padre aveva chiesto il perch\u00e9 ad un oracolo, il quale aveva risposto che la ragazza sarebbe dovuta recarsi in cima ad un monte Antonio Canova<\/a>, CC BY 3.0<\/a>, via Wikimedia Commons<\/p><\/figure>, vestita da sposa, e sarebbe l\u00ec stata corteggiata da un Dio temuto dagli Dei stessi, appunto il nostro Cupido (o Eros, o ancora Amore).<\/p>\n Fu cos\u00ec che Cupido (o, appunto, Amore)<\/strong> spos\u00f2 Psiche, donandole inoltre un enorme palazzo. Tuttavia, il patto dei due sposi prevedeva che lei non dovesse mai vedere Cupido in volto, altrimenti il loro amore sarebbe svanito per l’eternit\u00e0. Psiche tent\u00f2 di attenersi al compromesso, perlomeno finch\u00e9 le sue sorelle, invidiose della fortuna della ragazza, non le misero un dubbio in testa: e se Cupido non si facesse vedere, perch\u00e9 tremendamente brutto in viso? Magari deforme, o orrendo? Le sorelle di Psiche erano gelose in quanto loro, nonostante si fossero gi\u00e0 sposate, non erano lontanamente tanto belle quanto la sorella.<\/p>\n Purtroppo, queste insinuazioni fecero colpo sulla giovane donna che quella notte stessa si intrufol\u00f2 nelle stanze di Cupido con una candela e ne illumin\u00f2 il viso. Sfortunatamente una goccia cadde sulla spalla del Dio addormentato, che si svegli\u00f2 di soprassalto. Infuriato, Cupido vol\u00f2 via lasciando Psiche disperata a se stessa. La giovane cerc\u00f2 il suo sposo ovunque ma senza successo. Fu proprio Venere (o Afrodite)<\/strong> ad impietosirsi per la situazione disperata della fanciulla: ella le consigli\u00f2 cos\u00ec di recarsi nell’Ade, ovvero la terra dei defunti, e trovare Proserpina, dalla quale avrebbe ottenuto un vaso.<\/p>\n Una storia alternativa narra che Psiche fu abbandonata da Cupido nel bosco. Ella decise allora di morire nel fiume; tuttavia, la corrente dello stesso la riportava continuamente a riva. Fu cos\u00ec che inizi\u00f2 a vagare per il mondo alla ricerca del suo sposo, ma invano. Cupido nel frattempo era rimasto ferito dalla candela che gli era caduta sulla spalla, la notte nella quale Psiche aveva tentato di vederlo. Torn\u00f2 cos\u00ec dalla madre. Afrodite per\u00f2 non era affatto contenta del fatto che il figlio avesse potuto amare un essere mortale, addirittura considerata come la sua stessa rivale per via della sua grande bellezza. Fu cos\u00ec che aggred\u00ec il figlio. Tuttavia, non poteva fargli del male e decise di prendersela proprio con Psiche.<\/strong> Fece girare la notizia che Psiche era nemica degli Dei, che era pericolosa e andava distrutta. Il premio per la sua cattura l’avrebbe conferito la stessa Afrodite, promettendo sette baci al vincitore. Ovviamente la notizia non tard\u00f2 ad arrivare alle orecchie della stessa Psiche, che decise di consegnarsi volontariamente all’Olimpo chiedendo umilmente perdono. Ma Afrodite<\/strong><\/a> non era certo una Dea tollerante, e dato che era stata sfidata personalmente decise di denudare la giovane fanciulla e farla flagellare. Questa, secondo Afrodite, sarebbe stata la giusta punizione per alleviare le pene di una suocera addolorata per il figlio che era stato ingiustamente ferito e si trovava ora in una condizione di malattia.<\/p>\n A questo punto Psiche<\/strong> fu presa come schiava personale di Afrodite. Prov\u00f2 a chiedere venia a Cerere, chiedendo di venire difesa dalle continue pene che le venivano inflitte da Afrodite.<\/strong> La Dea infatti richiedeva alla povera Psiche di eseguire compiti difficili, inutili ed estremamente dolorosi per il solo piacere di vederla soffrire. Ad esempio, le fu richiesto di dividere un sacco di diversi grani, come il miglio, l’orzo ed altri semi. Inoltre, le fu ordinato di dividere un sacco di perle in base alla loro grandezza. Fortunatamente, le formiche aiutarono Psiche in questi indegni compiti facendo per lei gran parte del lavoro. Anche Proserpina<\/strong> fu gentile con la mal capitata e la accolse gentilmente, prendendo il vaso e riempendolo. Fu cos\u00ec che a Psiche fu concesso il rientro del mondo dei viventi al quale apparteneva. Tuttavia, anche a causa di tutte le pene che aveva dovuto affrontare, Psiche non riusc\u00ec a trattenersi e si sent\u00ec costretta ad aprire il vaso per attingere ad un po’ della bellezza che esso conteneva. Purtroppo, il vaso la fece cadere in un sonno profondo.<\/p>\nChi era Cupido: ecco chi \u00e8 il dio dell’amore<\/b><\/h2>\n
\nIl nome Cupido – che significa desiderio, bramosia<\/strong> – fu dato dai romani al dio greco dell’amore, chiamato in realt\u00e0 Eros.<\/p>\nQual \u00e8 il significato del nome di Cupido?<\/b><\/h3>\n
Cupido in mitologia: qual \u00e8 la sua figura nella mitologia greca?<\/b><\/h2>\n
<\/p>\nIl mito di<\/b> Cupido<\/b><\/h2>\n
<\/p>\nLa storia di Eros<\/b><\/h3>\n
<\/p>\n
\n
\n<\/b>Da allora, Eros<\/strong> rappresenta una divinit\u00e0 maliziosa e perversa,<\/strong> che tuttavia dona l’amore agli Dei e agli uomini senza ricevere per questo nulla in cambio.<\/p>\nAmore e Psiche<\/b><\/h3>\n
\nQuando Psiche nacque, era talmente bella che i suoi genitori la paragonarono a Venere.<\/strong> La dea (Afrodite, per i greci) non ne fu certo contenta e volle vendicarsi di questo oltraggio. Chiese cos\u00ec a Cupido<\/strong> di lanciare una freccia contro la ragazza, e far s\u00ec che ella s’innamorasse di un mostro. Tuttavia, Cupido sbagli\u00f2 la mira e fin\u00ec per colpire se stesso. Le regole dell’arco non fecero eccezione con il giovane Dio, che si innamor\u00f2 immediatamente della fanciulla.<\/p>\n
Ancora una volta la giovane Psiche dimostr\u00f2 di essere un’anima troppo curiosa, e senza permesso apr\u00ec il vaso, dal quale venne sprigionato il cosiddetto ‘sonno della morte’.<\/strong> Questo l’avrebbe prontamente uccisa, se non fosse stato proprio per il suo amato Cupido, che corse da Zeus<\/strong> (o Giove) ad implorarlo di salvare la sua amata. Incredibilmente, il re degli Dei acconsent\u00ec rendendo Psiche immortale. Grazie a questa benedizione, i due poterono vivere per sempre assieme.<\/p>\n
\nNel corso del tempo nel quale Psiche sottostava ai comandi di Afrodite, la giovane fanciulla dovette adoperarsi per accontentare la Dea eseguendo altri compiti difficilissimi, come recuperare una giara di acqua da un luogo, lo Stige, dove dimorava un drago. Tuttavia, spesso la fanciulla veniva aiutata dagli Dei e dai loro animali per riuscire a compiere le varie imprese richieste dalla temutissima Venere (o appunto, sempre Afrodite).<\/p>\n
La svolta avvenne quando Afrodite chiese a Psiche di andare nell’Ade<\/strong> a recuperare il vaso a cui abbiamo gi\u00e0 accennato nella storia precedente. Questo vaso, tenuto allora da Proserpina, doveva servire a Psiche per intrappolarci un po’ della sua bellezza. La Dea Afrodite, nonostante fosse la Dea della bellezza, ne aveva bisogno in quanto lei ne aveva gi\u00e0 persa molta della sua impiegandola nelle cure del figlio, proprio l’amato Cupido di Psiche.
\nPsiche era disperata e non sapeva dove recarsi. Vedendo una torre, decise di scalarla per buttarsi gi\u00f9 e porre fine a questa tremenda tortura a cui era stata sottoposta. Ma la torre stessa ebbe piet\u00e0 ed indic\u00f2 alla fanciulla l’entrata per avere accesso al mondo dei defunti, chiamato appunto Ade. Le sugger\u00ec inoltre di portare con S\u00e9 due monete con le quali avrebbe pagato il famoso Caronte<\/strong> affinch\u00e9 la conducesse dall’altro lato del fiume. Inoltre, consegn\u00f2 a Psiche tre focacce d’orzo per evitare di finire sotto le grinfie di cerbero.<\/p>\n